A Catanzaro il Cosenza ritrova De Angelis e la voglia di far gol. Sassano doppietta

08 ott 14 Una festa come quelle che non accadevano da anni. Da quando il Cosenza scalava classifiche e portava alto il nome della città dei Bruzi in giro per l'Italia. A scatenarla la vittoria in Coppa Italia in quel di Catanzaro. E chi se l'avrebbe detto visto il periodo nero. Davanti al San Vito in oltre trecento hanno aspettatao il rientro dei Lupi, illuminati da una incredibile luna piena, con torce, fumogeni e cori. Almeno qui non sono vietati. Per un'attimo al serata si è dipinta di rossoblu e tirati fuori i giocatori Sassano e De Angelis sono stati fatti ballare in aria. I due che hanno messo la loro firma in un successo che mancava da 64 anni: la vittoria al Ceravolo. Una volta tanto la faccia del Capp sorrideva soddisfatta. Sa solo DIo le pene che il tecnico sta attraversando in questo mese. Tre sconfitte di fila e fiducia ridotta a pezzettini su di una panchina diventata di colpo un barbecue. A fine partita arriva in sala stampa, diciamo così visto il cantiere in cui è rinchiuso il Ceravolo, non proprio allegro, nonostante la vittoria. La sua testa va alal gara di campionato di sabato prossimo contro la Paganese. Li serve una vittoria. Ma il primo pensiero è per i tifosi a cui dedica la prima vittoria di questa stagione. Venuta proprio dove i tifosi se l'aspettavano, a Catanzaro. In campo, su entrambe le sponde, i giocatori che non hanno trovato spazio fino ad oggi. Il Catanzaro senza cinque titolari, il Cosenza senza quattro. Una partita che per il Capp signifca molto. Signifa, soprattutto, trovare la fiducia dei suoi nel collettivo, nella capacità del gruppo. El'avvio non è dei migliori. Per quasi 14 minuti sembrava di assistere ad un allenamento. Squadre sulle due linee di tre quarti e nessuna nota sul taccuino. Poi di colpo al 13imo il Cosenza ha l'occasioen per portarsi in vantaggio. S'accende una mischia nell'area dei padroni di casa e Calderini non trova il tempo per l'ultimo tocco, quello decisivo. Anzi, dall'occasione persa riparte il Catanzaro che fa gol con una parabola di Morosini dal limite dell'area. La reazione è immediata. Calderini riprova subito a fiondarsi in are a e senza tanti complimenti viene messo giù da Martignago. Rigore e De Angelis imperioso ritrova il primo gol dopo l'infortunio e nuova energia in campo. E' proprio lui a spingere i suoi a pressare. Guarda caso con il suo rientro dal primo minuto l'attacco del Cosenza ritorva energia e idee. E proprio lui a fungere da regista avanzato a tenere su la squadra. Nel frattempo entrano in campo gli ultrà il cui bus è stato fatto parcheggiare a 800 metri dallo satdio. Arrivano in corteo candtando e sventolando bandiere. Calderini laterale offensivo è un iradiddio e dai suoi piedi parte il pallone per Sassano. L'esterno siciliano partito maluccio si fa invece trovare con la dinamite nei piedi al limite dell'area. Un diagonale potente come un missile attraversa tutta l'area e gonfia la rete sotto la curva del Cosenza. Cala il gelo su tre quarti dello stadio. Nella curva ospite balli e canti. Dalla Capraro invettive contro Moriero. Neanche un minuto e Criaco, nel frattempo entrato al posto di Fornito fuori per una distorsione, spreca malamente il pallone del 3 a 1. C'è solo il Cosenza. In contropiede devono fare fallo su De Angelis che solo a centrocampo si era involato a rete. Nella ripresa è ancora Cosenza. Dopo 10 minuti è Calderini che si mangia il tre a uno, poi su di un corner Scuffia allontana e di nuovo Calderini potrebbe metterla dentro. C'è solo Cosenza. Cori prende il posto di De Angelis, Cappellacci se lo tiene buono per sabato, e Sassano s'inventa un'altro colpo dei suoi. Dal limite infila il terzo gol e la sua doppietta personale. A questo punto la partita è finita. C'è solo il tempo per assistere agli inevitabili effetti collaterali di una sconfitta in casa. Dalla Capraro vengono tolti gli striscioni e in campo due giocatori giallorossi perdono la testa finendo anzitempo negli spogliatoi. Addiritura nell'ultimo minuto De Chiara prova a cercare lo scontro fisico. Ma non accade più nulla. Anzi accade che il pulman dei tifosi del Cosenza viene preso a sassate, una delle quali lo riga da un lato e spacca il vetro dell'auto della digos al seguito dei tifosi. E fuori dal Cervaolo i tifosi locali contestano la loro squadra. Poi la festa a Cosenza riporta ai ricordi degli anni migliori. Il Cosenza supera il turno di Coppa Italia ed il 22, in gara doppia, dovrà ritornare a Reggio Calabria per il quinto turno. Cappellacci non è contento. "Non volevo assolutamente che la squadra perdesse energie in Coppa. Non era un nostro obiettivo". Intanto ci sta e dovrà giocare con la Reggina il 22 e il 29. "Contento per l aprima vittoria di stagione ma non abbiamo fatto nuila. Sabato ci aspetta uno scontro diretto ed è li che dobbiamo vincere". Come dargli tutti i torti?

-- Catanzaro-Cosenza 1-3 (la cronaca della gara)

Catanzaro-Cosenza 1-3
Reti: 14' Morosini, 15' De Angelis (r), 37' pt e 72' st Sassano

Catanzaro: Scuffia 5, Cinquegrana 5 (46' Vitale 5), Di Chiara 5, Morosini 6.5, Ricci 6, Orchi 5, Yeboah 5 (85' st Benincasa sv), Pacciardi 4, Petrone 6 Martignago 4, Ilari 5. A disp: Cannizzaro, Barberi, Bruno, Comisso, Guidetti. All.: Moriero 5.
Cosenza: Ravaglia 6, Zanini 6, Bertolucci 6 (63' Ciancio 6), Arrigoni 6, Blondett 6, Tedeschi 6, Fornito sv (30' Criaco 6.5), Corsi 6, De Angelis 7 (69' Cori 6), Calderini 6.5, Sassano 7. A disp.: Saracco, Carrieri, Gaudio, Alessandro. All.: Cappellacci 6.5.
Arbitro: Ranaldi di Tivoli.
Espulsi: al 30' st Martignago 48' st Pacciardi
Ammoniti: Martignago, Ravaglia, Morosini.
Angoli: 4-3.
Recupero 3' pt - 4' st

--- Catanzaro-Cosenza 1-3, Tutte le foto

--- Catanzaro-Cosenza 1-3, Cappellacci