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    La Gdf sui contratti del calcio, 41 società perquisite, tra loro Cosenza, Crotone e Reggina

     

    La Finanza sui contratti del calcio, 41 società perquisite, tra loro l'ex Cosenza, Crotone e Reggina

    25 giu 13 Ci sono anche l'ex Cosenza calcio, ora in situazione fallimentare e che nulla ha a che fare con l'attuale Nuova Cosenza Calcio, il Crotone e la Reggina nella maxi inchiesta della Guardia di Finanza sui contratti del calcio e sugli abusi di persone, falsi procuratori, che avrebbero condizionato bilanci e situazioni patrimonio-societarie di tutte le maggiori società calcistiche italiane. Tra i contratti nel mirino delle fiamme gialle i contratti di Danti e De Rose. Ma diversi sono le situazioni al vaglio degli inquirenti dlla Finanza che da questa mattina si trovano nelle sedi di 41 squadre di serie A,B e minori per acquisire documentazione relativa ai contratti tra i club, calciatori. Le perquisizioni vengono eseguite dal Nucleo di polizia tributaria di Napoli e dai reparti territoriali della Guardia di Finanza, con l'obiettivo di acquisire i contratti dei calciatori. L'indagine, secondo quanto si apprende, nasce un anno fa dopo che gli uomini delle Fiamme Gialle acquisirono i contratti tra calciatori e procuratori nella sede del Napoli. procuratori. L'indagine è condotta dalla Procura di Napoli

    Lega Calcio: Nessun dubbio sui Clubs. "Le società sportive hanno offerto la massima collaborazione e la Lega di Serie A non ha ragione di dubitare della correttezza dei comportamenti delle proprie associate": è quanto si legge in una nota della Lega di serie A dopo la visita della Guardia di finanza nelle sedi di vari club nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli. "La Lega di Serie A intende precisare che in data odierna la Guardia di Finanza ha operato un'acquisizione di documenti presso numerosi club nell'ambito di un'indagine che sembra tuttavia riguardare l'attività di procuratori sportivi - si legge nel comunicato -. Le società sportive hanno offerto la massima collaborazione e la Lega di Serie A non ha ragione di dubitare della correttezza dei comportamenti delle proprie associate".

    Nuova Cosenza Calcio non c'entra. La Società Nuova Cosenza Calcio ha reso noto che l'indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli "non riguarda l'attuale Società denominata 'Nuova Cosenza Calcio Srl - Ssd' nata due anni fa e che milita nel campionato di Serie D".

    Crotone: Nessuna perquisizione: consegnati documenti. Il Football club Crotone con una nota stampa ha voluto chiarire la sua posizione nell'ambito dell'inchiesta che questa mattina ha portato la Guardia di finanza ad acquisire documentazione relativa ai contratti di diversi calciatori nelle sedi di 41 società di calcio di serie A e B. La società calabrese di serie B spiega che "nell'ambito di una più ampia inchiesta della Procura di Napoli, riferita non tanto alla società quanto alle figure di alcuni procuratori sportivi, è stato effettuato nella propria sede di via E. Scalfaro, un accesso da parte della polizia giudiziaria che ha chiesto e ottenuto l'acquisizione documentale riguardante pregresse stagioni sportive (in particolare quella del 2004/2005)". "Da parte della società pitagorica - prosegue la nota - è stata fornita un'ampia collaborazione e sono stati consegnati tutti i documenti richiesti. Il F.C. Crotone, va precisato, non é stato soggetto ad alcuna perquisizione - così come si potrebbe erroneamente interpretare da alcune agenzie di stampa - né tantomeno risulta assolutamente indagato. L'acquisizione è stata solo ed esclusivamente finalizzata alla mera richiesta dei suddetti documenti".

    Condotte finalizzate all'evasione: Le indagini hanno evidenziato "reiterate condotte finalizzate all'evasione dell'imposta sui redditi e, più in generale, condotte elusive delle regole di imposizione tributaria" in relazione all'attività dei procuratori in favore dei calciatori. Lo scrivono i pm di Napoli nella richiesta di documentazione alle società di calcio. In particolare, si legge nella "richiesta di consegna documentazione" firmata dai pubblici ministeri napoletani, nel corso delle indagini "è emerso un complessivo e articolato sistema di relazioni, finalizzato alla sottrazione all'imposizione fiscale di significative risorse finanziarie provenienti dalla conclusione di rapporti contrattuali di calciatori professionisti". Per questo motivo, i magistrati hanno chiesto alla Guardia di Finanza di acquisire una serie di documenti tra i quali il mandato federale tra il club e l'agente del club relativo al giocatore in oggetto, eventuali accordi o scritture private realizzati tra il club e l'agente, la corrispondenza tra società, calciatori e agenti, le fatture emesse dai procuratori nei confronti delle società, gli estratti conto dei club relativi al pagamento delle fatture, eventuali documenti attestanti dichiarazioni di debito e promesse di pagamento rilasciate dalle società all'agente, i contratti relativi sia alle prestazioni sportive sia alla cessione totale o parziale dei diritti d'immagine dei giocatori. "Qualora la predetta società non ottemperasse al predetto invito - si legge ancora nella richiesta dei pm - dispone che la polizia giudiziaria delegata proceda ad attività di perquisizione ai sensi degli articoli 247 e ss cpp, per la ricerca della predetta documentazione ed al conseguente sequestro".

    PM: Squilibri economici finanziari in società. Indagando sulle società di calcio la Guardia di Finanza ha rilevato una situazione di "squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario" nonostante i club abbiano visto aumentare gli introiti attraverso gli incassi delle manifestazioni sportive, le sponsorizzazioni e i diritti televisivi. Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali non è affatto escluso che possano aver fatto ricorso ad "operazioni finanziarie illecite". Il blitz di oggi, spiegano le fonti, è riconducibile ad un fenomeno "generalizzato" nel mondo del calcio: la progressiva lievitazione degli oneri d'ingaggio dei giocatori, che va di pari passo con la necessità delle società di assicurarsi i calciatori migliori. Ecco perché l'indagine, che al momento non vede calciatori indagati, punta a chiarire diversi aspetti dell'operatività delle società dal punto di vista fiscale e tributario: dai rapporti tra club, calciatori e agenti alle modalità di trasferimento dei giocatori, dall'attività di intermediazione svolta dai procuratori alle operazioni di compravendita e di rinnovo dei rapporti contrattuali, dai diritti di opzione alla gestione del patrimonio aziendale; dalle modalità di inserimento nel bilancio dei giocatori professionisti alle eventuali transazioni tra società con le cosiddette finalità 'spalma-debiti', dal trattamento tributario delle operazioni di acquisto e cessione agli eventuali fenomeni di 'estero-vestizione', fino all'attività di 'scouting' e alla gestione dei diritti d'immagine e televisivi.

    I calciatori coinvolti: In particolare, secondo quanto si apprende, l'attenzione degli uomini delle Fiamme gialle si concentra sui contratti di oltre 50 giocatori. Oltre a quelli di Lavezzi, Nocerino, Immobile e Sculli, gli accordi sotto la lente dei finanzieri riguardano le prestazioni di Mutu, Dattolo, Pellicori, Tacchinardi, Perea, Molinaro, Stellini, Franceschini, Curiale, Danti, Innocenti, Calaiò, Bogdani, Liverani, Fernandez, Sforzini, Cozza, De Rose, Tavano, Chavez, Paletta, D'Agostino, Scarlato, Denis, Statella, Stendardo, Davì, Acosta, Fideleff, Paniagua, Cassetti, Jankulovski, Stankevicius, Oddo, Contini, Paro, Graffiedi, Dorlan, Arcari, Arce, Legrottaglie, Mora, Amodio, Fontanello, Foggia, Bryan, Battaglia, Botta, Aronica, Guzman e Campagnaro.

    Quattro dal Pescara, anche Immobile. Gli uomini della Guardia di Finanza, secondo quanto appreso da fonti vicine alla società, hanno acquisito sede del Pescara calcio documentazione relativa ai contratti (conclusi con i procuratori su cui si è concentrata l'attenzione della Procura di Napoli) di quattro giocatori che hanno militato o militano ancora nell'undici adriatico. Si tratta - secondo le stesse fonti - di Ciro Immobile, nell' ultima stagione al Genoa, ma di proprietà al cinquanta per cento anche della Juventus. Due stagioni fa, l'attaccante di Torre del Greco (Napoli) è stato uno dei grandi protagonisti del Pescara di Zeman, con 28 reti realizzate e che gli hanno permesso di vincere la classifica marcatori di serie B; Gaetano D'Agostino (31) ex giocatore della nazionale italiana, e nel torneo appena concluso nel Pescara in prestito dal Siena; Juan Fernando Quintero, ventenne centrocampista colombiano ancora tesserato con la società biancazzurra e richiesto da diverse squadre italiane ed estere; l'argentino Nicolas Bianchi Arce, difensore di 26 anni, che è stato anche capitano del San Lorenzo.

    I procuratori coivolti: Sono almeno 12 i procuratori coinvolti nell'indagine della procura di Napoli che ha portato la Guardia di Finanza ad effettuare una quarantina di perquisizioni nelle sedi di squadre di serie A e B. I reati ipotizzati dai pm, a vario titolo, sono associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. Oltre a Mazzoni e Moggi, secondo quanto si apprende, i procuratori coinvolti nelle indagini sono Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.

    Le società coinvolte: Questo l'elenco completo delle società di calcio presso le quali la Guardia di Finanza ha acquisito documenti relativi all'indagine sui contratti dei calciatori: Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo, Catania, Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto, Vicenza, Gubbio, Benevento, Portogruaro, Mantova, Foggia, Andria, Lecce, Cosenza Calcio 1914, Piacenza, Triestina, Lecco, Albinoleffe.

    Inchiesta nata 9 mesi fa da pequisizione in Figc. Il blitz di oggi della Gdf nelle sedi di 41 società di calcio, di cui 18 di serie A, nasce nove mesi fa, il 3 ottobre del 2012, quando la procura partenopea mandò gli uomini delle Fiamme Gialle nelle sedi del Napoli e della Ficg con l'obiettivo di acquisire la documentazione relativa sia all'acquisto e alla vendita di alcuni calciatori, sia ai rapporti tra gli stessi giocatori, i club e i procuratori. Allora i Finanzieri si limitarono alla visita nel quartier generale della Federazione e in quelle del Napoli, a Roma e a Castelvolturno: dai documenti acquisiti in quell'occasione, però, investigatori e inquirenti hanno evidentemente scoperto scenari allora sconosciuti - dal punto di vista fiscale e finanziario - che li hanno portati all'operazione di oggi nelle sedi di tutti i club più importanti. Quel 3 ottobre, i finanzieri entrarono nel centro tecnico di Castelvolturno subito dopo la partenza della squadra per l'Olanda in vista dell'impegno di Champions League contro il Psv Eindhoven, dove rimasero circa un paio d'ore. Mezz'ora durò invece la visita negli uffici della Figc al terzo piano di via Allegri, dove i militari si fecero consegnare dal segretario federale Antonio Di Sebastiano tutta la documentazione relativa alle procedure di acquisto e cessione dei diritti sulle prestazioni dei calciatori del Napoli e i contratti tra giocatori e società e tra calciatori e agenti. L'inchiesta prese spunto da una serie di segnalazioni arrivate in procura su presunte irregolarità relative proprio ai contratti di alcuni calciatori professionisti che, nel frattempo, sono stati ceduti ad altre squadre. In particolare l'interesse dei pm era concentrato allora sui contratti del 'Pocho' Ezequiel Lavezzi - passato l'estate scorsa dal Napoli al Psg - e dell'altro attaccante argentino Cristian Chavez, dato in prestito all'Almirante Brown. Entrambi i calciatori hanno lo stesso procuratore. Già allora il Napoli mise le mani avanti dicendo di non aver nulla a che fare con la vicenda: "La contrattualistica del calcio Napoli, sia per il rapporto sportivo che per la cessione dei diritti d'immagine dei calciatori - disse l'avvocato della società Mattia Grassani - é, dall'inizio della presidenza di De Laurentiis, sempre stata condotta in maniera rigorosa e nel pieno rispetto delle norme sportive e statuali vigenti e portando a termine tutti gli adempimenti fiscali e contributivi".

    Napoli: Non perquisizione ma acquisizione documenti. "Non si è trattato di una perquisizione ma di una acquisizione di documentazione dietro richiesta". Ha detto il portavoce del Napoli Nicola Lombardo in merito all'operazione della Guardia di Finanza di questa mattina. La Guardia di Finanza ha acquisito negli uffici della Filmauro, la società di produzione del presidente azzurro De Laurentiis, a Roma la documentazione che era stata richiesta dalla Procura di Napoli. La documentazione è stata messa a disposizione dal club azzurro ma era a Roma e non nel centro tecnico Castel Volturno dove, quindi, non c'é stata una visita della Guardia di Finanza.

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