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    Ricorso Cosenza, Ad Quaglio "Nostre ragioni immutate"

     

     

    Ricorso Cosenza, Ad Quaglio "Nostre ragioni immutate, valutiamo Tar"

    31 lug 12 "Le nostre ragioni rimangono immutate. Siamo sul pezzo da stamattina e stiamo valutando in queste ore il ricorso al Tar". Così l'amministratore delegato della Nuova Cosenza Calcio, l'avv. Domenico Quaglio ci ha risposto a proposito della motivazione pubblicata dall'Alta Corte di Giustizia Sportiva sul ricorso della società di viale Magna Grecia "Noi sappiamo bene che non è un discorso di ripescaggio su 60 a 69 squadre ma si tratta di una ammissione al campionato perchè una società di D è inadempiente e noi, come da regolamento, abbiamo il diritto e tutto l'interesse a fare ricorso perchè come da norma subentra la vincente dei play off di serie D. E poi FIGC e Lega avevano battuto proprio sui ripescaggio la loro tesi.". Continua l'avvocato Quaglio affermando che "Sembra quasi che ci vogliano scoraggiare entrando in un merito non proprio ad hoc, puntando tutto sul non interesse e la non ammissibilità. Infatti nel merito, anche se fosse, secondo loro è infondato. Un modo come un altro per scoraggiarti ad andare avanti al Tar. Le nostre ragioni rimangono. Noi aspettavamo le motivazioni e quindi andiamo avanti" Poi a proposito della fideussione Quaglio aggiunge "La prova documentata e provata sul documento, viste le carte a cui abbiamo potuto accedere, che sia arrivata entro le ore 13 io non l'ho vista". "C'e un fax in data 17 luglio con su un timbro in data 16 luglio. Quindi la prova provata che il documento sia arrivato entro le ore 13 noi non l'abbiamo avuta" replica Quaglio alla richeista di querela scritta sulla motivazione. E aggiunge "Alla luce di tutte queste motivazioni faremo le nostre ulteriori considerazioni, si tratta di ore, e decideremo il da farsi. E' fuori di dubbio che rimangono tutti gli elementi di perplessità che effettivamente tutto si sia svolto secondo la norma". Qui l'AD entra nel merito dell'impianto sportivo. "Il fatto di aver fatto in modo che una squadra potesse andare a giocare hanno fatto un interpretazione delle norme costituzionali interpretando una norma derogatoria. Li bisogna andarci con i piedi di piombo. Perchè quando hai una norma che deroga ad una norma, tu vai ad agire su quella norma che deroga, è un altra deroga sulla deroiga, e poni in essere dei poteri eccezionali per cui il discrimine è alla dicrezionalità dell'Organo Amminsitrativo del Consiglio ed un eventuale arbitrio. Il problema è che tu lo hai saputo subito. Il 16 aprile siamo stati invitati dalal Lega Pro insieme alle altre soceità in lizza per salire, Hinterreggio, Valle d'Aosta ecc, e non hai detto niente e poi il 7 maggio già sapevi che il Valle d'Aosta sarebbe stata promossa e invece di mettere le eccezzioni delle regioni mi dici .. e comunque per le regioni a statuto speciale e di ragioni troppo piccole .... e qui fate un altro errore. Qua si va dalla discezionalità al libero arbitrio. Le norme vanno rispettate. Valuterme bene il tutto". Alla fine l'avv. Quaglio evidenzia che anche stavolta sarà una corsa contro il tempo "Il problema è che dovremmo correre per riiuscire ad avere una sentenza del tar in tempi brevi. Ci proveremo".

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