NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtità . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    La Figc non torna sui suoi passi, il Cosenza prosegue col ricorso

    Macalli con Abete

     

    La Figc non torna sui suoi passi, il Cosenza prosegue col ricorso

    24 lug 12 Giornata campale per la delegazione rossoblù guidata dal Sindaco Mario Occhiuto che assieme al Presidente Eugenio Guarascio (giunto in mattinata a Roma) ed al Direttore Sportivo Stefano Fiore ha avuto una serie di incontri con i vertici del calcio nazionale. Un incontro chiesto dal Primo cittadino di Cosenza per avere ragione della grave ingiustizia che la Città dei Bruzi ha subito non essendo stata ammessa al campionato di Lega Pro. La delegazione cosentina ha incontrato il numero Uno della Lega Pro, Mario Macalli. Un inizio, dobbiamo confessarlo, non del tutto piacevole per via del fatto che Macalli pensava di trovarsi ancora di fronte l'ex Presidente Pagliuso. Brutti ricordi i suoi. Dalla scomunica di Padre Fedele alla non tanto gradita visita di allora a Roma, il Presidente Macalli conserva ancora una cattiva immagine della nostra città. I presenti hanno voluto subito chiarire che di quella gestione questo Cosenza non ha nulla a che spartire. Anzi, sono stati messi dei paletti ben chiari: di quella gestione nel Cosenza Calcio non c'è neanche l'ombra, volutamente. Chiarito il preambolo la discussione si è sviluppata sulla questione impianti sportivi. Se da un lato il Presidente Macalli ha giustificato la deroga data alla Valle d'Aosta come una scelta dovuta al fatto che il territorio Valligiano è di piccole dimensioni e quindi non ha una struttura capiente, dall'altro lato il sindaco Occhiuto ha sottolineato come gli Enti di quella regione non si siano mai prodigati di adeguare le strutture del settore calcio mentre l'Amministrazione Comunale di Cosenza ha investito fior di milioni sugli impianti sportivi con uno stadio moderno, adeguato di tutto punto alle esigenze della sicurezza, della capienza e della ricettività. Insomma la realtà è questa. "Noi siamo nella norma, altri sono irregolari" la sintesi del Primo cittadino che ha avuto anche uno scambio sostenuto sulle decisoni prese dal Consiglio Federale che non ha rispettato le norme. "Mi permetto di dire questo -ha aggiunto il primo cittadino- perchè da tecnico amministro una città, ma sono un architetto e conosco il diritto urbanistico, non il diritto sportivo, anche se le due cose sono molto simili" (ndr il da prof. il Sidnaco Occhiuto ha insegnato per sette anni "legislazione lavori pubblici ed edilizia") . "Lo Stadio San Vito è tra i più belli e organizzati del sud" ha chiosato infine Mario Occhiuto. Mettendo in evidenza storia, bacino d'utenza e tradizione calcistica che hanno sempre contraddistinto la città dei Bruzi e i cosentini. Il presidente Macalli è convenuto alle parole del Sindaco ritenendosi soddisfatto dell'incontro e poi affermando che avrebbe sentito il Presidente Abete. E qui sono nati i problemi. Dall'altra parte il numero uno della FIGC ha fatto sapere che le decisioni del Consiglio Federale sono state già prese e non è possibile fare marcia indietro. Insomma una situazione kafkiana che significherebbe dare l'addio ad ogni speranza. Intanto il Presidente Guarascio non desiste. Il numero uno di viale Magna Grecia ha fatto sapere che l'Alta Corte ha recepito il ricorso, che verrà discusso giovedì e che quindi proseguirà sulla strada intrapresa. "Andremo, se necessario, fino al Tar del Lazio. Per il rispetto delle norme e della legalità. Noi siamo nel giusto e vogliamo giustizia".

    Infatti prosegue l'iter del ricorso presentato dalla Nuova Cosenza all'Alta Corte do Giustizia Sportiva del Coni. Il ricorso è stato ricevuto così come annuncia il sito internet del Comitato Olimpico. La società del Presidente Guarascio difesa dall'avvocato Alessandra Stalteri ha chiesto l'annullamento della delibera del Consiglio federale che ha accettato il ricorso della Valle D'Aosta. Ricorso non ricevibile per le norme NOIF che proibiscono ad una società di calcio della Lega Pro di giocare in uno stadio fuori dalla propria regione d'appartenenza. Questo il testo: L’Alta Corte di Giustizia Sportiva ha ricevuto il ricorso - ex art. 21 del Codice dell'Alta Corte - dalla società Nuova Cosenza Calcio s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio e nei confronti della società sportiva S.C. Vallée D'Aoste e della Lega Italiana Calcio Professionistico per l'annullamento, previa adozione di misure cautelari, della delibera del Consiglio Federale FIGC del 19 luglio 2012 - di cui al C.U. 21/A del 19 luglio 2012 - con cui è stato accolto il ricorso della società S.C. Vallee d'Aoste ed è stata concessa alla medesima società Vallée d'Aoste la Licenza Nazionale 2012/2013, con conseguente ammissione al Campionato di II divisione per la stagione sportiva 2012-2013. Il Cosenza calcio ha chiesto anche il ristoro del danno subito dovuto alla mancata iscrizione.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"

     

     

 

Video

Foto

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtità . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore