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    Al San Vito s’impone la legge del 3, Cosenza avanti nei playoff

     

    Al San Vito s’impone la legge del 3, Cosenza avanti nei playoff

    20 mag 12 Sotto a chi tocca. Attenzione però, perché al San Vito i gol piovono a grappoli. O quasi. E si, la squadra che ha messo a punto Mister Napoli è una vera e propria catapulta offensiva. Il tre a zero rifilato oggi dal Cosenza al Pomigliano non da la giusta dimensione. Almeno sette le conclusioni a rete degne di miglior sorte. Ma dall’altra parte D’Agostino, il portiere del Pomigliano, ha preso di tutto. Con la punta dei piedi, le mani, i gomiti, i tacchetti, insomma su ogni pallone, per quanto fosse battuto, ha provato il colpo di reni, la scivolata alla Garella, il colpo d’istinto. Cos’ le varie prodezze di Longobardi, Mosciaro e compagni hanno trovato davanti un vero e proprio muro di gomma. A segno, come tradizione di Napoli, tute le punte. Anche se due marcature sono arrivate dal dischetto degli undici metri. Sacrosanti i rigori. Tra Arcidiacono e Mosciaro, e Longobardi, di meglio la difesa dei campani non ha fatto che stendere impietosamente giù. Senza Marano e con Scigliano reduce da una botta in allenamento Napoli cambia la formazione e schiera tutta l’artiglieria da novanta da primo minuto: Arcidiacono, Longobardi e Mosciaro. Rapisarda si accomoda sulla fascia e al centro Parisi e Ciano formano la coppia di centrali. I campani, da parte loro, mostrano una squadra tonica e con i muscoli ben piantati a terra. Centrocampo solido con Gasperini che però si deve sacrificare a francobollare l’incontenibile Longobardi e D'Imporzano e Del Sorbo a mettere palloni in avanti. Ma è sempre il Cosenza che, dopo aver studiato l’avversario, detta le danze e con un Mosciaro sopra le righe, Romano extra lusso e Arcidiacono nella veste di guastatore si presentano a piacimento davanti i legni ospiti. Con giocate quasi a memoria e tutte di prona i Lupi si presentano all’appuntamento forse un po troppo in fretta. Tali e tanti sono i palloni sprecati. Ma il pipelet avversario ha calato la saracinesca e la fretta è cattiva consigliera. Così ci vuole un rigore, sacrosanto, su una incursione di Mosciaro, a sbloccare il risultato. Longobardi calcia di potenza e mette la sfera sotto al traversa. Boato del San Vito che torna ad ospitare un tifo d’altri tempo. Un incantesimo rotto. I campani non ci stanno e colgono subito un palo. Ma è tutto qui. Perche una chicca di Romano, uno straordinario gol realizzato con un tiro al volo, trasforma un servizio di Mosciaro in una perla rara. Tutto di prima. Roba da alzarsi ed andarsene paghi dello spettacolo ricevuto. Una marcatura d’altra categoria. Con una esecuzione, dall’azione alla rete, che lascia tutti a bocca aperta. Ripresi dallo choc il San Vito si mette a ballare al canto “chi non salta giallorosso e’”. E’ una festa che continua con una sagra del gol mangiato per tutto il secondo tempo. Il Pomigliano, nervoso, nevvero, più del dovuto, si sbilancia quel tanto che permette a Mosciaro e compagni di presenatrsi più volte in are avversaria, un po troppo da turisti. E’ vero, il Cosenza è squadra cinica, ma le occasioni vanno concretizzate tutte. La paura dei cali di tensione è sempre in agguato. Ma questa volta non accade anche perché Capitan Parisi sfodera una delle sue prestazioni maiuscole. Pe ril Pomigliano un altro legno, una traversa per la precisione, da la soddisfazione di averci provato. Per il Cosenz ala paura di riaprire la partita con il solito errore. Ma ciò non avviene, anzi. Arcidiacono con le sue incursioni si merita un calcio di rigore. Atterrato va sul dischetto a trasformarlo. La gioia lo porta di corsa a tuffarsi dall’altra parte del campo, sotto la curva sud, sopra il materassone del salto in alto. Il San Vito gode ancora una volta. La chicca arriva con i risultati a fine gara. Insomma un Cosenza 4x4 che continua a mietere successi in questi play off. Il terzo di fila con tre reti all’attivo. La legge del tre. E come si dice, la fortuna aiuta gli audaci. Così al novantesimo la squadra di Napoli pesca di nuovo il jolly e domenica prossima rigioca in casa. Due teste di serie dovevano uscire per garantire un'altra partita al San Vito. Così è stato. Il Legnago fa fuori il Ponte Isola e la Lavagnese fa fuori la Sarnese ai rigori. Domenica prossima si continua a giocare in casa. Ballottaggio, per pochi chilometri, tra Lavagnese e San Donà Jesolo. I Liguri prevalgono di poco e secondo regolamento dovrebbero esser loro a viaggiare verso Cosenza. Bisognerà vedere la Lega cosa sceglierà. Intanto Tommaso Napoli gongola e si coccola la sua creatura. Una squadra che aveva perso stimoli e speranze riacciuffata per i capelli e ricostruita nelle intenzioni. Ah, se fosse arrivato un paio di settimane prima. Per gli amanti delle statistiche il Cosenza è la squadra più prolifica dei play off: 9 gol fatti e 1 subito, ed è l'unica squadra a difendere i colori del Sud. E con questa sono diciannove.

    Foto Cosenza-Pomigliano

    --- Video/Cosenza-Pomigliano 3-0, servizio (TEN)

    --- Video/Cosenza-Pomigliano 3-0, i gol (TGR)

    --- Video/Cosenza-Pomigliano 3-0, Mister Napoli

    --- Video/Cosenza-Pomigliano 3-0, Ciano

    --- Cosenza-Pomigliano 3-0 (Cronaca e Tabellino)

    Risultati Play Off Serie D

    Ponte Isola-Legnago 0-1
    Sambenedettese-Este 1-0
    Arezzo-Bogliasco 2-0
    Sarnese-Lavagnese 1-1 (5-6 d.c.r.)
    Cosenza-Pomigliano
    3-0

    In grassetto le squadre qualificate

    Regolamento play off: Secondo il nuovo regolamento play off, il cui inizio è fissato per il 13 maggio, vi prendono parte dalla 2^ alla 5^ classificata di ogni girone più la migliore semifinalista di Coppa Italia (secondo il quoziente punti ottenuti nella manifestazione), la finalista e la vincente della Coppa Italia. La prima fase è caratterizzata dagli abbinamenti di girone, con gare uniche 2^ contro 5^ e 3^ contro 4^, le cui vincenti si affrontano nella seconda fase (16 maggio).

    Nella terza fase, che si gioca il 20 maggio, vi partecipano le 9 vincenti il turno precedente più la migliore semifinalista di Coppa Italia. Il diritto a giocare in casa è determinato dall'assegnazione di cinque teste di serie secondo una graduatoria stilata in virtù della migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare (in caso di parità si vede il quoziente punti).

    La quarta fase ha inizio il 27 maggio e vi partecipano le 5 squadre vincenti il turno precedente più la perdente della finale di Coppa Italia, San Donà Jesolo, (teste di serie e abbinamenti decisi con gli stessi criteri della terza fase). Proseguendo, accedono alle semifinali (3 giugno) le società che passano il turno alle quali si aggiunge la vincente della Coppa Italia. La finale è fissato per il 10 giugno in gara unica e in campo neutro.

    Per l'ospitalità delle due finaliste, il Dipartimento Interregionale assicurerà la gratuità del soggiorno alla vigilia del match. Infine è da tenere in massima evidenza il fatto che nelle gare delle prime due fasi in caso di parità al termine dei 90' sono previsti i tempi supplementari e non i rigori (persistendo l'equilibrio accede alla fase successiva la squadra meglio piazzata in campionato). Dalla terza fase in poi, invece, non sono previsti supplementari ma l'effettuazione dei tiri di rigore. Peraltro se le società qualificate tramite il piazzamento in Coppa Italia abbiano anche acquisito il diritto a partecipare ai play off in virtù della posizione in campionato, liberano un posto per la 6^ classificata del girone di appartenenza.

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