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    Cosenza, Guarascio si confessa "Il derby? l'anno prossimo non lo giocheremo"

     

    Cosenza, Guarascio si confessa "Il derby? l'anno prossimo non lo giocheremo"

    29 feb 16 E' un personaggio a tutto tondo quello che esce nella prima delle iniziative studiate e realizzate dal gruppo di comunicazione che lavora per il Cosenza Calcio, Imbrogno Comunicazione & Gruppo Caputo, denominata "Il nostro Cosenza - Storia di una società" che presenta, attraverso conversazioni, gli uomini che compogono la compagine rossoblu. Ai microfoni dell'addetto stampa Gianluca Pasqua il numero uno di viale Magna Grecia sorprende tutti e svela fatti e circostanze ai più non conosciuti. "Non pensavo di sentire il peso dei 102 di storia del Cosenza Calcio. Avevo iniziato con nove persone ed era un impegno che non doveva durare più di un anno e invece mi ritrovo qui dopo quattro anni a guidare questa impresa". Parole che vanno oltre ogni aspettativa anche quando a proposito del derby confessa "Ero sicuro che dopo 31 anni il derby lo avremmo vinto, ma vi assicuro che il bello è che l'anno prossimo non lo giocheremo più". Una pausa un sorriso e poi le parole "speriamo speriamo" che chiudono l'intervista diventano importanti e vanno oltre le aspettative prefisse a inizio stagione. L'intervista ripercorre alcuni passi importanti della sua vita da sportivo e da Presidente di una società di calcio. Tiene il profilo basso come sua consuetudine ma questa volta le parole superano ogni più rosea aspettativa. Senza mezzi termini ringrazia chi sta impegnandosi ad un progetto che si sta rivelando vincente: Roselli e Meluso "Con cui condivido i miei ideali". "Questa avventura ha sconvolto la mia vita. Ha stravolto le mie abitudini soprattutto la domenica. Abitudine che ora però faccio con naturalezza. La domenica poi è la sublimazione. Non riseco a farne a meno. E quando non c'è la partita di domenica mi sento un pesce fuor d'acqua e mi dico: quante cose mi sono perso in questi anni prima del calcio. Il calcio crea delle emozioni che sono indescrivibili". Chi lo avrebbe mai detto che dietro ad un personaggio che difficilmente lascia trasparire emozioni ce ne fossero di così forti. Così come per il centenario. "Il gol di criaco fu proprio un gol unico, da centeanrio. Ma l'emozione più forte, il gol più bello è stato quello di vedere sedicimila tifosi assiepati nello stadio". L'esperienza più brutta la sconfitta di Lecce. "Ma allora ero amareggiato però ricordo che scesi negli spogliatoi a fien gara, cosa che non faccio mai, e sentii l'esigenza di ringraziare ed incitare i ragazzi perchè avevano giocato una bella partita". Un Guarascio innamorato del calcio, insomma, che nessuno avrebbe mai immaginato e che invece è il lato più bello di questa stagione che i Lupi stanno sgranando come un rosario, gara dopo gara. Di più non dice. lo pensa ma conclude "Speriamo, speriamo". Di seguito il video integrale.

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