A Taranto un Cosenza buono a metà - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale della Calabria

A Taranto un Cosenza buono a metà

24 ago 14 "L'attacco? Non mi interessava". Così ci risponde Mister Cappellacci al termine della gara amichevole finita a reti inviolate, in una calda serata allo Iacovone di Taranto, quando sottolineiamo lo scarno bottino di tre amichevoli: una sola rete messa a segno. Bene. Ne prendiamo atto anche se c'è da dire che Cori al rientro dall'infortunio è al primo impegno in una gara. Davanti a circa duemila cinquecento tifosi pugliesi il Cosenza parte subito a razzo e racimola in 4 minuti due angoli di fila. Alessandro ha il peperoncino sulla coda e a destra Fava non gli trova subito le misure (poi gli raddoppia la marcatura). Arrigoni viene messo proprio davanti la linea difensiva e Cori è punta secca in avanti che però incrocia con Mosciaro. Un 4-3-3 abbastanza atipico che rassomiglia ad un quattro-uno-quattro-uno. Probabilmente Cappelalcci vuol verificare la tenuta fuori casa e cerca la situazione ideale da proporre fuori dalle mura amiche. Tanto più che in tribuna ad assistere alla gara anche l'osservatore della Salernitana. Nei fatti il tecnico abruzzese vuole più copertura e probabilmente, anzi, moltoverosimilmente, aspetta qualcuno a centrocampo. Sperotto rimane in panchina, prende il ritmo gara e viene fatto giocare virtualmente. Un errore sulla distinta gli scambia il numero con quello di Calderini. Dall'altra parte la punta vertice, senza dubbio il migliore in campo, Genchi tiene alta la sua squadra e mette lo zampino in quasi tutte le azioni offensive dei rossoblu di Puglia. Il Cosenza dalla sua può incassare una certezza: tra i pali Ravaglia fa la differenza. Senza mezzi termini il migliore in campo del Cosenza. Nel secondo tempo gli esperimenti di ben sette innesti cambiano radicalmente la faccia del Cosenza ed anche la gara. Il Taranto prova a spingere un po di più e si rende pericoloso ben tre volte. E' un'amichevole, senza dubbio, che è servita anche a far chilometri ai tanti papabili per la prima di campionato. Favo invece ha le idee abbastanza chiare ed ha messo in campo la formazione tipo effettuando soltanto tre sostituzioni. Quattro se consideriamo il cambio al 91' buono solo per il tabellino. In mezzo il solito Cosenza visto sin'ora a far un gran possesso palla. Nell'arco di Cappelalcci, però, due frecce ancora non sono state scoccate: De Angelis e il nuovo, ex nazionale, Sperotto. Due gicoatori che possono far cambiare passo ed assetto alla squadra. Vedremo. Intanto è calcio d'agosto e i limiti ed il risultato sono frutto di tanti fattori che vanno dai carichi di lavoro della preparazione ai test in campo che servono a sperimentare soluzioni diverse. A Salerno, ne siamo sicuri, sarà altra musica. Lo speriamo. Altrimenti c'è da rivedere un po tutto. I tifosi vorrebebro vincere tutte le gare ma, come ha ribadito in sala stampa prima che andasse via la luce, il tecnico e la società sono i primi a stare con gli occhi aperti ed agire di conseguenza

-- Taranto-Cosenza 0-0 (Cronaca e Tabellino)

Interviste Fine Gara

Tabellino

TARANTO (4-2-3-1): Maraglino; Colantoni, Prosperi, Marino, Pambianchi; Ciarcià (19'st Marsili), Conti; Mignogna (46' st Marciano), Gabrielloni (31' st Bongermino), Carbone (11' st Roghi), Genchi. A disp.: Mirarco, Cimino, D'Andria, Fonzino. All. Favo.
COSENZA (4-3-3): Ravaglia, Zanini (1'st Magli), Bertolucci, Arrigoni (1' st Criaco) Blondett, Tedeschi (31' st Carrieri), Corsi, Sassano (21' st Fornito), Cori (31'st Napolano), Mosciaro (1' st Calderini), Alessandro (28' st Tortolano). A disp.: Saracco, Sperotto. All. Cappellacci.
ARBITRO: Pascariello di Lecce.
Ammoniti: Corsi (C), Blondett (C).
Spettatori 2500 circa.
Angoli 8-5 (4-4) per il Taranto.
Recupero: 1' pt - 5' st

Saluti

Cori s'arrabbia

Calderini alla conclusione