Cosenza doppia, per Ferragosto tre giorni di riposo - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale della Calabria

Cosenza doppia, per Ferragosto tre giorni di riposo

12 ago 15 Doppia seduta del Cosenza che oggi non ha calcato il manto del San Vito reso pesante dalla pioggia. Mister Roselli non ha voluto rischiare visto che questa prima parte di preparazione è passata con danni ridotti al minimo. L'unico che ha incrociato seriamente le mani del riabilitatore Suriano è stato Peppe Statella che ha subito un principio di stiramento agli adduttori e che sta lavorando per venirne fuori. Il tempo c'è tutto visto che il primo impegno ufficiale sarà soltanto il 6 settembre con la prima gara di campionato. Digerita l'uscita di scena, immeritata, della Coppa Italia Tim, lo staff tecnico ha stilato il nuovo programma della preparazione che prevede una sosta di tre giorni per ferragosto. Infatti domani i Lupi sosterranno una sola seduta per poi sciogliere le righe e rientrare lunedì prossimo. Una sosta che capita a fagiolo anche per i calciatori a "mezzo servizio" per acciacchi vari come Arrighini, La Mantia e Criaco. Chi invece dovrà lavorare, e tanto, è l'attaccante Raimondi indietro con la preparazione a cui il Prof. Bruni ha consegnato un programma particolare. Questa mattina tutti hanno lavorato in palestra e sul cmapo per rafforzare lo stato fisico con corse, scatti ed esercizi per la forza mentre nel pomeriggio Roselli ha provato a modulare alcune giocate con schemi e prove dei reparti. La classica partitella ad alta intesità ha chiuso la seduta. Nel frattempo la Lega Pro ha fatto sapere che il 27 verranno composti i gironi ed i calnedari. In attesa delle vicende di giustizia sportiva c'è un po ti tensione per il probabile arrivo del Catania nel girone C. Nessuna delle squadre che lottano per salire è contenta di come la Procura Sportiva si sta muovendo. Infatti con il Teramo ed il Catania sono stati usati due metri di giudizio differenti. L'illeccito va sempre punito e non è giusto che chi è in regola (ed ha speso tanti soldini) debba sopportare anche una ulteriore ingiustizia che penalizza chi della correttezza e della pulizia ha sempre fatto la sua bandiera. Se il calcio deve cambiare questa è l'occasione giusta per dimostrare che lo si sta facendo per davvero.