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    Cosenza e Nissa stregati dal San Vito

    Il palo di Marano all'ultimo secondo

     

    Cosenza e Nissa stregati dal San Vito, finisce 1 a 1

    02 set 12 Stregati dal San Vito. I primi sono gli under. I giocatori che, in tutti i sensi, fanno la differenza in serie D. Per norma ne giocano 4 in ogni squadra. Individuarne di buoni significa avere un handicap in meno. Quelli visti oggi però, tra debutto e caldo, sono rimasti stregati. Stregati dal San Vito, come gli avversari. La Nissa. Nei primi venti minuti non ha quasi toccato pallone. Uno stadio come il San Vito incute timore. Il Cosenza non ne approfitta. Stregati dal San Vito tutti e due. Anzi tutti e tre. Una per ogni occasione sprecata. Incredibile Pesce che arriva da solo davanti al portiere e si ferma invece di tirare aspettando i compagni. E’ giovane e crescerà. Le Piane invece vorrebbe accorciare i tempi. Con un buon pallone sul fondo prova ad uscire con un colpo di tacco. Troppo presto per le veroniche. Bruno, tra i migliori in campo, tanto giovane non lo è più. Classe 92 e un campionato, la scorsa stagione, bocciato sul nascere. Oggi invece fa di tutto e di più applicandosi alla grande. Però non riesce a fare l’unica cosa che, forse, non si aspettava: il gol. Al minuto 16 sembrava cosa fatta, ma lui dopo esser arrivato solo davanti al portiere non se la sente e aspetta troppo tempo. Quando tira ne ha addosso tre. Quando gli under fanno la differenza si può dire che la stagione è tua. Ma oggi il Cosenza contro una modestissima Nissa si veste da Babbo Natale e gli regala due punti. Col rischio che, per ben due volte, gli ospiti, facessero cappotto. Ma che la giornata fosse partita col piede sbagliato lo si è capito, almeno in tribuna stampa, subito. Non arrivano le formazioni e per i primi minuti bisogna andare ad intuito. Su manto verde però sembra un belvedere. I Lupi partono sparati ed entrano nella difesa avversaria come un coltello nel burro. Manca la cattiveria. Quella nel ritiro non c’è stato tempo di metterla a punto. Il cinismo è quell’arma in più che di solito fa la differenza. Oggi sembrava che il tempio del calcio cosentino, invece, avesse stregato tutti. Un calcio di rigore trasformato dal solito Mosciaro illude. Dopo appena un minuto, una palla persa al limite diventa punizione. Avola la mette direttamente sotto la traversa. Incredibile ma vero. Dal tre a zero all’uno a uno, in soli 25 minuti. La Nissa prende coraggio, il Cosenza avverte il colpo e dopo pochi minuti in un capovolgimento di fronte rischia di capitolare di nuovo. A sinistra, Arnone arriva da solo a tirare in porta e con Straface battuto prende la base del palo. Il Cosenza a questo punto prova a reagire ma una serie di falli a centrocampo spezzettano la partita. Fino alla fine della prima metà di gioco solo una punizione di Varriale. Nell’intervallo i tifosi della tribuna blu inscenano una protesta. I bagni sono otturati e quindi inservibili. Deve arrivare l’Ad Quaglio per mediare la situazione e organizzare un intervento. Si cambia campo. Dopo il the la Nissa per evitare i veloci inserimenti dei laterali rossoblu tiene molto alta la difesa e i lupi per fare breccia giocano la carta del contropiede con i lanci lunghi. Un supplizio. L’assistente numero due, dopo essersi innamorata della bandierina, ci ricorda che giochiamo nel campionato dilettanti. Su 4 ripartenze del Cosenza ne sbaglia 5. Hai voglia a partire dopo che la palla è stata lanciata. Per lei conta la riga immaginaria che ha di fronte senza guardare quando il pallone viene calciato. Così per tutta la seconda metà di gioco. Scuse che alleviano gli errori visti in precedenza. Il Cosenza prova con la manovra, ma ci vuole un regista vero. Guadalupi rileva Benincasa, che aveva dato il meglio, e prova ad illuminare il campo. Mister Gagliardi si lamenta che i suoi laterali lo spingono troppo al centro senza lasciargli spazio. Sta di fatto che finalmente Mosciaro ha dei buoni palloni da giocare ma dietro la linea bianca c’è chi della bandierina ne fa una religione. Chiude la rie il tiro dell'ultimo minuto di Marano. Recupero di quattro minuti. Un ulteriore minuto viene assegnato per un fallo al limite che lascia a terra capitan Parisi. Marano se ne va e trova il buco esatto. Un pallone che viaggia da sinistra verso destra e sbasembra infilarsi nella porta. Invece batte sul palo interno ed invece di entrare esce fuori. Incredibile. Vabbè, non è giornata. Una partenza da dimenticare e sul groppone un gol incredibile. Quasto è il calcio. Vince chi fa gol. E al San Vito, ancora una volta, non si riesce a concretizzare quanto di buono fatto. Ma se i tre punti non si mettono in carniere in una gara come quella di oggi, quando si fa classifica? Per una squadra che ho come obiettivo il campionato quella i oggi non è stata una partenza da leader. Troppe incertezze, troppa calma. Se la grinta manca già dalla prima giornata bisogna muoversi per andarla a “comprare” …

    Video HD --- Cosenza-Nissa 1-1 (Parisi)

    Video HD --- Cosenza-Nissa 1-1 (Varriale)

    Video --- Cosenza-Nissa 1-1 (Mister Gagliardi)

    --- Cosenza-Nissa 1-1 (Cronaca e tabellino)

    --- SerieD/I Prima giornata-risultati e classifica

    In piedi: Straface, Mosciaro, Parenti, Marno, Parisi, Varriale. Accosciati: Bruno Pesce, Lepiane, Benincsa, Salvino

    Le pagelle

    Straface: Sul gol ha poche colpe. Pe ril resto fa il suo dovere anche se aiutato pali ed errori. Voto 6
    Bruno: L'esterno difensivo riprende dove aveva lasciato la scorsa stagione. Una piacevole sorpresa. Un punto in meno per l'indecisione davanti la porta. Voto 6+
    Parenti: Da rivedere. Alti e bassi, con qualche errore che poteva costare caro. Voto 5 1/2
    Benincasa: Un incredibiile acchiappapalloni. Ottimo come interditore, non gli si può assegnare anche il compito di regista. Voto 6+
    Parisi. Nello sembra un Highlander, o forse lo è. Senza di lui.... Voto 6 1/2
    Varriale: Non è al top della condizione. I carichi della preparazione lo hanno limitato nella corsa. Voto 6-
    Le Piane: Non raggiunge la sufficenza. Ma è un giovane e deve crescere. Voto 5 1/2
    Salvino: Il solito samurai. Schierato da esterno prova anche a chiudere in porta. Fa grandi cose ma a volte si perde quando deve mettere la ciliegina sulla torta. Voto 6 +
    Mosciaro: Fa gol, si spende per la squadra, forse anche troppo. Non può sempre cantare e portare la croce. Voto 7
    Pesce: Rimandato a settembre. Ha tra i piedi la palla del possibile vantaggio e non la sfrutta. L'emozione gli gioca brutti scherzi. Voto 5 1/2
    Marano:
    Ha provato diverse volte a metterla dentro. Si mangia un gol solo in area ma poi inventa un pallonetto che sta per chiudere la gara. Voto 6
    Guadalupi: Piedi più che buoni, ha solo bisogno di giocare e trovare la condizione. Andava messo prima in campo. Voto 6 +
    Arcidiacono S.: l'emozione del San Vito colpisce anche lui. In un paio di occasioni gli tremano le gambe. Da rivedere. s.v.
    Franzese: troppo poco in campo s.v.
    Mister Gagliardi: Aspetta troppo a fare entrare Guadalupi e Franzese. Visti i ritmi di gara serviva più lucidità per vincere contro un avversario non proprio impossibile. Voto 6-

    Ma davvero volevi dare gol?

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