Si tinge di giallo l'inammissibilità del Cosenza. Valle d'Aosta fuori tempo massimo?

27 lug 12 A mente fredda, passata l'amarezza della doccia fredda dopo la non decisione dell'Alta Corte di Giustizia sportiva di decidere sui macoscopici errori che hanno permesso l'iscrizione della Valle d'Aosta, si fanno più chiari i motivi dell'inamissibilità del ricorso del Cosenza. E' lo stesso avvocato Stalteri che spiega come sono andati i fatti. Smorzando le inutili polemiche sollevate dalla piazza. In realtà la Corte ha sposato la tesi di Figc e Lega Pro che sono arrivati al dibattito chiedendo l'inamissibilità del ricorso perchè secondo le due entità del calcio il Cosenza avrebbe avuto carenza di interessi ad agire per il semplice fatto che non poteva essere ripescato. In pratica sono entrati in aula con la sentenza già in tasca affermando un'altra volta il falso. Celando, di proposito la posizione che il Cosenza non doveva esser ripescato ma ammesso di diritto così come recita l'art. 49 delle NOIF in cui è spiegato che se una formazione promossa dalla D si ritira o non ha le carte in regola con l'iscrizione quel posto spetta di diritto alla vincemte dei Play off. In pratica oltre la metà delle'scussione in aula si è proprio concentrata su questo punto: l'inammissibilità. Ancora non sono state pubblicate le motivazioni (che potrebbero uscire anche tra 10 giorni) ma per il legale che difende i colori rossoblù è questa la tesi propugnata, tra l'altro anche in udienza, da Lega Pro e Figc. Della serie "curnuti e mazziati". Una sentenza già scritta prima di entare in aula. A peggiorare il quadro delal situazione un fax galeotto che spiega diversi comportamenti della società valliggiana appena emerso che il Consiglio Federale aveva dato loro l'ok. Infatti chiesto di parlare con il Presidnete Filippella lo stesso si è guardato bene dal rilasciare dichiarazioni fino al giorno dopo perchè, da un analisi dell'incartamento avuto dai legali del Cosenza è merso che il fax con la fideussione è arrivato in data 17 luglio. Cioè ben oltre le ore 13 del 16 luglio, termine ultimo in cui andava presentato l'importante documento economico. Sembra che, ma dalle carte non risulta, al posto dell'agognata peza economcia sia stata presentata una lettera della banca con una promessa di inviare il fax il girono dopo. Ora noi non vogliamo fare vittimismo ne continuare su di una polemica contro una squadra che, giustamente, è stata iscritta in Lega perchè vincitrice del suo campionato in serie D. Ma è mai possibile che per iscriversi gli stessi pare abbiano calpestato tutte le norme esistenti. Lo stadio due volte fuori regione cambiato, una prima fideussione parziale, una seconda fideussione fuori tempo massimo. Se tutto ciò corrisponde a verità sarebbe davvero un caso da Procura della Repubblica, un caso d'apertura d'inchiesta. Altrochè. Intanto nell'attesa che le motivazioni dell'inammissibilità del ricorso vengano pubblciate il Cosenza è intenzionato a ricorrere al Tar del Lazio d'urgnza. I tempi ovviamente saranno lunghi ma a questo punto si tratta di avere giustizia dell'ennessimo schiaffo del mondo del calcio, decisamente malato, a quanti della legalità e della correttezza hanno fatto la propria bandiera. Investendo risorse ed energie per portare aventi il progetto dei rinascita del calcio a Cosenza. Qualcuno, tra le righe, ha anche detto e scritto che il Cosenza deve imparare a sper peredere. Giustissimo. Ma se sul tavolo da gioco le carte sono truccate il gioco non è più gioco ma si chiama in altro modo. Sarà per questo che il mondo del calcio è ridotto male e non manca fine di stagione in cui si assite a processi che fanno solo disonore allo sport infangandolo tutto?

Video --- Ricorso Cosenza/Telefonata avv.Stalteri a TEN