NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Cosenza: una cavalcata di tre anni riporta i Lupi in C1

    Cosenza in piedi: Chinellato, Blondett, Corsi, Frattali, Pepe Guidi. Accosciati: Alessandro, Asante, Bigoni, De Angelis Mannini

     

    Una cavalcata lunga tre anni riporta il Cosenza in C1

    23 mar 14 Meno di tre anni fa il Cosenza calcio falliva dopo una cavalcata che dalla D aveva riportato la squadra in C1 in due anni. Al timone della squadra di Mirabelli e Pagliuso il dottor Funari ammainava la bandiera schiacciato dal peso dei debiti. Ad agosto del 2011 il Sindaco Occhiuto metteva insieme nove imprenditori con a capo Eugenio Guarascio e rifondava il Cosenza. Oggi, dopo appena tre anni, una nuova cavalcata ha riportato il Cosenza in C1. Anche se per la classifica avulsa non è un dato matematico. Basta un soio punto. Tre stagioni passate tra passione e sbagli, incomprensioni, gioie e separazioni, hanno riportato in alto la bandiera del Cosenza nel campionato unico di Lega Pro. Un'impresa quasi incredibile su cui nessuno aveva scommesso ad agosto dello scorso anno. Ad agosto di due anni fa. Ad agosto di tre anni fa. Oggi, invece, con il pareggio di Chieti i Lupi sono quasi matematicamente in Lega Pro. Sono rimaste cinque gare. La nona squadra è a 15 punti di distacco dal Cosenza capolista. Cioè il massimo dei punti che la nona, sono tre formazioni: Sorrento, Chieti e Tuttocuoio, possono raggranellare. Su Chieti e Tuttocuoio in una improbabile classifica avulsa il Cosenza ha la meglio, ma sul Sorrento no. Questa è l'unica cosa che tiene ferma la matematica a non dire che è fatta. La realtà però dice che il Sorrento deve incontrasi con il Tuttocuoio e che le probabilità che faccia un en plain sono tante quante quelle che il Cosenza le perda tutte. Ragionamenti per assurdo che vogliono significare che il Cosenza è già in Lega Pro Unica da due settimane e punta a mantenere la testa della classifica. Così a fine gara, oggi, l'incertezza di festeggiare si mescolava con conteggi e contro conteggi sulle gare rimaste. Una gioia unica. Una gioia lunga conquistata con una squadra che Ciccio Marino ha sapinetemente miscelato assieme al Mister Cappelalcci ed all'aiuto esterno di Gigi Condò. Una gioia giunta per un pari conquistato al novantesimo minuto con un calcio di rigore. Sacrosanto. A fine gara abbiamo difficoltà a lasciare la tribuna. Qualche tifoso locale si scalda un po troppo ed invece di prendersela con la propria squadra grida contro il nostro settore impreziosito dalla presenza di Elo Calderini che ha assistito alla partita con noi. E noi assieme a lui abbiamo gridato ed esultato al gol di Moscaro che rimetteva in pari la gara. Una gioia lunga. Lunga quanto tutta la partita. Aspettata con ansia e coltivata fino all'ultimo secondo. Una gioia lunga quanto la disperazione dei tifosi locali che provano a scaglairsi contro di noi. Non è accaduto nulla. Meno male. Riceviamo le scuse dei colleghi di Chieti a cui va tutta la nostra stima ammirazione per la cortese ospitalità. Quest'anno è andata così. Non è la prima volta. E' successo a Melfi, è successo a Gavorrano, è successo a Lamezia dove, tra l'altro, avevamo perso. La passione per il calcio a volte fa perdere i lumi. Ce ne faremo una ragione. In sala stampa arriva Gigi Condò. Il tecnico Cappellacci si scusa ma deve andare via. Per impegni familiari deve raggiungere il suo paese ad una settantina di chilometri da Chieti. L'aria è tesa. Fuori dallo stadio un gruppo di tifosi rumoreggia e appena vede il nostro Tonino Tocci che esce con indosso la tuta del Cosenza prova a passare dalle parole ai fatti. Ma non accade nulla. Meno male. In sala stampa non arriva nessuno per un po. Si aspetta che il clima stemperi. Dopo un pò Condò ci racconta della gara che il Cosenza ha voluto pareggiare provandoci fino all'ultimo secondo. Arriva Mosciaro e racconta la sua gioia nel gol del pari trasformato dal dischetto. "Il portiere ci stava quasi arrivando ma il mio tiro angolato ha gonfiato la rete". Lo stesso portiere che appena qualche minuto prima, proprio su Mosciaro, aveva compiuto un miracolo di un preciso colpo di testa di Manolo che stava insaccandosi in porta. "Nella mia carriera è la prima volta che vedo una parata del genere" ci racconta durante l'intervista. Il tecnico del Cheti, De Patre, tarda a presentarsi. Dopo una buona mezzora il cammino del ritorno, un viaggio lungo oltre seicento chilometri, prende il sopravvento sulla crisi della squadra locale. Con un colpo di testa fortuito, ben eseguito da Rossi, a dire la verità, sugli sviluppi di un angolo il Chieti pensava di portare via l'intera posta in palio. Nella prima mezzora il Cosenza gioca con sufficenza e lascia il campo ai padroni di casa che prendono anche una traversa e si mangiano un gol quasi fatto. Un Cosenza indecifrabile. Si riscatta però nel secondo tempo. Il taccuino ci da' conforto. L'arbitro un po meno. Prima una respinta di pugno di un difensore nero-verde in area, poi un atterramento netto di De Angelis, sempre in area di rigore e sul finire un nuovo fallo su Mosciaro in area non lo smuovono finchè nei minuti di recupero l'ennesimo fallo su De Angelis lanciato a rete viene punito con il penalty. C'è maretta in campo e sugli spalti. Dopo due minuti di proteste e varie moine dei locali Mosciaro può posizionare la sfera sul dischetto. Sotto la curva dove sono assiepati i tifosi venuti da Cosenza. Una quarantina. E' un attimo. Esultano i Lupi. Esultano i tifosi. Esultiamo noi assieme ad Elio Calderini in tribuna. Il resto è solo noia. Domenica però bisogna esser presenti tutti al San Vito. In massa. Quando la matematica sarà precisa ci sarà bisogno di spingere i Lupi ed aprire la vera e propria festa. Aspettata da tre anni. In silenzio. E' state tranquilli che sarà solo il primo passo perchè la Prima Divisione ci sta non stretta, ma strettissima.

    Chieti-Cosenza 1-1
    Reti: 7' Rossi, 93' Mosciaro (r)

    CHIETI (4-4-2): Robertiello 7; De Giorgi 6, Terrenzio 6, Dascoli 6, Di Filippo 5; Rossi 6, Della Penna 5,5 (84' Verna sv), Giorgino 6, Berardino 5 (72' La Selva sv); Guidone 6, Gaeta 5 (52' Cinque 5). A disp: Gallinetta, Bagaglini, Di Properzio, De Stefano. All. De Patre 5
    COSENZA (4-3-3): Frattali 6; Blondett 7 (65' Napolano 6), Pepe 6.5, Guidi 6.5, Mannini 6; Bigoni 6.5, Asante 6, Corsi 7; Alessandro 6.5 (84' Partipilo sv), Chinellato 5.5 (65' Mosciaro 7), De Angelis 6.5. A disp: Orlandi, Palazzi, Carrieri, Giordano. All. Cappellacci 6.5
    ARBITRO: Candeo di Este
    Spettatori: Circa mille
    Ammoniti: Di Filippo, Asante
    Espulso: all'83' l'allenatore del Chieti De Patre per proteste.

    --- Chieti-Cosenza 1-1 (Cronaca e tabellino)

    SecondaDiv/B-29a --- Cosenza +15 su 9a, Risultati e Classsifica

    --- Video Chieti-Cosenza 1-1, Mosciaro "Un campionato vinto da tutti"

    --- Video Chieti-Cosenza 1-1, Gigi Condò

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"

     

     

 

Video

Foto

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore