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    Ai Lupi basta mezzora per archiviare la pratica Vibonese

     

    Ai Lupi basta mezzora per archiviare la pratica Vibonese

    18 set 16 Miglior regalo per il compleanno di Denis Bergamini il Cosenza di Roselli non poteva fare. Vincere per due a zero chiudendo la partita in mezzora è quanto di meglio i Lupi non potessero organizzare per onorarlo. Questa volta, però, senza patemi d'animo. Roselli si ripete. Come mercoledì scorso manda gli stessi undici in campo, squadra che vince non si cambia, ed anche oggi alla mezzora chiude la partita. Unica eccezione il turn over per Capece tenuto fermo precauzionalmente. Di contro l'undici di Costantino fa una sola apparizione sul due a zero davanti a Perina che si esalta e a tu per tu con Saraniti manda in angolo. Ci prova ancora il Cosenza con un Mungo su di giri, e meno male che era rimasto ai box in settimana, che ruba palla sugli sviluppi di un angolo degli ospiti e come un treno si fa tutto il campo per servire a Statella un pallone d'oro. L'esterno rossoblu, che aveva messo dentro da 5 minuti un gol d'antologia, si fa ipnotizzare da Russo sparandogli il pallone addosso. Poco importa. In bocca ancora la gioia del gol appena realizzato. Mungo, dicevamo, sembra un trottolino implacabile. Spunta da tutte le parti ed ha sempre un palla buona per i compagni. E' sempre lui che dopo 11 minuti ha confezionato un l'asssit a Gambino per il gol del vantaggio iniziale. Bella l'azione, bello il gol. Insomma il Cosenza ci prende gusto. Sette gol in otto giorni sono tanta roba. Da inizio stagione, giusto per evidenziare quei numeri che proprio il tecnico umbro definisce importanti, il Cosenza ha realizzato 10 reti in 5 partite. La media di due gol a partita. Meglio ha fatto solo la corazzata Lecce che ne ha siglati due in più. Alla pari con un'altra della candidate dle girone, la Juve Stabia. La scorsa stagione, dopo cinque giornate, di gol ne aveva realizzati appena 2. Tre gol subiti e 10° posto in classifica con una vittoria, tre pareggi ed una sconfitta. Quest'anno i gol subiti sono uno in più, ma il quinto posto in classifica è arrivato dopo tre vittorie e due sconfitte, che gridano ancora vendetta. Qualcuno fa i paragoni ed azzarda un giudizio sperticato su questo organico. Il dibattito è aperto. Meglio questo o quello dell'anno scorso. Secondo i risultati meglio questo. Anche se la qualità che avevi l'anno scorso era decisamente diversa. Ad anche questo è opinabile perchè siamo solo agli inizi. Roselli, però, si arrabbia quando si fanno paragoni e se la ride sotto i baffi (folti come i capelli). Insiste nel predicare: lasciatemi lavorare che questo gruppo deve ancora amalgamarsi. Sibilline le dichiarazioni del dopo partita quando si schematizza questa stagione. Foggia e Lecce uber alles, con un gruppetto con il Cosenza ad inseguire. Lui non dice niente. Tira fuori una "favola" d'oltremanica. "Ogni 134 anni ne esce una come il Leicester". E' una battuta certo. Ma non è casuale. Sa il fatto suo ed ogni qualvolta gli si parla di un Cosenza che "si guarda la mano" s'inalbera e comincia a spiegare schemi e giocate che non corrispondono a quanto descritto nelle cronache. Ci tiene, ed è più che giusto, al suo lavoro che, a dire il vero, nessuno gli mette in discussione. Anche dopo le due sconfitte di fila. In testa sua avrà un progetto ma quando qualcosa non va il cronista vede quello che accade in campo. Certo in potenza c'è altro ma lui solo consoce "cosa bolle in pentola". Se si potesse rigiocherebbe domani la partita col Taranto. Ma si sa, la squadra nuova ha bisogno di tempo per carburare e trovare i giusti meccanismi. Chi lo segue negli allenamenti sa quanta passione e dedizione ci mette a "strigliare" i suoi e se ti scappa una battuta lui non la manda giù. Un po permaloso c'è e pretende maggiore attenzione nelle parole. E' giusto. E' fatto così. Così come quando i tifosi durante la partita in coro gli chiedono di saltare lui, incredibilmente, preso dalla gara, all'improviso concede il siparietto e salta. Il test col Matera avrebbe voluto vincerlo per dimostrare che non ha per le mani undici brocchi. E i suoi uomini lo sanno. Ci era quasi riuscito. Ma a volte la fortuna ti chiede di restituire quanto hai ricevuto di troppo in passato. Perdere a 10 secondi dalla fine è davvero amarissimo. Figuriamoci sul morale della squadra qunato ha pesato. Così il calendario ti da una mano. Ti mette in fila tre partite che puoi far tue ad occhi chiusi. In campo la differenza oggi si è vista. Per quanta buona volontà Mister Costantino ci abbia potuto mettere, oggi, come mercoledì, il divario in campo era notevole. Senza offese per nessuno. Se glielo dici lui, Roselli, si arrabbia sottolineando quanto lavoro c' voluto per portare questa gara in porto. "Sono qui senza voce e solo questo dovrebbe far capire che così semplice come dite non lo è stata questa gara". E' vero. Il merito è suo. Nessuno glielo toglie. E poi, in fin dei conti, è l'unico allenatore della storia che a "quelli li" gliene ha consegnato tre. Zerouno, zerodue, zerotre. E' diventato un coro. E come non poteva esserlo. Così Mister Costantino, tornando sulla partita, arriva in sala stampa con un fil di voce. Un po come a dire: non è bello da raccontare. Ma tirando fuori quell'orgoglio che ogni allenatore ha per se stesso e per il suo lavoro, sottolinea i passi importanti dei suoi. E' giusto. Due occasioni bisogna riconoscergliele. L'uomo di gomma, Batman-Perina, però, gliele ha annullate. Ha calato la saracinesca e chi si è visto si è visto. E' vero anche che non tutte le ciambelle sono riuscite col buco. Il Cosenza, infatti, oggi ha perso Cavallaro per uno stiramento. Proprio adesso che il tecnico umbro gli aveva restituito il suo ruolo alto a sinistra, dirottando Statella a destra, per sfruttare al meglio le potenzialità offensive. Una delle armi vincenti di questo avvio di stagione. C'è fiducia. Abbiamo visto in passato il tecnico uscire da mari più grossi. Rientra Criaco sulla sua fascia di competenza e Statella torna al suo posto. La formula della scorsa stagione. Già collaudata e che si riproporrà probabilmente anche nel derby di Reggio la prossima domenica. Mister Costantino, dopo aver riformulato i suoi con tre cambi, incassa oggi soltanto uno sterile possesso palla con soluzioni da fuori area o su calcio piazzato. Nient'altro. I Lupi, forti del doppio vantaggio, ma anche stanchi, come gli avversari, della maratona di tre gare in otto giorni, amministrano il gioco. C'è il tempo per rivedere negli ultimi minuti Baclet in azione che rientra dall'infortuno e che potrebbe essere la novità della prossima gara. Non aggiungiamo altro. Roselli continua a stupire, con il materiale che ha, non svelando affatto le sue idee. Anzi..... Conferenza del sabato: "Criaco? Non non è ancora in condizione". Lo butta in mischia e si prende un sei e mezzo. Evvabbè. Ti conosco mascherina. Si chiude con il sorriso di Denis dai cieli con gli striscioni per lui con l'ovazione del tifo organizzato alla squadra. Perchè, perchè ...... zerouno, zerodue, zerotre. Si riprende martedì.

    Cosenza-Vibonese 2-0
    Reti: 11′ Gambino, 33′ Statella

    COSENZA (4-5-1): Perina; Corsi, Blondett, Tedeschi, Pinna; Statella, Mungo, Ranieri (55′ Capece), Caccetta, Cavallaro (28′ Criaco); Gambino (83′ Baclet). A disp.: Saracco, Bilotta, Meroni, Madrigali, Filippini, Appiah. All.: Roselli
    VIBONESE (4-3-3): Russo; Franchino, Manzo, Sicignano, Sabato; Legras, Giuffrida, Chiavazzo (66′ Yabre); Cogliati (82′ Rossetti), Saraniti, Leonetti (72′ Di Curzio). A disp.: Cetrangolo, Cinquegrana, Lettieri, Usai, Paparusso, Tindo, Scapellato, Mengoni. All.: Costantino
    ARBITRO: Guccini di Albano Laziale
    Spettatori 2347 paganti per un incasso di 19.445 inclusa quota abbonati
    Angoli: 1-8 (0-5)
    Recupero: 1′ pt – 3′ st
    Ammoniti: Nessuno

    --- Cosenza-Vibonese 2-0, le pagelle

    -- Cosenza-Vibonese 2-0 (cronaca gara)

    -- LegaPro/C 5a, risultati e classifica

    Il gol di Statella

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    Bari Cosenza

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    --- Video Cosenza-Vibonese 2-0, Mr Roselli (VIDEO)

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    --- Video Cosenza-Vibonese 2-0, Gambino, Mungo, Ranieri (VIDEO)

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