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    Cittanova-Cosenza: 1-5, Mister Napoli "Io ci credo"

     

    Mister Napoli "Io ci credo"

    11 mar 12 "Ho dato la mano uno per uno a questi ragazzi dell'Interpiana perchè hanno onorato il calcio". Così il tecnico del Cosenza, Tommaso Napoli a fine gara dopo aver battuto pe 1 a 5 l'Interpiana-Cittanova. "Onore al Cittanova che con tanti ragazzini sta cercando di portare avanti il campionato in queste ultime nove partite. Potevamo chiuderla nel primo tempo con tre o quatro gol facili, c'è stata una sagra di pali e traverse. Anche nel secondo tempo potevamo spingere di più sull'acceleratore ma ci abbiamo messo del nostro. Abbiamo preso con questi ragazzini, un bel gol. E poi abbiamo fatto un ulteriore sagra del gol sbagliato. Certe volte arriviamo sotto porta e non siamo tanto convinti forse perché non volevamo tanto appesantire il risultato. Ma va bene così. Ora vediamo con l'Adrano che recupera vediamo che succede. Peccato per i punti persi con la Gelbison con due rigori non dati, quelli col Sambiase. Insomma quattro punti che oggi facevamo comodo. In questo campionato non c'è una squadra importante come l'Ebolitana lo scorso anno. Quest0anno ci sono più squadre che possono ambire a salire di categoria. Tutti possono dire qualcosa in questo campionato. Ci sono più squadre oltre i 36 punti che possono dire la sua. Ancora una volta i tifosi che ci seguono che sono venuti fin qui a lottare insieme a noi. Qusto e' lo spirito da qui alle restanti 8 partite. Io ci credo. Forse qualcuno non ci crede ma noi ci crediamo. Nelle prossime otto partite ci sono 24 punti a disposizione che significa arrivare lontano. Io l'ho sempre detto dal primo giorno. In questo campionato chi sbaglia meno vince. Chi commette errori arriva terzo, quarto quinto. Le somme le tiro alla fine e non oggi sei sul treno, domani non ci sei, oggi ci credo domani non ci credo. Noi dobbiamo lottare partita per partita. Lo spirito è quello giusto bisogna lottare sempre. Con l'Acireale il punto preso per i capelli dopo aver preso gol dopo 40 secondi se è un punto di platino. Lo vedremo a fine campionato. Qualche altra squadra non ha avuto la possibilità di ottenere quel risultato positivo. Noi lo abbiamo ottenuto. Dovevamo chiudere la partita subito al primo tempo e non aspettare nel secondo tempo. Ho fatto un plauso a questi ragazzi del Cittanova che fanno onore alla maglia che portano in dosso. C'era molto vento che faceva sbagliare traiettoria. Mi sono arrabbiato un pochino con loro perché questa non è la partita che devono arrabbiarsi a tutti i costi. Ma quando si arriva sottoporta bisogna segnare. Poi magari ti fermi per non calcare la mano e non offendere l'avversario. Onore al Cittanova che ha fatto bene la sua parte ma con i miei mi arrabbio un pochino perchè li voglio più concreti sotto porta. Il calo di concentrazione non ci doveva essere. Quando vedi che l'avversario non ti viene più a pressare magari cali anche tu di attenzione e concentrazione. Le partite che bisogna affrontare con più cattiveria sono altre, ormai questa è stata archiviata ed ora bisogna pensare al Palazzolo. Una squadra che gioca buon calcio. Bisogna guardare alle altre partite, Palazzolo, Marsala, Messina e via dicendo. Oggi abbiamo fatto in alcuni momenti delle belle giocate. In altri momenti abbiamo un attimo mollato ed abbiamo fatto affacciare il Cittanova. E questo non deve accadere. Il risultato con tanti gol non mi interessa, l'importante erano i tre punti che ti danno speranza e non aver preso amonizioni pesanti. Ne abbiamo 4 in diffida. Poi è normale che Romano non ci stava ad uscire così come Longobardi non voleva andare in panchina. Questo è lo spirito giusto perché se tutti quanti vogliono giocare è lo spirito giusto. Ma è normale che sette le devo tirare fuori perché 11 vanno in campo. I tifosi mi chiedevano noi ci crediamo. Io l'ho sempre detto e ripetuto fino alla noia e ripetitivo in quello che dico: Io ci ho sempre creduto fin dal primo giorno che ho messo piede a Cosenza. La matematica non mi condanna. Ora se vogliamo arrivare a traguardi dobbiamo remare tutti insieme senza criticare ogni partita "ci credi, non ci credi, sei sul treno, non sei sul treno". Noi siamo in ritardo e sono costretto a vincere partita per partita e non posso fare passi falsi ed allontanarmi dalla vetta. In campo siamo sempre 11 contro 11. I miei giocatori non sono delle macchine. Nella settimana che abbiamo fatto tre partite giocate e tirate fino all'ultimo, fino al novantaseiesimo non è che avevamo calato l'intensità, perché avevamo recuperato. Quello che ha tagliato le gambe con l'Acireale è stato aver preso un gol dopo 40 secondi e la gara potevi rischiarla. Io mi sono impaurito e mi sono detto: qui finisce come una waterloo. Poi siamo riusciti a rimetterla in piedi ed anche ad avere la palla gol per fare il 2 a 1 senza nascondere il fatto che l'Acireale oggi ha vinto, ed è una squadra che sta giocando un buon calcio ed ha sempre dato filo da torcere a chiunque. Per cui non era una squadra da sottovalutare. Poi ridisegnando la squadra nel secondo tempo ed è andata abbastanza bene. Io riparto da quel risultato positivo li, neanche dalle partite precedenti. Il popolo rossoblù che viene in trasferta ci crede come me che ci credo da sempre. Io ci credo più di loro e non mollerò mai. Questo è il mio carattere, non mollerò mai, perchè io ci credo e fin quando la matematica non mi condanna io sarò li sempre a cercare di ottenere il risultato. Poi se co sono squadre più brave di noi gli facciamo un plauso. In campo ci sono anche le altre squadre. Tutte squadre che stanno lottando per qualcosa di importante".

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