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    Mosciaro e Franza portano il Cosenza alle semifinali dei play off

     

    Mosciaro e Franza portano il Cosenza alle semifinali dei play off

    27 mag 12 “Con questa organizzazione questo pubblico cosa ci fa il Cosenza in serie D” la domanda, durante una intervista, l’ha posta a fine gara il tecnico della Lavagnese, Dagnino . “Una delle migliori squadre viste e se gioca come ha fatto nel primo tempo la vittoria dei play off è sua”. Così battendo per uno a zero la lavagnese il Cosenza passa il quarto turno e di qualifica per le semifinali dei play off. Sul campo, stordito dai Lupi e dagli oltre cinquemila assiepati sugli spalti, Dagnino aveva provato ad incastrare il Cosenza bloccando Arcidiacono, una gabbia di tre uomini addosso, ed il centrocampo, cercando di fermare Romano. Dall’altra parte Napoli, che ha dovuto fare a meno di tre elementi importanti in questo momento, come Ciano, Marano e Salvino, si guarda la mano ed oppone una formazione speculare. Un 4-4-2 pulito, con Mosciaro e Arcidiacono a spingere sulle fasce. Marano e Longobardi di punta, con il primo in veste di ispiratore. Non la squadra a trazione anteriore vista nelle prime tre gare, ma un Cosenza più coperto del solito. Castellano, per la sua indole, tiene bassa la squadra e sul campo lo spettacolo viene meno. Una partita maschia, col coltello tra i denti, fatta da due squadre quadrate. Gli avversari puntano a bloccare il gioco per tenere il risultato a occhiali più a lungo possibile. Per poi giocarsi tutte le carte dagli undici metri. Prova a non dare riferimenti Mister Napoli ma Arcidiacono, un po’ tropo nervoso per la gabbia che lo blocca, non rende a sinistra. Così viene invertito con Mosciaro. Sembra funzionare meglio. L’assedio del Cosenza però si infrange su di una difesa fatta da nove uomini tenuti nell’area. Dagnino capisce la pressione del Cosenza e del pubblico e punta sul non prenderle. Inutili i tiri da lontano di Romano e Provenzano. Franza fa da spettatore non pagante, per il momento. Ma è Romano che trova il jolly scardinando la difesa avversaria. Steso in area regala ai suoi compagni un rigore netto. Il pallino è nei piedi di Mosciaro. Sotto la curva sud. Dopo due penalty sbagliati il San Vito ha paura, chiude gli occhi. Ma li riapre in un boato liberatorio. Nella più classica delle esecuzioni. Palla da un lato, portiere dall’altro. Siamo alla mezzora e la Lavagnese accusa il colpo. Il Cosenza controlla. Dall’altra parte lanci lunghi a cercare qualcuno ma Scigliano e Parisi oggi si superano. Fiore però oggi non si trova nel ruolo di terzino così a destra si soffre. Al cambio di campo è sempre il Cosenza a dettar legge con i tiri da fuori. Classe e azioni da applausi portano Arcidiacono, servito da un assist al bacio di Manolo, vicini al raddoppio. La Lavagnese riprende coraggio ma niente di che. E’ il Cosenza però che gli offre il pari su di un piatto d’argento. Fiore in ritardo atterra Sogno in area ed è rigore. Sul dischetto va Avellino. Prima di calciare ci pensa un attimo. Si ferma e poi prova il cucchiaio. Tiro centrale. Franza si mette la maglia di Buffon e lo para. Il San Vito esplode di nuovo. Napoli sostituisce Fiore, oggi non al top della condizione, con Rapisarda. Il Cosenza controlla fino al 31’ quando Provenzano viene messo a terra e rimane giù per il dolore. Mentre il Cosenza si ferma la Lavagnese non rispetta il fair play ed invece di buttare la palla fuori arriva in area con Valente solo davanti a Franza. Un rigore in movimento. Ma non ce n’è per nessuno. Nunzio oggi ha abbassato la saracinesca. Da qui non si passa ha scritto sulla traversa della porta. E a pugni chiusi si fa avanti e gli respinge un gol sicuro. Mosciaro realizza, Franza conserva. Altro che under. Il numero uno rossoblù oggi concede il bis e manda a casa gli ospiti con le pive nel sacco. Inutili le proteste per l’episodio poco sportivo. Ci scappano solo un giallo per parte. La partita è ricca di tensioni e il nervosismo viene tenuto comunque a bada da un ottimo fischietto, Capilungo da Lecce. Fino alla fine solo sostituzioni e un clamoroso palo di Longobardi a Dinaro batturo. Poi una nota che purtroppo va sottolineata con la matita rossa. E’ il bravo Biccio che perde la testa e in un inutile fallo, a 10 secondi dalla fine, si fa mandare anzitempo in ferie dalla giacchetta gialla. Un rosso diretto che gli farà saltare due gare. Come dire, addio play off. Una perdita importante per Mister Napoli che ora dovrà studiare una nuova formula per il prosieguo nei play off. “Il nostro obiettivo è arrivare in finale è vincerla” spiega ai cronisti a fine gara il tecnico uscito tra gli applausi del San Vito assieme a tutti i componenti della rosa nominati ad uno ad uno. “La perdita di Biccio è grave, ma domenica avremo un Marano con una settimana in più di allenamento, Salvino disponibile e vedremo di recuperare Ciano”. Domenica si giocherà in campo neutro (Basilicata o Puglia, Matera o Brindisi) ed il Cosenza ritroverà il San Antonio Abate. Sei gol subiti in tre gare e promozione persa per uno sciagurato finale di partita. Il ricordo è ancora forte. C’è voglia di riscatto e di lavare l’onta da parte dei Lupi. Una gara che non si prospetta per nulla facile. “Loro sono fermi da un mese, fa notare il tecnico rossoblu, ed è una cosa che potrebbe essere un vantaggio da un lato, ma anche uno svantaggio perché gli manca il ritmo partita”. Sicuramente sarà una semifinale da giocare col coltello tra i denti, sportivamente parlando, come la gara di oggi. I Lupi hanno ancora fame, nonostante tutto.

    Foto Cosenza-Lavagnese 1-0

    --- Video/Cosenza-Lavagnese, Fiore

    --- Video/Cosenza-Lavagnese, Mister Napoli

    --- Video/Cosenza-Lavagnese, festa sotto la curva

    --- Cosenza-Lavagnese 1-0 (Cronaca e Tabellino)

    Pagelle:

    Franza: Mamma mia. Cresce a vista d'occhio. Abbassa la saracinesca. Para un rigore dal dischetto. Para un rigore in movimento. Un under? Sicuro? Voto 7 1/2

    Fiore: Non è lui. Ancora non al top della condizione scende in campo da terzino. Causa il rigore che gli fa perdere mezzo voto. Voto 5 1/2

    Varriale: Fa la sua parte e forse pecca un po in sueprficialità per un tunnel che poteva far danni. Voto 6

    Castellano: Il solito combattente. Difende bene ma tiene troppo bassa la squadra. Se provasse a rilanciare qualche volta di più non sarebbe male. Voto 6

    Scigliano: Di testa, un ariete. E chi ce lo sapeva? Con un maestro al fianco come il Capitano non ha che da crescere ancora. Voto 6 1/2

    Parisi: Il Capitano rasenta la perfezione. Specialità togliere le patate bollenti dal fuoco: Voto 7

    Arcidiacono: Biccio non merita voti bassi, ma il cartellino rosso rovina la festa di un finale di stagione strepitoso. Chiuso da una gabbia che non si aspettava s'innervosisce troppo. Un rosso che servirà a farlo crescere. Voto 5

    Provenzano: Prende le chiavi della regia e occupa diligentemente il centro del campo. matura in un ruolo che prima, forse, disdegnava. Voto 6 1/2

    Longobardi: Paga dazio dopo un finale di stagione sorprendente. Ma ci può stare. Nel finale prende un palo incredibile. Voto 6+

    Romano: Il Professore soffre la marcatura ma sa come sgusciare palla ai piedi. prova più volte la conclusione e si procura il rigore. Voto 7

    Mosciaro: Corre, spinge a destra e a sinistra. Alla faccia di chi gli diceva che doveva dimagrire. Ritrova l'esecuzione perfetta dal dischetto e fa saltare la curv di gioia. Manolo è la bandiera di questo Cosenza Voto 8

    Rapisarda: Entra nel suo ruolo al posto di Fiore e copre il varco. Voto 6+

    Biondo: Troppo poco in campo. SV

    Caputo: Troppo poco in campo. SV

    Mister Napoli: Prepara una gara tatticamente accorta. Squadra coperta che rischia pochissimo. Non cade nella trappola della trazione anteriore che si aspettava Dagnino. Con le fasce bloccate li inverte e poi manda Provenzano più su. Cambi perfetti al momento giusto. Voto 7 1/2

    Risultati Play Off Serie D

    Arezzo - San Donà Jesolo 4-5 (dcr)
    Cosenza-Lavagnese 1-0
    Sambenedettese-Legnago 4-5
    (dcr)

    In grassetto le squadre qualificate

    Regolamento play off: Secondo il nuovo regolamento play off, il cui inizio è fissato per il 13 maggio, vi prendono parte dalla 2^ alla 5^ classificata di ogni girone più la migliore semifinalista di Coppa Italia (secondo il quoziente punti ottenuti nella manifestazione), la finalista e la vincente della Coppa Italia. La prima fase è caratterizzata dagli abbinamenti di girone, con gare uniche 2^ contro 5^ e 3^ contro 4^, le cui vincenti si affrontano nella seconda fase (16 maggio).

    Nella terza fase, che si gioca il 20 maggio, vi partecipano le 9 vincenti il turno precedente più la migliore semifinalista di Coppa Italia. Il diritto a giocare in casa è determinato dall'assegnazione di cinque teste di serie secondo una graduatoria stilata in virtù della migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare (in caso di parità si vede il quoziente punti).

    La quarta fase ha inizio il 27 maggio e vi partecipano le 5 squadre vincenti il turno precedente più la perdente della finale di Coppa Italia, San Donà Jesolo, (teste di serie e abbinamenti decisi con gli stessi criteri della terza fase).

    Proseguendo, accedono alle semifinali (3 giugno) le società che passano il turno alle quali si aggiunge la vincente della Coppa Italia, San Antonio Abate. La finale è fissato per il 10 giugno in gara unica e in campo neutro.

    Per l'ospitalità delle due finaliste, il Dipartimento Interregionale assicurerà la gratuità del soggiorno alla vigilia del match. Infine è da tenere in massima evidenza il fatto che nelle gare delle prime due fasi in caso di parità al termine dei 90' sono previsti i tempi supplementari e non i rigori (persistendo l'equilibrio accede alla fase successiva la squadra meglio piazzata in campionato). Dalla terza fase in poi, invece, non sono previsti supplementari ma l'effettuazione dei tiri di rigore. Peraltro se le società qualificate tramite il piazzamento in Coppa Italia abbiano anche acquisito il diritto a partecipare ai play off in virtù della posizione in campionato, liberano un posto per la 6^ classificata del girone di appartenenza.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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