Al Cosenza non riesce l'aggancio alla vetta. Pari con l'Acireale

04 mar 12 Riesce a portar via dal San Vito un punto l'Acireale di Mister Gordano giunto a Cosenza con l'intenzione, peraltro riuscita, di vender cara la pelle. Subito in vantaggio dopo 40 secondi per un errore difensivo, probabilmente un po' fortuito, (palla respinta nei piedi dell'accorrente Iannelli) e tattica accorta, studiata a tavolino, con gran pressing sui portatori di palla e fasce praticamente bloccate sulle due ali e centrocampo robusto. Dall'altra parte Mister Napoli, che debutta al San Vito dopo la squalifica, confida nell'undici che fino ad oggi ha fatto vedere le migliori prestazioni (battendo anche la capolista) mettendo anche in conto, ma non l'ha adottata a giustificazione, le energie spese nelle due ultime gare giocate ad alti livelli in appena sei giorni. Risultato, come vi avevamo anticipato venerdì, prevedibile per le motivazioni in campo. L'Acireale a caccia di punti salvezza mostra i denti ed usa tutte le armi, convenzionali (tattica) o meno (perdite di tempo ai limiti del regolamento) pur di centrare l'obiettivo minimo del pari. Anzi, il tecnico ospite in sala stampa si mangia le mani per le occasioni avute negli ultimi minuti. Ma anche Napoli ha un nervo per capello. Ma non lo dice apertamente (Il Cosenza non ha un centrocampista che costruisce di ruolo ndr). Deluso anche lui, come tanti, della prestazione dei suoi. Il calo fisico c'è stato. A pagarne le spese quelli che hanno reso di più nelle ultime due gare: castellano ed Arcidiacono. Il primo viene sostituito , anche per motivi tattici, ad inizio ripresa. Troppo evidente il buco a centrocampo che si era creato, così il tecnico lo rimodella piazzando Ciano più avanti. Il secondo fa quel che può, marcato a vista, ma non ha la brillantezza solita. Con il gol in vantaggio l'Acireale ha tutta la gara in discesa. Gestisce la partita e non fa giocare il Cosenza tenendo pala a lungo e bloccando sul nascere le azioni del Cosenza. Se ne vanno a farsi benedire le tattiche studiate in settimana. Una situazione che preoccupa Mister Napoli "Temevo una waterloo per come il gol ci aveva tagliato le gambe". Ed in effetti la reazione del Cosenza è timida per quasi tutto il primo tempo. Solo una duplice occasione di Mosciaro e Arcidiacono al 12' è degna di nota ed un colpo di testa di Ciano sugli sviluppi di un angolo che Parisi per un soffio non riesce a deviare in rete al 41'. Nel secondo tempo tre cambi nella mezzora danno ragione al tecnico silano che trova la rete del pari su di una magistrale punizione di Varriale messa direttamente in rete. Una liberazione. Romano ha due invenzioni ma viene gelato da un giallo distribuito frettolosamente dall'arbitro. E poi gli ultimi 20 minuti succede di tutto. Le due squadre premono per i tre punti con Arnone e Mosciaro su tutti che hanno l'occasione per chiudere la gara. Finisce giustamente uno a uno e con i giocatori del Cosenza stremati, quasi con la lingua di fuori. "Tre gare di 95 minuti l'una dice il tecnico a fine gara pesano sulla condizione". Nei commenti del dopo partita s'impreca per l'ennesima occasione sprecata per accorciare le distanze con la vetta. Sembra quasi una maledizione ogni qualvolta in questa stagione si verificano situazioni favorevoli in altri campi il Cosenza non ne approfitta. Infatti le sconfitte di Hinterreggio e Acri riaprono il campionato. Ne approfitta solo l'Adrano che si porta ad uno punto dalla capolista. Il Cosenza, invece, rosicchia solo un punto ed è lontano 4 punti (per il momento visto che l'Hinterreggio ha una gara in meno). Ma un punto è meglio di niente e fa muovere la classifica. In palio ce ne sono ancora 27. Nove gare in cui tutto è possibile. Dopo una settimana di fuoco ed il rapporto tra giocatori e società tornato alla normalità si riprenderà martedì prossimo.