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    Cosenza calcio: vertice Abete-Occhiuto-Fiore a Roma

     

    Cosenza calcio: vertice Abete-Occhiuto-Fiore a Roma

    21 lug 12 Si sono riuniti dalle 18 a Roma presso la FIGC il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e il DS della Nuova Cosenza Calcio Stefano Fiore con il Presidente Abete. Partiti alle 15 da Lamezia i due sono giunti a Roma in orario per il summit. L'incontro è stato chiesto dal Primo cittadino di Cosenza per mediare l'incresciosa situazione in cui La Nuova Cosenza Calcio, vincitrice dei play off, si è venuta a trovare non essendo stata ammessa alla Seconda Divisione dopo che il Consiglio Federale ha derogato con una decisione, "fuori norma" di ammettere la Valle D'Aosta che ha presentato uno stadio fuori regione come campo per giocare. Situazione che viola il regolamento. La riunione è terminata poco prima delle 21 e sui contenuti non trapelano notizie. Bisognerà attendere domani la riunione del Consiglio Federale Bis. Per domani però potrebbero non esserci notizie eclatanti finchè il giudice Palazzi non emetterà la sentenza su Lecce e Grosseto coinvolte nell'inchiesta sul calcio scommesse. La cosa potrebbe far slittare lo stesso Consiglio, nel cui odg figura il format dei campionati, che però potrebbe prendere una decisione sulla Seconda Divisione, campionato che interessa il Cosenza. L'unica notizia positiva e che l'incontro c'è stato e la parti hanno parlato. Nessuno vuole alzare steccati ma il ricorso è lì, presentato in piena legittimità. Vederemo domani. Ci aspetta un'altra dura giornata di attesa.

    Calcio Scommesse. Infatti la decisione sul processo calcioscommesse arriverà mercoledì o, addirittura, nel fine settimana: c'é ancora incertezza sulla data, i deferimenti sono ormai imminenti. La Procura federale è al lavoro e spera di chiudere prima possibile per rispettare la scadenza dell'inizio del processo sportivo al calcioscommesse fissata per il 2 agosto. Per il secondo anno consecutivo, dopo l'estate scorsa, la giustizia sportiva non andrà in vacanza, alle prese con uno scandalo che ha già portato e porterà alla sbarra diversi club e tesserati illustri, dopo il procedimento che si è svolto a fine maggio: vero e proprio antipasto di quello che inizierà a giorni. Il Lecce e l'ex presidente Pierandrea Semeraro, il Grosseto e il patron Piero Camilli, il Siena con il numero uno Massimo Mezzaroma e l'allora tecnico Antonio Conte, ma anche il Bari, il Bologna e l'Udinese (se sarà deferito l'ex Simone Pepe per l'omessa denuncia nella tentata combine di Udinese-Bari). La mole di lavoro degli inquirenti federali, basata sul materiale inviato dalle procure della Repubblica di Cremona, Bari e Napoli è rilevante e adesso che è giunto il momento di tirare le somme sono in diversi a tremare. Nel processo di agosto, oltre alle società che rischiano il deferimento per responsabilità diretta - Lecce, Grosseto e (più difficilmente) Siena - potrebbe finire poi anche il Napoli, trascinato nel procedimento dal suo ex tesserato Matteo Gianello che, agli 007 federali, ha ammesso di aver tentato di combinare la partita Sampdoria-Napoli del maggio 2010, cercando di coinvolgere il capitano Paolo Cannavaro e il compagno Gianluca Grava. Dalle dichiarazioni rese dall'ex senese Filippo Carobbio e dall'ex capitano del Bari, Andrea Masiello, dipendono invece i destini di altri club, a cominciare dalle società per cui erano tesserati: Mezzaroma e il tecnico Conte, oggi alla Juventus, sono infatti tirati in ballo direttamente da Carobbio, già pilastro dell'impianto accusatorio del processo di maggio. Se il Procuratore Palazzi gli crederà, il club toscano sarà deferito per responsabilità diretta (rischierebbe la retrocessione) e il tecnico per omessa denuncia, se non, addirittura, per illecito sportivo. Gli avvocati di Conte puntano sulle incongruenze nel racconto di Carobbio, sul risentimento personale tra i due e su 23 testimonianze contrarie al pentito. Palazzi rischierà il suo asso nel processo? Sembrano invece più sicuri i deferimenti di Grosseto e Lecce: i due club vedono la Lega Pro. I maremmani per la presunta combine di Ancona-Grosseto, organizzata secondo l'accusa dal presidente Camilli; i salentini per quella nel derby tra Bari-Lecce, per la quale Semeraro avrebbe sborsato 230 mila euro. Potrebbero incappare invece in penalizzazioni Bari, Bologna (secondo il calciatore Portanova mezzo spogliatoio era a conoscenza della tentata combine della partita con i pugliesi). Slitteranno probabilmente a settembre, invece, i casi di Lazio e Genoa, strettamente legati all'inchiesta sul derby con la Samp in corso nel capoluogo ligure. Come potrebbe essere stralciata la posizione dello juventino ed ex barese Leonardo Bonucci, in merito a Udinese-Bari. Rientrerebbero in questo procedimento, invece, le posizioni dei tesserati Bertani, Acerbis, Turati, Joelson, stralciate al processo scorso, poiché in quel periodo sottoposti a misure cautelari in seguito alle ordinanze della Procura di Cremona. L'estate del calcio è rovente e non basterà neppure il vortice ciclonico 'Circe' per abbassare le temperature.

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