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    Cosenza, una vittoria lunga cento anni

    Il ballo del San Vito

     

    Cosenza, una vittoria lunga cento anni

    23 feb 14 Missione compiuta. Esorcizzate le paure della vigilia, scaramanzie di tutti i tipi e dicerie sull'afflusso di spettatori che non porta bene, il Cosenza si fa bello davanti ad uno strepitoso pubblico che riempie il San Vito come non accadeva da tempo. Quindicimila spettatori, oltre ad essere un'emozione da pelle d'oca (carni aggrizzate per i cosentini), si vedevano soltanto nelle partite di cartello o nei finali di stagione con campionati in ballo in 90 minuti. Invece il calcio rimane componente fissa del dna bruzio. Una passione che non si spegne ne si consuma. E' come brace che arde sotto la cenere. Un vulcano spento pronto ad espoldere. L'occasione era ghiotta: 100 anni del Cosenza da festeggiare nel migliore dei modi. Cappellacci c'è riuscito. Assieme a lui ci sono riusciti Guarascio e Quaglio che hanno allestito una giornata nello stadio scivolata via nel migliore dei modi. Adrenalina che sale lentamente. E non solo lo spettacolo di contorno ma anche quanto accaduto nel campo era da brindisi con le bollicine. Tre gol, uno più bello dell'altro, realizzati per una partita importante. Un centenario, appunto. Dalle "vespe" storiche alla banda, agli sbandieratori al tocco dolce ai sentimenti richiamati di Donata Bergamini, un crescendo di emozioni ha portato i fuochi d'artificio musicali per mano fino alla partita. Iniziato a riempirsi alla 12 lo Stadio San Vito ha preso la sua naturale funzione: ospitare più gente possibile per uno spettacolo indimenticabile. Non solo un appuntamento con la storia, ma anche una giornata pura di sport e divertimento per grandi e piccini. Cosenza non vuole essere da meno e così al termine di una giornata memorabile si è festeggiata la tredicesima vittoria con la torta. Tradotto in soldoni significa 46 punti e quota salvezza a meno di tre lunghezze. Serie C unica. Chi lo avrebbe mai detto lo scorso anno di questi tempi? O due anni fa quando il calcio era sparito per la terza volta a Cosenza. Così i fischi ingenerosi al Sindaco Occhiuto che questo progetto ha messo su assieme a Guarascio riamangono l'unico neo di una giornata speciale. Il momento più difficile abbandonare il campo per guadagnare le uscite. Da parte di molti c'eera quasi la voglia di terminare la serata a passeggio sul manto del San Vito. Un'aurea magica che ha coinvolto tutti e quindicimala i presenti. Il colpo d'occhio dei calciatori appena usciti dalle scale degli spogliatoi è stato da album dei ricordi già stampato per i posteri. Criaco confessa la sua emozione a fine gara, ma ancor di più l'aver realizzato un eurogol come poche volte si vedono. Il magico Alessandro, spempre più ficcante nella sua fascia, mette in area un pallone troppo invitante per non provare di prenderlo al volo. E lui, Marco Criaco, calabrese di Scilla, lo fa. Mette la firma sul primo gol del centenario. Quasi un presagio ad inzio preparazione, nella prima amichevole, quando fu proprio lui a seghnare la prima rete della stagione 2013/2014 del Cosenza. Guarda quel pallone di Alessandro arrivare e al volo lo calcia infilandolo nella porta in un diagonale da urlo. Non ci crede neanche lui quando corre sotto al curva sud ad esultare. E si, i gol del centenario sono stati realizzati proprio sotto quella sud che oggi ospitava le tifoserie gemelle di mezza Italia. Cosenza terra dell'ospitalità e della condivisione oggi e' terra di sport e di amicizia. L'Aversa Normanna arrivata al San Vito non per fare la bella statuina ma per cercare punti salvezza non ci sta e dopo 12 minuti confeziona un'altro capolavoro. Orlando, l'attaccante di spicco della squadra campana, s'inventa una rovesciata in area che lascia tutti di sasso. Un'altro eurogol quasi a signifiacre che in una gara del genere, un centenario, o si fanno capolavori o niente. Il pari, però, sta stretto al Cosenza che vuole festeggiare alla grande. I Lupi rioganizzano le idee e con un'incursione dell'inossidabile De Angelis, fermato con un fallo in area, costruisce l'azione del secondo gol di nuovo sotto la curva sud. A metterci la firma questa volta è nientepopodimenoche il gioiellino del Siena, l'esterno basso Federico Mannini che sulla respinta della difesa, anche lui al volo, butta una rasoiata sul pallone. Un siluro. Dai suoi piedi fin dentro la rete. Esplode per la seconda volta il San Vito, esplode l'adrenalina del ciuffo biondo toscano che corre sotto la curva quasi impazzito di gioia. Il suo primo gol in carriera lo va a realizzare proprio nella partita del centenario del Cosenza. Altro che ricordi. Una pagina di libro di storia ha riservato per lui il destino. "In tribuna, ci confessa a fine gara, son venuti a vedermi il babbo e la mamma". Bè, invitali più spesso, gli consigliamo. Una gioia infinita. In questi tre gol si chiude la gara che vede anche altre due occasioni. Un gol annullato per fuorigioco ed un quasi gol di Manolo Mosciaro. Il capitano ci teneva a mettere la firma sulla pagina del centenario. Ma l'emozione di metterla facile facile dentro, per giunta sottoporta, gli ha tirato un brutto scherzo. Propio emozione, si. Lui, cosentino verace, nella gara dei cento anni. Ha sentito la responsabilità più pesante del solito. Va bene così. Cappellacci sorride. Ha imbrigliato l'avversario e con un sapiente possesso palla la sua squadra fa trascorrere i minuti fino all'ultimo secondo di recupero. I quindicimila, che nel frattempo passavano e ripassavano la ola in tutto lo stadio non aspettavano altro per levare al cielo l'utlo liberatorio della vittoria. Tre punti e ben tredici lunghezze di distanza dal nono posto. Sono davvero tanti. "Sarà difficile dimenticare una giornata del genere -spiega ai cronisti il tecnico Cappellacci a fine gara- sarà difficle tornare a giocare e non trovare di nuovo questa magnifica cornice di pubblico. Dovrò lavorare sui miei per riabituarli alla normalità". Bè, un modo ci sarebbe. Quello di ripresentarsi di nuovo in quindicimila per la prossima gara in casa. Magari per venire a festeggiare la promozione quasi matematica. O meglio, la salvezza che significa ingresso nella C unica, una sorta di B2, che si sta preparando per la prossima stagione. I numeri dicono che il Cosenza è tornato ad un punto dalla vetta e dietro di lui c'è un primo vuoto di sei punti. La vetta sembra oramai un discorso a tre tra Cosenza, Teramo e Casertana. In ballo ci sono le facilitazioni d'iscrizione per la prossima stagione. Il presidente Guarascio, emozionatissimo come non mai, arriva in sala stampa facendo difficoltà a nascondere il suo stato d'animo. Non sta nella pelle. Vorrebbe gridare la sua gioia ma il suo aplomb inglese glelo impedisce. Chissà, se poi tornato a casa si sfoga con un urlo. Oggi il Cosenza ha fatto urlare di gioia e piangere di contentezza tantii appassionati di questo strano sport fatto da 22 persone che in mutande rincorrono un pallone. E' il gioco del calcio. Quel calcio nato a Cosenza nel 1912 ma consegnato ai posteri nel 1914. Date che si rincorrono. Eventi che sottolineano un traguardo, quello dei cento anni, che è stato raggiunto. Nonostante tutto. Nonostante i fallimenti, nonostante le gioie ed i dolori. Un traguardo che ora è un punto di partenza perchè a Cosenza la Lega Pro, unica o divisa, sta proprio stretta. Forza Lupi!

    Cosenza-Avera Normanna 2-1
    Reti: 12' Criaco, 25' Orlando, 32' Mannini

    COSENZA (4-3-3): Frattali 6, Palazzi 6.5, Blondett 6.5, Guidi 6.5, Mannini 7, Corsi 6.5, Asante 6, Criaco 7 (73' Giordano 6); Alessandro 7, De Angelis 6, Mosciaro 6 (78' Calderini 6). A disp: Orlandi, Pepe, Carrieri, Partipilo, Chinellato. All.: Cappellacci 7
    AVERSA NORMANNA (4-2-3-1): Russo 6, Balzano 5, Porcaro 6, Nocerino 5 (73' Djibo sv), Gennari 5.5; Comini 5, Gatto 6.5; Suarino 6 (85' Villanova sv), Galizia 6 (46' Di Vicino 5), Vicentin 6; Orlando 7. A disp.: D'Agostino,Majella, De Rosa, Jogan. All.: Di Costanzo 6
    Arbitro: Panarese di Lecce
    Spettatori 15.000 circa.
    Ammoniti: Gennari (A), Mosciaro (C), Asante (C);
    Angoli: 4-8;
    Recupero: 3' pt - 4' st

    --- Cosenza-Aversa Normanna 2-1 (Cronaca e tabellino)

    SecondaDiv/B-25a --- Cosenza +13 sulla 9a, Risultati e Classsifica

    --- Video in 15.000 al San Vito, brividi

    --- Video Mannini "Segnare sotto la sud emozione unica"

    --- Video Criaco "San Vito pazzesco"

    --- Video Presidente Guarascio "Che emozione"

    --- Video Cappellacci "Giornata indimenticabile"

    Cosenza Centenario: in piedi Guidi, Corsi, Mannini, Frattali, Blondett, Mosciaro. Accosciati: Alessandro, Palazzi, Asante, Criaco, De Angelis

    Donata Bergamini e i bambini delle scuole calcio

    Una bandiera simbolo, la storia del tifo: Gigino Lupo e Piero Romeo

    I fuochi musicali

    La curva sud

    Il gol di Criaco

    I goleador del centenario

    La gioia di Criaco

    Mannini impazzito di gioia dopo il gol

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