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    Lega Pro a rischio commissariamento: non approva il bilancio

     

    Lega Pro a rischio commissariamento: non approva bilancio. Figc pronta a stoppare campionati

    30 giu 15 Il bilancio 2013-1014 della Lega Pro non è stato approvato per la seconda volta, dopo l'Assemblea del1 5 dicembre scorso, con 38 voti contrari, 23 favorevoli, 2 astenuti e 6 assenti.

    Malagò "commissariamento è pù di un rischio". "Il commissariamento della Lega Pro è più di un rischio? Sì, assolutamente. Ho parlato con Tavecchio e sa che non si può scherzare". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sui problemi della terza Lega. "Lo statuto prevede che ci sia un passaggio entro 2-3 giorni per la convocazione del consiglio perché forse all'epoca non si erano previste situazioni di stallo come questa - aggiunge Malagò - Di fatto serve una forma di intervento per una nuova elezione o per commissariare, a prescindere da questi aspetti regolamentari". Malagò analizza quindi complessivamente il calcio italiano, al centro di diverse inchieste giudiziarie - dal calcioscommesse al caso Catania - e in attesa anche dell'elezione del nuovo presidente della Lega Dilettanti dopo il caso Belloli. "Mi sembra che dalla Lega Dilettanti alla Lega Pro ed alla Lega B, e mi dispiace per il presidente Abodi che ovviamente è vittima di tutta questa vicenda - conclude -, purtroppo c'è una situazione che sta diventando incandescente".

    Figc pronta a stoppare campionati. "Siamo pronti a rinviare i campionati? Siamo pronti a confermare la data come a rinviare, vogliamo iniziare puliti". Lo dice il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, in merito ai processi sportivi che potrebbero ritardare l'avvio dei campionati. "E' nostro costume fare un passo avanti e non passo un indietro - aggiunge in conferenza con il presidente Figc Carlo Tavecchio e il procuratore federale Stefano Palazzi -. Nei momenti di difficoltà chiariamo all'opinione pubblica la prospettiva sulla quale stiamo lavorando. E Palazzi rappresenta per noi la massima garanzia". "L'opinione pubblica - conclude il n.1 della serie cadetta - deve potersi specchiare nel nostro campionato dopo decisioni inequivocabili che ci consentano di dire che chi ha sbagliato è uscito dal sistema"

    Tavecchio: "Vogliamo subito giustizia". "Vogliamo giustizia e in fretta, se non facciamo queste misure i campionati non partono nei termini. E' ovvio quindi che questo provvedimento si faccia". Lo dice il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, annunciando un provvedimento condiviso stamane con il procuratore federale Stefano Palazzi, che sarà elaborato nei prossimi giorni e che permetterà di ridurre i tempi per istituire i processi sportivi. Grazie a questo provvedimento, prerogativa concessa dall'articolo 33 comma 11 del CGS, si punta ad ottenere i deferimenti entro fine luglio. "Con grande sacrificio di tutti - rileva Palazzi ricordando il primo procedimento di Cremona - siamo riusciti a concludere il secondo grado il 17-18 agosto. Cercheremo di fare il più presto possibile anche sulla base delle strategie adottate". Palazzi quindi sottolinea come "anche la Procura di Catanzaro ci ha consegnato tutti gli atti anche per la partita Savona-Teramo e con loro abbiamo concordato un programma per le audizioni. Sarà una lotta contro il tempo".

    Estate calda per la Figc: Via i mercanti. Un provvedimento per ridurre i tempi dei processi sportivi e l'acquisizione degli atti dalla Procura di Catania. La Figc preme sull'acceleratore per evitare di dover far slittare i campionati di Serie B e Lega Pro, che saranno stravolti dalle inchieste ereditate dalla procura etnea e da Catanzaro. Per velocizzare l'iter della giustizia sportiva stamane è andato in scena un summit tra il presidente della Figc, Carlo Tavecchio e il procuratore federale Stefano Palazzi, cui ha preso parte anche il n.1 della Lega Serie B, Andrea Abodi. Sul tavolo un provvedimento che permetterà di ridurre i tempi, salvaguardando il diritto alla difesa - grazie a una prerogativa concessa a Tavecchio dall'articolo 33 comma 11 del CGS - che garantirebbe i deferimenti entro fine luglio e il 2/o grado dei processi poco oltre la metà di agosto. "Vogliamo giustizia e in fretta - assicura il capo del calcio italiano -, se non facciamo queste misure i campionati non partono nei termini". E ancora: "Dobbiamo scacciare tutti i mercanti dal tempio. Questa è la cosa più importante che ha in mente la Figc. Senza equivoci e problemi". Incalza il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "E' meglio che si sbrighino. Come Coni diamo la massima disponibilità a supportarli, perché non ci devono essere alibi. Sono a rischio la partenza dei campionati e l'iscrizione delle squadre e questa è una cosa che non possiamo accettare". Ma sono tanti i problemi da risolvere: sostituire il Parma fallito; valutare quante squadre riusciranno ad iscriversi (soprattutto in Lega Pro); poi c'è la vicenda Catania che sprofonderà quasi sicuramente in Lega Pro e quella del calcioscommesse di Catanzaro. "Siamo pronti a confermare la data come a rinviare, vogliamo iniziare puliti - assicura Abodi -, L'opinione pubblica deve potersi specchiare nel nostro campionato dopo decisioni inequivocabili che ci consentano di dire che chi ha sbagliato è uscito dal sistema. Palazzi rappresenta per noi la massima garanzia". E il procuratore viene rassicurato anche da Tavecchio che mette a tacere le voci su un suo possibile trasferimento alla Procura federale di Napoli, quando (ormai dopo l'estate) nasceranno le tre procure territoriali (le altre a Roma e Milano): "Stiamo allestendo i siti, il procuratore è Stefano Palazzi e non lo dobbiamo cambiare". Toccherà quindi a lui guidare gli inquirenti in un'estate di processi. L'orientamento è di dare priorità ai deferimenti per responsabilità diretta (Catania e forse Teramo). "Cercheremo di fare il più presto possibile", garantisce il procuratore, annunciando l'arrivo degli atti da Catania "grazie alla disponibilità dei colleghi della città siciliana che ci mostrano considerazione e fiducia" e quelli da Catanzaro "anche per la partita Savona-Teramo, sarà una lotta contro il tempo". Slitta il nuovo filone di Cremona, da dove presto potrebbe arrivare un rinvio a giudizio per frode sportiva del ct Antonio Conte. "Un suo possibile rinvio a giudizio non è condanna? Su questo sono personalmente d'accordo con il presidente Tavecchio", dice Malagò. C'è anche la questione Lotito-Iodice, in cui il patron della Lazio rischia il deferimento e la decadenza da consigliere federale. "La nostra relazione è conclusa, stiamo valutando la situazione in stretto contatto con la procura di Napoli", spiega Palazzi. Ma il calcio non conosce pace a nessun livello: una situazione che, a detta di Malagò, "sta diventando incandescente". La bocciatura del bilancio consuntivo 2014, inoltre, apre la strada al commissariamento della Lega Pro. "C'è più di un rischio? Sì, assolutamente - ammette il n.1 Coni -. Ho parlato con Tavecchio e sa che non si può scherzare. Serve una forma di intervento per una nuova elezione o per commissariare".

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