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    Cosenza, finale col botto, vittoria all'ultimo secondo

    La grinta di Parenti dopo il gol

     

    Cosenza, finale col botto, vittoria all'ultimo secondo

    25 nov 12 Vincere all'ultimo secondo di recupero di una partita durata novantasei minuti, oltre a non avere prezzo, mutuando la pubblicità, probabilmente è un segno di come questo campionato andrà avanti. Anche questa domencia la casella della capolista varia. Sta succedendo ogni gironata calcistica. Un equilibrio ben circoscritto lle prime tre squadre. Cinque punti la distanza con il blocco di centrocalssifica. Un divario netto che restringe il noveo delle candidate tra Acr Messina, Cosenza e Gelbison. Eppure i Lupi di Mister Gagliardi hanno tanto da recriminare. Su tutte le gare disputate contro Montalto e Gelbison regalate, con errori marchiani, agli avversari. Anche oggi sembrava dovesse finire quasi con una beffa. C'è voluto un gol all'ultimo secondo, sull'ultima azione disponibile per gridare alla gioia dei tre punti. Ci ha pensato Parenti a confezionare il pacco regalo di questa settimana. Eppure la squadra del Cosenza ha padronanza del campo e mai come oggi sembrava gestire l'incontro in surplace. Subito in gol dopo otto minuti, il Cosenza si mangia una quantità industriale di occasioni quasi a porta vuota da prendersi a schiaffi da soli se il proietto di Parenti non avesse trovato alloggio in fondo al sacco. Ancora una volta l'assenza di un rifinitore d'area fa sentire il suo peso. Per mole di gioco prodotta la squadra dei Lupi avrebbe dovuto chiudere il primo tempo sul tre a zero. Invece a 20 minuti dalla fine la solita distrazione del reparto arretrato regala il pari all'unico tiro in porta della Pro Cavese. A dire il vero di tiri in porta ne hanno fatti due. Il Cosenza invece ha riempito l'album delle occasioni mancate. Pali di Mosciaro, colpi proibiti di Marano miracolati dal portiere ospite, occasioni a botta sicura di Liotti, Parenti, Piromallo levati prima della linea bianca dall'ennesimo portiere che si esalta al San Vito; gol annullati e regori negati. Un patema d'animo che solo una buona campagna di rafforzamento può guarire. Vedere Fiore correre come un ragazzino e Marano puntare l'avversario con Mosciaro pronto all'ennessimo sacrifico e messo puntualmente giù in area o nei pressi non ha però pagato in termini di gol. Il Cosenza produce tanti palloni ma non raccoglie per quanto semina. Poi l'ennessima tegola sulla testa con Liotti, classe 94, che esce in barella e fa saltare i piani del tecnico. Per sostituirlo Gagliardi deve ricorrere al doppio cambio. In un primo momento in tanti hanno gridato alla scelta come se fatta senza senno. Levare Marano nel suo migliore momento sembrava il cambio di un folle. Invece per sostituire Liotti non bastava cambiarlo con l'unico 95 in panchina, Reda, che è un attaccante. Al suo posto de deve entrare Varriale ma per bilanciare il peso degli under Marano si sacrifica lascindo il posto al giovanissimo Reda. Arrivano così tre punti importantissimi per un Cosenza incerottato senza Guadalupi ed Arcidiacono ma con una grinta ed una voglia di vincere di tutto il gruppo che fa la differenza. Una vittoria di forza dedicata a Biccio. Ma non può sempre andare bene così. Serve mettere i giusti puntelli (...) per evitare di buttare alle ortiche un campionato che, visti gli avversari, è alla portata dei Lupi.

    Video --- Cosenza Pro Cavese 2-1, Mister Gagliardi "Lo avevo Previsto"

    Video --- Cosenza Pro Cavese 2-1, Piromallo

    Video --- Cosenza Pro Cavese 2-1, Parenti

    SerieD/I --- Cosenza-Pro Cavese 2-1 (Cronaca e tabellino)

    Serie D/I --- 13a giornata-risultati e classifica

    Pagelle:

    Straface: Si distingue per una sola parata poi è pratciamente quasi spettatore. Sul gol preso nessuna responsabilità, aveva compiuto il miracolo sul tiro precedente. Voto 6+

    Sicignano: Mssimo impegno e concentrazione, poche le sbavature. Voto 6

    Parenti: Il voto alto per il gol da tre punti. Però una topica stava per costare caro. Voto 7-

    Benincasa: Altro che spaccalegna. Dove c'è il pallone c'è sempre lui. Ne cattura in quantità industriale in ogni parte del campo. Tanta roba. Voto 7

    Parisi: Il rientro del capitano mette sicurezza a tutto il pacchetto arretrato e suoi interventi, come al solito, sono decisivi. Preoccupa però che i suoi compagni di reparto troppe volte gli lasciano fare il grosso del lavoro basandosi sulla sua esperienza. Forse questo è il limite di questa difesa. Voto 6 1/2

    Liotti: Il più per la concentrazione e l'impegno che non è mancato. Ma ancora c'è qualche sbavatura. Voto 6+

    Piromallo: Il Piro oggi si fa un regalo extra per il suo compleanno. Un gol da bomber d'area. Peccato che non si ripete nel seocndo tempo in una occasione simile. Voto 6 1/2

    Salvino: Paga dazio. Evidentemente soffre per la condizione non proprio al top. Ma una giornata storta può capitare a tutti. voto 6-

    Mosciaro: Si danna l'anima e prende un palo. Atterrato due volte in area si becca un giallo non meritato. Cerca il gol ma non lo trova. Voto 6 1/2

    Fiore: Corre come un ragazzino. Sulla destra provano a raddoppiarlo ma lui è devastante, salta puntualmente l'avversario e mette in area una cinquina di palloni d'oro, purtroppo, non sfruttati a dovere. Voto 7

    Marano: Tiene alta la squadra, spinge come sa far lui e mette lo zampino nel primo gol. Ha anche l'occasone d'oro ma D'Antuono gli dice no con un miracolo. E chi t'hanni i di? Voto 7

    Varriale: Entra per sostituire Liotti. Ha il tempo per battere due punizioni, specialità della casa. Ma forse doveva scaldare il piede prima. Voto 6

    Reda: Debutto a 17 anni. Non male. Ha tutto il tempo per crescere. Voto 6

    Mister Gagliardi: Formazione obbligata. Con gli uomini che si ritrova non può far altro che pregare che non accada nulla, Guardare la pancina please. Soddisfazione per un cosentino che comunque ha messo altri sette cosentini in campo. Voto 6 1/2

    L'abbraccio di Gagliardi a Mosciaro

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