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    Il solito Cosenza sciupone beffato da un pivellino

    Che disastro signor Capilungo, una prima categoria le starebbe stretta

     

    Il solito Cosenza sciupone beffato da un pivellino

    01 feb 15 Diventa difficile fare anche un commento dopo aver visto una gara di calcio come quella disputata oggi ad Aprilia tra Lupa Roma e Cosanza. La difficoltà è proprio nel giudicare un incontro "disturbato" e letteralmente condizionato da un giovanotto imberbe che, probabilmente per sbaglio, indossava la giacchetta dell'arbitro. Non è la solita filippica per trovare la pezza ad una sconfitta, immeritata, del Cosenza, l'ennesima lontano dalle mura amiche, ma una constatazione di fatto. Chi ha visto la partita non può fare a meno di condividere le parole di sconforto dell'allenatore del Cosenza Roselli che parla di una esperienza "mai vissuta in 41 anni di calcio tra giocatore e allenatore". Come dargli torto? La squadra romana al fischio finale tira un sospiro di sollievo e ringrazia il dilettante allo sbaraglio che, non sappiamo per quale motivo, è stato spedito a dirigere una gara delicata per la lotta alla salvezza. Cartellini sventolati, a norma di regolamentoè vero, come un ventaglio in una afosa domenica di ferragosto. Un gol regolare di Ciancio annullato, non sappiamo per quale motivo. L'enensimo rigore non concesso (è il terzo di fila in tre partite) al Cosenza per un atterramento in piena area di Magli. Ancora una volta la tv ufficiale della lega Sportube.tv ha nascosto le immagini nella sintesi (noi ve le facciamo vedere). Una rissa scatenata nel campo da un giocatore che sarebbe dovuto essere stato espulso nei primi minuti di gioco e invece tenuto bonariamente in campo (Cascone). Dall'inizio fa non solo falli ma teine comportamenti violenti come sui peggio campi di Prima Categoria. Ma il livello è quello. Come all'andata anche al ritorino la società romana eccelle in anti sportività. Dai palloni scomparsi nel secondo tempo alle palle allontanate dal campo (comportamento sanzionato col giallo per ben due volte) senza contare le pantomime al minimo scontro trasformate in tragedie greche. Il livello è rimasto quello del campionato di provenienza. Purtroppo e così e il Cosenza altro non può fare che magiarsi le mani per le occasionissime sprecate e gli errori marchiani messi in mostra ancora una volta. Su tutti il colpo di etsta di Cesca a porta vuota spedito fuori al minuto 85. E poi De Angelis con un pallonetto preciso che manda sopra la traversa, Fornito che prova spesso a tirare invece di serviere compagni meglio piazzati. Nel secondo tempo un assedio a Fort Apache terminato col gol annullato e rigore negato stanno tutti sulla coscienza del Cosenza, troppo sterile in avanti. Troppa la fretta, quasi una frenesia, di trovare il gol. Quasi un mal di trasferta. I lupi steccano in momenti topici degli incontri in trasferta. E' successo a Lecce, è successo a Benevento, è successo a Foggia nel peggiore dei modi, è successo con la Lupa Roma con la colpevole complicità dell'arbitro, a nostro avviso, ancora non pronto a dirigere un incontro di calcio, più grande di lui. Nel primo tempo il Cosenza è quasi assente dal campo. Intimidito, probabilmente, dal gioco a calci degli avversati, regala un pallone d'oro in area a Raffaello, manco fosse un ninja, che tra un rimbalzo su di uno stinco e una svirgolata mette dentro il pallone circondato da ben tre giocatori rossoblu. Incredibile la poca concentrazione nei momenti topici.Saranno state le distrazioni di una finestra di calcio mercato troppo lunga. Sarà statà la troppa sicurezza donata dalla vittoria infrasettimanale di Coppa, il Cosenza sembra mancare di carattere nei momenti che contano. Ma sarà così. Oggi Meluso ha l'occasione per rifinire al meglio una rosa messa su,forse, con troppa sicurezza ma alla realtà dei fatti mancante in troppi punti. L'arrivo di Caccetta e Cianco danno si carattere ma qualcuno ancora ha grandi amnesia che pesano sull'economia di tutta la squadra. Non si possono creare cinque-sei palle gol e non metterne dentro neanche una. E poi lal fredda di tirare sempre in porta. A volta la fretta è cattiva consigliera. Stare in vantaggio di due uomini, anche se il secondo espulso solo a 5 dalla fine, non ha portato i frutti sperati nonostante le mosse corrette del tecnico che mette bene gli uomini in campo. E' anche vero che questa squadra è stata costruita per garantire una salvezza, obiettivo di questa stagione. Ma se ti trovi ad affrontare squadre che preferiscono i calci al calcio sarà dura. Sarà sicuramente così fino a fine stagione. Ma sarà importante trovare la giusta calma in campo per fare punti. A cominciare da sabato prossimo contro la Casertana. La classifica, per una serie di circostanze è ancora quella. Nonostante i soli due punti conquistati nelle ultime quattro gare il Cosenza è per un soffio fuori dalla zona play out in una classifica quasi immutata e corta. Questo non basta. Bisogna trovare la calma di chi è consapevole dei propri mezzi e fare di più. L'arrivo di Statella, categoria decisamente superiore, ha dato l'apporto giusto. Ma se il nostro mette palloni in quantità industriale in area, perchè tutti gli attaccanti stanno fermi sempre sul secondo palo? Troppo poco una settimana in rossoblu per averlo allienato ai compagni. Però il tempo stringe e bisogna riempire la bisaccia di quesi punti tranquillità che servono a fare fiducia al gruppo. Il filotto di partite che aspetta i Lupi è come nel giorne d'andata di fuoco. Starà al tecnico mettere a posto le sbavature che affiorano galeotte come peccato originale. Starà anche alla società e al DS Meluso chiudere il cerchio nell'ultimo giorno di mercato.

    -- Lupa Roma-Cosenza 1-0 (Cronaca e tabellino)

    -- LegaPro/C-23a, classifica, risultati, prossima

    Lupa Roma-Cosenza 1-0
    Rete 13' Raffaello.

    Lupa Roma: Rossi 7, Frabotta 6.5, Cell 5, Capodaglio 5, Conson 4.5, Cascone 4.5, Barit 6.5 (91' Curcio sv)i, Raffaello 7, Tajarol 5.5 (65' Santarelli sv), Cerrai 6 (55' Pasqualoni 5), Del Sorbo 4.5. A disposizione: Santi, Vitale, Mastropietro, Malatesta. All.: Cucciari
    Cosenza: Ravaglia 5.5, Ciancio 5.5, Zanini 5, Arrigoni 5, Tedeschi 5.5, Magli 5.5, Statella 6, Caccetta 6 (66' Fornito 6), Cori 5.5, Tortolano 6 (77' Cesca 5), Criaco 5 (53' De Angelis 6). A disposizione: Saracco, Serpieri, Blondett. Corsi. All.: Roselli 5.5
    Arbitro: Capilungo di Lecce 3
    Spettatori 500 circa, di cui un centinaio di tifosi del Cosenza
    Espulsi Conson per doppia ammonizione e Del Sorbo
    Ammoniti: Tajarol, Cascone, Tortolano, Capodaglio, Arrigoni, Statella, Frabotta, Pasqualoni.
    Angoli 7-10 (5-4).
    Recupero: p.t. 1’; - s.t. 5’.

    Mister Roselli Mister Sesia

    --- Video Mister Roselli - - - - - Video Mister Cucciari

    Capilungo da Lecce, non ci sono parole

    Lupi agitati

    Saluti dei capitani

    Cosenza: Tedeschi, Magli, Arrigoni, Criaco, Ciancio.Tortolano, Cori, Caccetta, Zanini, Ravaglia, Statella

    Tedeschi atterrato in area, primo rigore

    Tre difensori, un avversario.. ma si può prender gol così?

    Ciancio lanciato a rete, secondo rigore. Notare piede avversario che va su piede Ciancio

    questo il risultato, Ciancio a terra prima del tiro

    Cascone (6) agitato, andava espulso

    Non contento provoca pure a Ciancio

    Statella se ne beve due la volta

    Magli atterrato in area con fallo da dietro mentre sta per calciare. Rigore netto. Chi doveva vedere, l'assistente, ha visto, ma chi doveva stare vicino all'azione sta dietro e coperto. Ancora una volta immagini nascoste da SportTube.tv

    Tutti incazzati, l'assitente invita alla calma (?)

    Il gol regolare di Ciancio tenuto in gioco da Celli (3) e il portiere

    Fallo da esplusione su Statella

    Cesca a porta vuota

    manda il pallone alle stelle, incredibile

    Saluti ai cento

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