NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Fallisce il Parma, in B corsa ai ripescaggi. Effetto domino. Summit tra A, B e Lega Pro

     

    Fallisce il Parma, in B corsa ai ripescaggi. Effetto domino. Summit tra A, B e Lega Pro

    22 giu 15 E' fallito il Parma. Nessuno si è presentato all'ultima chiamata disponibile. Si apre ufficialmente la corsa al suo posto lasciato libero in serie B. Da decidere i criteri di ripescaggio che adotterà la Federcalcio, con la speranza di evitare un'altra estate di ricorsi come accaduto lo scorso anno con il Novara che iniziò una battaglia a suon di carte bollate. Per la Serie cadetta è in pole position il Brescia (retrocesso per i 6 punti di penalizzazione inflitti alla gestione Corioni) che ieri, per bocca dell'ad Sagramola, aveva minacciato di "portare la Figc in tribunale" in caso di favoritismi nel salvataggio dei ducali. Ma a partire in prima linea è anche la Virtus Entella, retrocessa soltanto a playout, seguita da Varese, Cittadella e Bassano. L'orientamento della Figc è quello di proseguire "in continuità" con i principi adottati lo scorso anno. In via Allegri si valuta se adottare una delibera d'urgenza da parte del presidente Tavecchio o convocare un nuovo consiglio federale ad hoc. Più probabile la prima ipotesi con un dispositivo che potrebbe essere reso noto già domani. A pesare sui ripescaggi saranno quindi la classifica finale dell'ultimo campionato (valore 50%), la tradizione sportiva della città (valore 25%) e il numero medio degli spettatori allo stadio negli ultimi cinque anni. Resta da definire la questione del fondo perduto che ogni club deve versare alla federazione. La linea è quella di prendere come punto di riferimento la somma prevista per l'iscrizione in Serie D: i 300mila euro che anche il Parma dovrebbe pagare per partecipare al campionato Dilettanti (100mila, invece, per l'Eccellenza). Questo importo salirebbe gradualmente di serie in serie: 500mila euro per la Lega Pro (ma c'è una proposta di portarlo a 600mila più altri seicentmila di fideiussione), un milione per la serie B e cinque milioni per la Serie A. Ma ad incidere sulla griglia di partenza dei 22 club che prenderanno il via nel campionato cadetto potrebbe essere anche il calcioscommesse (vedi il neo promosso Teramo coinvolto nell'indagine di Catanzaro) o la mancata iscrizione di qualche società (incerto il futuro anche del neo promosso Como, con le dimissioni del presidente Porro). Un effetto domino che coinvolgerà per forza di cose tutti i campionati. Aspettando le decisioni di Palazzi sul calcio scommesse ne sentiremo e vedremo delle belle. Intanto i tre maggiori campionati si sono riuniti con un summit per decidere il da farsi.

    Summit tra A, B e Lega Pro. E' in corso nella sede della Figc un incontro tra Lega Serie B e Lega Pro per discutere di riforme. "Noi ci confrontiamo - rileva il n. 1 della serie cadetta, Andrea Abodi prima di confrontarsi con la delegazione guidata dal vice presidente della Lega Pro, Archimede Pitrolo -, oggi è una giornata importante per noi, perché anche in una fase di disagio complessivo del nostro sistema, che le Leghe parlino, si confrontino e dialoghino, anche per superare le criticità e le difficoltà, questo lo ritengo un segnale di ottimismo". Un incontro per favorire "soluzioni a portata di mano: dal modo con cui potremmo scendere a 20 squadre a quello di collaborare scegliendo politiche comuni come progettualità e controllo dei conti". "Sono convinto che un punto di incontro, almeno tra di noi, si troverà", assicura Abodi. "Quando si parla di riforme si corre anche il rischio di sovraccaricare di significati quella dei campionati - spiega -. Che sarà anche importante, perché siamo tanti e siamo troppi, come società professionistiche. Come forse siamo troppi come leghe professionistiche". Una Serie A a 18 squadre? "In un sistema la priorità la detta il soggetto trainante - avverte Abodi - quello che maggiormente contribuisce. La grande riforma parte evidentemente dalla Serie A, se ci sono le condizioni, se se ne avverte l'esigenza. Forse la Serie A non ne avverte l'esigenza, ma non possiamo neanche fargliene una colpa".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"

     

     

 

Video

Foto

 


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore