Il Cosenza sfiora il colpaccio a Lecce. Ma questi arbitri ...

13 nov 16 Deve essere di sicuro un difetto di fabbrica di questa stagione. Si perché dopo il rigore inesistente di domenica scorsa ed il gol regolare annullato a Statella oggi abbiamo visto il fischio della fine del primo tempo al minuto 45 preciso mentre una delle due squadre sta terminando l’azione d’attacco e va in gol. A chi è capitato? indovinate un po? Al Cosenza, naturalmente. Si continua a fare giurisprudenza. Dopo l’introduzione della norma sui recuperi, (accadde nel lontano 1996, se non andiamo errati, che una gara del Cosenza finì solo dopo che i padroni di casa raggiunsero il pareggio dopo altri sette minuti di gioco successivi al 90°), e l’introduzione della norma della classifica avulsa (introdotta nel campionato in cui il Cosenza arrivò quarto pari merito a Reggina e Cremonese, cosa che non gli fece fare lo spareggio) oggi s’introdurrà la norma della fine dei giochi sul suono della sirena come nel basket. I fatti parlando di una incredibile decisone di fischiare la fine del primo tempo mentre il Cosenza realizza il gol dello 0-2 ad opera di Gambino. Minuto 44, Mungo lavora due palloni e riesce a servire Gambino che, di spalle alla porta, raccoglie d infila un eurogol nel sette difeso da Gomis. Un gol stupendo, da antologia ma indigesto al fischietto di turno. Un pasticcere nato. Eppure fino a quel momento aveva diretto bene. E’ andata così. L’arbitro ha sempre ragione. Anche se fa una figura da calcio parrocchiale quando le regole si inventano alla bisogna. Il Cosenza, in tutto questo, fa una signora figura a lecce rischiando di portare via l’intera posta in palio. In vantaggio grazie ad una ripartenza di Statella messa in rete, i Lupi, ancora una volta, si vedono puniti dall’unico vero tiro in porta spedito da fuori area. A realizzare il gol della domenica, Mancosu. Bello il gol beola realizzazione. Carina anche la battuta di un collega che ci dice “Meno male che tra 15 giorni giochiamo di sabato e gol della domenica non ne vedremo più”. Scusate la freddura ma per stemperare gli animi ci vuole ben altro. Roselli, dicevamo, prepara la partita da par suo, a puntino. Piazza due esterni difensivi con gli attributi come D’Anna e Scalise che annullano le discese di Doumbia e Pacilli seguito poi da Vitofrancesco, sul portatore di palla sguinzaglia a turno Caccetta, Criaco e Mungo e smonta il Lecce buono solo a prendersi i fischi del pubblico amico. Per i Lupi 45 minuti da eroi. Linea difensiva altissima, pressing a tuttocampo di tutti gli elementi e ripartenza bruciante modello ‘Statella super senza filtro’. Un Cosenza così, quest’anno, non lo avevamo mai visto. Se il Lecce fa brutta figura è soltanto merito del Cosenza. Padalino allora deve ricorrere ad un cambio di modulo. Nella ripresa si presenta un un 4-2-4 e preme il Cosenza nella sua tre quarti. Niente di che visto che dalle parti di Tedeschi e compagni non si passa. Addirittura Mungo ha l’ispirazione con una gran botta, una sassata, lanciata da fuori che sfiora il bersaglio grosso. Ma è un’invenzione di Mancosu, il classico gol della domenica: tiro da fuori area improvviso che sorprende tutti, a raddrizzare la barca giallorossa che aveva già preso una brutta china. Il Cosenza ha ancora rabbia in corpo e con Statella riprova a far male. Gomis è attento e blocca. Girandola di cambi e Cosenza esplosivo ancora con una ripartenza di Statella (35’ st) che viene fermata on un fallo non fischiato dal Paolino Paperino che lasciando correre innesca la ripartenza sulla ripartenza diparte del Lecce. meno male che Perina valanga si butta sui piedi di Giosa e gli leva la palla. Altimrnti sarebbe stata un’altra frittata. Alla fine della fiera, però, il risultato del pari sta bene a tutele e due. Un tempo per parte e la confessione di Padalino in sala stampa che ammette che gare del genere le si possono perdere. ma lo ammette a modo suo accusando il Cosenza di un gioco difensivo. Pennelli con film diversi davanti le panchine. Intanto il Cosenza sfata il tabù Lecce portando via un punto che fa morale e soprattutto classifica. E noi aggiungiamo: visto anche il Lecce questo campionato non ha davvero mostri sacri. i Lupi anche questa volta hanno più che tenuto testa all’avversario. Se solo davanti ci fosse stato un killer spietato…. Aspettiamo domenica il Monopoli, andiamo a far punti anche senza Perina che si è beccato il quinto giallo stagionale. Saracco è pronto. E soprattutto il Cosenza visto questa sera lascia ben sperare.

Lecce-Cosenza 1-1
Reti: 30' Statella, 65' Mancosu

LECCE (4-3-3): Gomis; Vitofrancesco, Giosa, Cosenza, Ciancio (54′ Contessa); Lepore, Fiordilino, Mancosu; Pacilli (54′ Persano), Torromino, Doumbia (75′ Vutov). A disp.: Chironi, Arrigoni, Tsonev, Freddi, Drudi, Capristo, Vinetot, Maimone. All.: Padalino
COSENZA (4-2-3-1): Perina; D’Anna, Tedeschi, Blondett, Scalise; Ranieri, Caccetta; Criaco, Mungo (68′ Corsi), Statella (82′ Cavallaro); Gambino (71′ Baclet). A disp.: Saracco, Meroni, Madrigali, Bilotta, Capece, Appiah. All.: Roselli
ARBITRO: Proietti di Terni
Spettatori: 11.434 di cui 9242 abbonati e 2192 paganti per un incasso totale di 47.946, 100 tifosi da Cosenza.
Ammoniti: Lepore, Pacilli, Perina, Torromino, Fiordilino, Caccetta
Angoli: 7-2 (1-0)
Recupero; 0′ pt - 4′ st

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-- Lecce-Cosenza 1-1 (cronaca gara)

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--- Giuseppe Statella ----

--- Antonello Giosa ------ Marco Mancosu (VIDEO)

--- Mister Roselli --- Mister Padalino (VIDEO)

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