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    Cosenza, il sogno continua; ora i quarti

    Il gol di Baclet regolare, tenuto in gioco dal difensore più avanti di lui

     

    Cosenza, il sogno continua; ora i quarti

    24 mag 17 Quando Mendicino mette dentro la palla dell’uno a zero alla mezzora di gara credi davvero che il destino abbia preparato qualcosa di speciale a questa squadra. Emozione unica. Ti manca il respiro. Inebetito cerchi di realizzare che il Cosenza è passato in vantaggio anche se non puoi mostrare la tua gioia. Intorno non è proprio allegria. In tribuna a Matera lo spazio è stretto e nonostante ai tuoi piedi tifosi incalliti tirino pugni con violenza sulla paratia che ti separa da loro, un po per rabbia un po per incuterti timore, provi a rimanere estraneo. Ma come fai? Impossibile. Sugli spalti si gioca un’altra partita. Quella del self control. Guardi i supporter del Cosenza che festeggiano e tu devi rimanere impassibile. Così per tutta la gara. Non è per niente bello, ma è così. In campo la tensione si taglia col coltello. Il Cosenza tiene alta la squadra e lontano il Matera, che sta facendo la partita. Alla sinistra dei Lupi i biancoazzurri si affacciano più volte. Mattera tiene banco e, supportato bene da De Rose che comanda li centrocampo, approfitta del momento non proprio al top di D’Orazio. L’esterno di sinistra è dovuto rientrare in fretta e furia in squadra per via della squalifica di Pinna. Era praticamente in recupero dopo qualche problemino avuto due gare orsono. Auteri si sbraccia. Dietro di lui patron Colummella di più. Il quadro è completato da un incredibile freddezza di Mister De Angelis. Grida si, ma il giusto che serve. E’ al gol di Mendicino che scatta la fase “Mister Hyde”. Un grido liberatorio che gli abbiamo visto fare solo quando i gol li segnava lui. Perina invece dal primo minuto ha calato la saracinesca. Vola come turbine da palo a palo peggio di superman con la mantellina ed il pugno sempre pronto a respingere palloni. Non passa neanche uno spillo. Il Cosenza gestisce la palla e piuttosto che rinviarla in bocca all’avversario preferisce metterla in angolo. Quattordici ne contiamo a fine gara. Tedeschi sembra un guerriero nordico arrivato in campo dalla Scandinavia per difendere il suo esercito. Fuoco e tempesta, quasi Thor. Un paio di spazzate, piattoni micidiali, uscite palla al piede tengono lontano il pericolo. Il Cosenza non sfigura affatto. E’ il Matera con le farfalle nella testa. L’assenza di Casoli e Iannini pesa. Così come pesa il mezzo servizio di Mungo e D’Orazio. Il primo, però, nonostante la blindatura ed i falli continui ricevuti, meno male che il direttore di oggi sanzionava tutto, riesce a filtrare un pallone per Mendicino che gonfia rete, cuori e speranze dei Lupi. Dentro e fuori il campo. Il primo tempo è su questo refrain. D’Orazio che annaspa un pochino trova anche un palo mentre Mendicino è cinturato e buttato a terra per il più classico dei rigori. Non dato. Le ripartenze fanno la differenza. Il Cosenza è maestro in questo. D’Anna ripete l’azione del gol di Statella all’andata al Marulla ed invece di dare la sfera prova a calciare. Peccato, c’era un compagno libero. Dall’altra sponda Perina blocca un pasticcio davanti l’area con Negro che stava chiudendo la mischia in gol. Lui ci mette la manona e manda in angolo. Nel primo tempo sono stati dieci. Al cambio di campo, nella seconda metà del gioco, c’è il tempo di vedere tre gol annullati. Quello di Baclet appena entrato sembra il più nitido. Niente da fare. Proteste del pubblico di casa e tensione, come le prestazioni, che si sgonfiano. E’ solo al novantesimo che su di un calcio d’angolo il Cosenza cala la concentrazione permettendo il gol del pari che accende le speranze del Matera. ma sono rimasti cinque minuti di recupero. L’esperienza e tanta caparbietà fanno correre più velocemente il cronometro. E il sogno si avvera. Quarti di finale per il Cosenza. Ferie per il Matera. Nel dopo gara Auteri cerca le lucciole che gli sono sfuggite durante la gara ma trova tante lanterne. Tutte accese da parole che non danno il giusto valore alla cinicità del Cosenza, venuto qui a giocarsi due risultati su tre. Cuore e passione. Questo il Cosenza di oggi che ha lasciato a bocca aperta anche il suo presidente in evidente tensione da play off. Una esperienze unica. Adrenalina a mille e scarico a fine gara. mamma mia ragazzi. Questi play off sono dovvero uno sballo. Si continua con la terza fase, la Final Eight. I quarti di finale, dai. Vittime illustri, come Matera, la squadra più forte del campionato secondo noi, e la Juve Stabia che ci rimettono le penne. Ora tocca al sorteggio. Domani giovedì alle 15:30, in diretta streaming sul sito della Lega Pro, gli accoppiamenti di Cosenza, Lecce, Reggiana, Parma, Pordenone, Alessandria, Livorno e Lucchese. Cenerentola la Lucchese (9a in campionato con 51 punti nel girone A), vice il Cosenza (7a con 55 punti nel girone C). Il brutto anatroccolo. Scappa un sorriso. Perché chi non conosce le fiabe non sa come finisce.

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