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    Cosenza corsaro a Lamezia, salvezza dietro l'angolo. E adesso la Coppa

    Il gol di Calderini

     

    Cosenza corsaro a Lamezia, salvezza dietro l'angolo. E adesso la Coppa

    29 mar 15 Il Cosenza non si ferma più. C'ha preso gusto. Vince a Lamezia e appaiandolo si affaccia sul lato sinistro della classifica, quello buono. Decimo posto, 40 punti, 13 di distacco dalla zona play out. In parole povere quasi salvo. A sei gare dalla fine con 18 punti in palio ne mancherebbero 5 per la matematica ma visti gli incroci delle pretendenti alla salvezza la media si abbassa ancor di più. E tutto questo, chi lo avrebbe mai detto, grazie al Catanzaro. Grazie alla sconfitta (immeritata) contro i giallorossi. Dopo quella gara è scattata la molla che ha acceso il potenziale inesplorato di questa formazione. "Se avessimo fatto gruppo prima -confessa capitan De Angelis dopo la partita- oggi parleremo di un Cosenza che lotta per i play off". Da quella gara i lupi hanno vinto 4 volte e pareggiato tre, collezionando ben 15 punti e preso un solo gol. Sette partite e l'obiettivo salvezza quasi raggiunto. Una scommessa vinta da Roselli e Meluso messi ingiustamente sulla graticola ad arrostire al fuoco di inutili polemiche. Proprio Roselli ha ricostruito l'organico limando i dissapori che si erano creati all'interno. Con la regia di De Angelis capitano il Cosenza è tornato squrdra. La difesa conosce una nuova identityà grazie anche ad un supremo lavoro di un centrocampo "di tutto e di più". Roselli ci tiene a sottolineare che se si sono presi meno gol è grazie al gioco di tutta la squadra che sa difendere con tutti. Ma dare il giusto a Carrieri e Ravaglia è un atto dovuto. Il primo dimostra una freddezza in campo come pochi e continua a collezzionare bei voti. Il secondo si sta esaltando in questa seconda fase di campionato.

    Il colpo a Lamezia. E proprio oggi due stupende parate di Ravaglia hanno blindato il Cosenza al "Guido D'Ippolito". Dopo una mezzora in cui il Cosenza ha tenuto il bandolo della matassa in mano, Improta e compagni hanno provato a schiacciare sull'acceleratore. Improta e Del Sante hanno due occasioni a testa ma Ravaglia a due dice di no, alle altre due la mira è sbagliata. Caccetta e Cesca prima avevano avuto, due per uno, le loro chances cosìcome Statella. Ai punti il pari nel primo tempo è giusto. Nella seconda frazione di gioco calano i ritmi ma è il Cosenz aad avere le migliori occasioni.Prima Montella fa sibilare il pallone sopra la traversa poi De Angelis ha una buona occasione davanti la porta am Rapisarda lo atterra senza tanti complimenti. Poi Caccetta appostato in area a tu per tu con il gol schiaccia di testa il pallone a terra che rimbalza sopra la traversa. Cesca mostra stanchezza e Roselli butta Cori nella mischia. Proprio quest'ultimo al minuto 71' non riesce ad agagnciare in area un pallone che bastava buttare in porta. Due minuti prima Caccetta solo in area si fa soffiare il pallone prima della conclusione. Così Roselli ha il merito di mettere in partita due elementi freschi che scalpitano in panchian. Prima Fornito sostituise Criaco e poi Calderini a De Angelis. Sono proprio loro due a confezionare i tre punti. Tutto parte da Elio Calderini che affonda verticalmente scambiando al limite con Fornito. Il giovane di Trebisacce non ci pensa due volte e a portiere battuto prende il palo. La palla rimbalza in area dove si avventurano Calderini e Rapisarda. Ma è l'attaccante rossoblù a spingere per ultimo il pallone in rete. Uno a zero e palla a centro.

    Venduti-venduti. Ingiusti i cori di "venduti venduti" gridati dal pubblico di casa ai propri giocatori. Il Cosenza festeggia sotto la curva, Mister Erra e il DS Maglia invece con un diavolo per capello arrivano in sala stampa contrariati più che mai. "Cori offensivi che non meritano commenti" afferma Mister Erra che aggiunge "Io non mi sento affatto venduto. Vincere o perdere fa parte del gioco. Si può vincere, si può perdere ma venduto proprio io non lo sono affatto". Parole amare rivolte da una parte della tifoseria ad una squadra che ha disputato un'ottima stagione conqueistando in anticipo la promozione sono da biasimare. Sullo stesso tono il DS Maglia che sottolinea come già dal 9 marzo si sia raggiunto l'obiettivo salvezza. "Nessuno è voluto venire in sala stampa perchè mortificati e dispiaciuti", spiega Maglia. E ribadisce che se questi comportamenti continuano il Presidente Arpaia è pronto a lasciare la società. Conetstazione decisamente esagerata.

    Le minacce. E acnora una volta usciamo dal D'Ippolito inseguiti da minacce. C'era capitato l'anno scorso si è ripetuto peggio quest'anno. Veniamo avvicinati, alluscita della cabina stampa da un giovane che ci dice che non ha gradito un nostro scritto. "Non ti permettere di scrivere quelle cose" ci è stato detto con un fare mafioso. Non abiamo risposto ne abbiamo chiesto e chi e cosa si riferisse visto anche il clima incandescente che si era creato in tribuna. Ma non è possibile che per una partita o per il calcio vengano fuori situazioni del genere. Oltre che deprecabili sono inaccettabili. Nessun tipo di bavaglio ne tantomeno di minaccia, velata o meno, ci saremmo aspettati in un campo di calcio.

    Adesso la Coppa Italia. Tra quattro giorni si rigioca al San Vito contro il Savoia pèrima della sosta di Pasqua. Ma una sosta breve quest'anno perchè giorno 8 c'è la prima delle due finali di Coppa Italia a Como. Il presidente Guarascio, oggi gongolante per una vittoria che aspettava dai suoi, i giocatori cliel'hanno promessa e l'hanno mantenuta, non nasconde il fatto che ha una vetrina vuota da riempire in società. Per Roselli e per questo Cosenza sarebbe davvero il coronoammneto di una stagione partita malissimo e in procinto di finire tr agli allori. Non è impresa semplice. Con l'organico ancora in emergenza, Sperotto Serpieri e Magli out (quest'ultimo potrebbe esser pronto per la finale) e Caccetta e Arrigoni con il serbatoio a riserva, Roselli dovrà inventarsi un'altra delle sue soluzioni. Fino ad oggi chi lo ha criticato èdovuto ricredersi. Ma state sicuri che Giorgio "Santo" Roselli ha pronta giùla ricetta per quest'altra bella avventura.

    Vigor Lamezia-Cosenza 0-1
    Rete: 86’ Calderini

    Vigor Lamezia (4-3-3): Piacenti 6.5; Malerba 6, Filosa 5 (90’ Held sv), Gattari 5, Rapisarda 6; Scarsella 5.5, Battaglia 5 (62’ Puccio 6), Papa 5; Montella 5.5, Del Sante 5.5, Improta 6.5 (76’ Voltasio 6). A disp.: Forte, Di Bella, Spirito, Di Marco. All.: Erra 6
    Cosenza (4-4-2): Ravaglia 7; Corsi 6.5, Tedeschi 6.5, Carrieri 7, Ciancio 6.5; Criaco 6.5 (72’ Fornito 6.5), Arrigoni 7, Caccetta 6.5, Statella 6.5; De Angelis 6 (83’ Calderini 7), Cesca 6 (70’ Cori 6). A disp. Saracco, Blondett, Zanini, Tortolano. All.: Roselli 7
    Arbitro: Rinaldi da Tivoli 6.5
    Spettatori 1.853 paganti (168 provenienti da Cosenza),incasso di €. 15.873,00
    Ammoniti: Caccetta, Gattari, Carrieri
    Angoli5-6 (. Recupero: 0’ pt, 3’ st.

    -- Vigor Lamezia-Cosenza 0-1 (cronaca della gara)

    -- LegaPro/C-32a, risultati, classifica, prossima

    --- Video V.Lamezia-Cosenza 0-1, sintesi Sportube

    Giuseppe Statella

    --- Video V.Lamezia-Cosenza 0-1, servizio Lopez

    Mister Roselli Mister Pancaro

    --- Video Gianluca De Angelis - - Video DS Fabrizio Maglia

    Mister Roselli Mister Pancaro

    --- Video Mister Roselli - - - - - Video Mister Erra

    Cosenza Messina, le foto

    --- Vigor Lamezia-Cosenza, tutte le foto

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