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    Cosenza, la finale arriva dalle mani di Franza

     

    Cosenza, la finale play off arriva dalle mani di Franza

    03 giu 12 Scandicci. Cittadina vicino Firenze dove si giocherà la finale dei play off di Serie D. Il Cosenza volle, fortissimamente volle, ed ottenne. Signori il primo obiettivo è stato centrato. Cosenza nella migliore postazione della griglia per il salto di categoria. E si. Quattrodici gol in 5 partite sono un bottino che solo un’ammiraglia poteva mettere in carniere. E lo fa alla sua maniera. Cuore, batticuore. Sembra di tornare indietro nel tempo. Cosenza, ore 17.50: Deserto. Strade vuote, mani sulle tastiere (a proposito oggi record di contemporanei on line: 540 e di pagine viste: 31.000 solo per la diretta) e orecchie alle radioline. Matera ore 17.50: l’arbitro fischia, dopo quattro minuti di recupero una gara che ha dell’incredibile. Quattro a Quattro. Otto gol di cui due regalati nel peggiore dei modi. I soliti errori dicono alcuni. Fatto sta che come da regolamento si va ai rigori. Romano, Marano, Fiore, Mosciaro e Varriale vanno al centro del campo. Pressione alle stelle, cuore in gola. Come noccioline i primi tre la mettono dentro. Il Sant’Antonio Abate sbaglia il terzo con Aliperta che la manda fuori, anche questa volta Franza ha stregato l’avversario. Quarto rigore: Batte Mosciaro: palla da un lato e portiere dall’altro. Sull’altro versante batte Visciano, Franza intuisce ma non ci arriva. 4 a 3. Pressione alle stelle. I giocatori del Cosenza sono tutti abbracciati a centrocampo. Quinto rigore. Va Varriale sul dischetto, se la centra è finale. A Cosenza il silenzio cala di colpo. Varriale batte, e sbaglia. Della Pietra intuisce. Un brivido gelido scende lungo la schiena. Pietro finisce in lacrime tra le braccia dei compagni che lo consolano. Tocca a Sifonetti. Niente da fare, esecuzione perfetta nonostante Franza avesse intuito. Quattro pari. Si va ad esclusione. Il primo che sbaglia esce. Lentamente sul dischetto va Provenzano. Sesto rigore. Il giovane palermitano classe 91 neanche avverte il peso che grava sulle sue spalle: centro perfetto. 5 a 4. Tocca a Martone, attaccante del San Antonio Abate, autore, tra l’altro del secondo gol in partita. Franza sulla porta lo guarda fisso negli occhi. Si muove in vanati come una specie di danza propizia. Martone batte. Nunzio, para. Esplode lo stadio colorato di rossoblù. Salta di gioia Franza saltano tutti i suoi compagni che vanno ad abbracciarlo. Dalle sue mani passa la finale di Scandicci. Un altro giovane, questa volta un classe 93, confeziona il pacchetto regalo con i fiocchi. Riavvolgiamo il nastro, andiamo in partita e ritroviamo il solito Cosenza. Sul campo i Lupi fanno quello che vogliono. Quando decidono di pigiare sull’acceleratore vanno in rete con una facilità disarmante. Per due volte si trovano con due reti di vantaggio, 3 a 1 e 4 a 2. E come da copione cinque minuti di lucida follia. “Ci piace rendere le cose difficili” esorcizza a fine gara Capitan Parisi davanti ai cronisti. “E si capisce anche perché in campo di difensori puri ce ne eravamo solo tre-quattro” la giustificazione. “Il Sant’Antonio Abate è la nostra bestia nera” sottolinea poco dopo Stefano Fiore. “In tre gare è riuscito a farci dei gol incredibili”. Il caldo, la tensione, la paura “Non so” afferma il tecnico rossoblù Tommaso Napoli, “sul 4 a 2 abbiamo avuto 4 minuti di follia, come altre le volte il Sant’Antonio Abate non si è mai sentito domo. Ci hanno creduto. Ma poi ai ragazzi prima dei rigori a centrocampo ho detto di crederci di metterci la solita grinta, e così è stato”. Apre le danze Mosciaro alla sua maniera. In agguato in area piazza la botta su ribattuta di un gran tiro di Romano. Vitale, beccatissimo, non ci sta e su di una punizione molto contestata dal Cosenza, trova il pari. La partita si fa maschia. Volano i primi gialli. Ne fa subito le spese Fiore che salterà la finale perché in diffida. Lui s’innervosisce. Intanto il Cosenza preme. Dopo due occasioni intorno alla mezzora, di Romano e Lomgobardi, arriva la terza ciliegia ad opera di Provenzano. Sugli sviluppi di un corner trova l’incornata giusta e gonfia la rete. 2 a 1. In sette minuti veine prima annullata una rete a Martone, in fuorigioco, poi Romano fa sedere Dalla Porta e fissa il risultato del primo tempo sul 3 a 1. Il tecnico campano, Cimmino, non ci sta e prima del the manda in campo Sifonetti, stranamente partito dalla panca. Si riparte ed il Cosenza sembra rallentare il ritmo. Cos’ un cattivo disimpegno di Fiore regala una palla gol a Marone che non se lo fa ripetere due volte e va in rete. 3 a 2 e gara di nuovo aperta. Napoli capsice che bisogna spingere ancora di più e manda in campo Marano per Biondo. Andre, il tempo di piazzarsi in posizione ed alla prima ripartenza di un Rapisarda bruciante gonfia la rete: 4 a 2. Sembra chiusa. Un po di nervosismo però, brucia la finale proprio a lui, a Marano che cade nella provocazione e si becca un giallo inutile. Il Cosenza a questo punto deve solo gestire il risultato. Mancano meno di 15 minuti alla fine. Cimino cambia di nuovo e la mossa permette a Sifonetti di farsi sotto e mettere dentro il 4 a 3. Quattro minuti e sugli sviluppi di un angolo D’Aniello trova il pari. Un film già visto che riporta tensione e scoramento tra il tifo rossoblu che continua però ad incitare. Mancano nove minuti alla fine e Rapisarda si becca un giallo. Con quattro minuti di recupero non si fa altro che arrivare ai rigori. Un pizzico di fortuna, qualche errore di troppo, e la finale è in saccoccia. Senza Fiore e Marano, che verranno squalificati, Napoli ritrova Arcidiacono e Ciano. Ma soprattutto ritrova quel gran tifo che fa parte del DNA del Cosenza. Si va Scandicci, siete tutti invitati. Domenica 10 giugno ore 15.30.

    --- Cosenza in finale: Stefano Fiore “Era la nostra bestia nera”

    --- Cosenza in finale: capitan Parisi “Con il rossoblu nel cuore”

    --- Cosenza in finale: Mister Napoli “Venite tutti a Scandicci”

    --- Cosenza-San Antonio Abate 9-8 (dcr). Lupi in finale (Cronaca e tabellino)

    Risultati semifinali Play Off Serie D

    Legnago - San Donà Jesolo 0-2
    Cosenza-Sant'Antonio Abate 4-4 (9-8 dcr)

    In grassetto le squadre qualificate

    Regolamento play off: Secondo il nuovo regolamento play off, il cui inizio è fissato per il 13 maggio, vi prendono parte dalla 2^ alla 5^ classificata di ogni girone più la migliore semifinalista di Coppa Italia (secondo il quoziente punti ottenuti nella manifestazione), la finalista e la vincente della Coppa Italia. La prima fase è caratterizzata dagli abbinamenti di girone, con gare uniche 2^ contro 5^ e 3^ contro 4^, le cui vincenti si affrontano nella seconda fase (16 maggio).

    Nella terza fase, che si gioca il 20 maggio, vi partecipano le 9 vincenti il turno precedente più la migliore semifinalista di Coppa Italia. Il diritto a giocare in casa è determinato dall'assegnazione di cinque teste di serie secondo una graduatoria stilata in virtù della migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare (in caso di parità si vede il quoziente punti).

    La quarta fase ha inizio il 27 maggio e vi partecipano le 5 squadre vincenti il turno precedente più la perdente della finale di Coppa Italia, San Donà Jesolo, (teste di serie e abbinamenti decisi con gli stessi criteri della terza fase).

    Proseguendo, accedono alle semifinali (3 giugno) le società che passano il turno alle quali si aggiunge la vincente della Coppa Italia, San Antonio Abate.

    La finale è fissata in gara unica e in campo neutro a Scandicci domenica 10 giugno 2012 presso lo Stadio Comunale “Turri” via Rialdoli con inizio alle ore 15,30 salvo eventuali variazioni di orario e/o sede, dovuti a motivi di natura organizzativa.

    Ammissione alla 2a divisione: Al termine dei play off sarą stilata una graduatoria di merito che riguarderą solo ed esclusivamente ?tutte le societą partecipanti secondo la seguente struttura:
    1. Vincente finale
    2. Perdente finale
    3. Migliore semifinalista secondo il criterio del quoziente punti pił alto rispetto alle gare disputate in campionato, in caso di paritą migliore posizione in classifica nel girone, in caso di ulteriore paritą migliore posizione nella coppa disciplina Campionato Serie D;
    4. Altra semifinalista
    5. Prima tra le tre squadre eliminate alla IV fase secondo il criterio del quoziente punti pił alto rispetto alle gare disputate in campionato, in caso di paritą migliore posizione in classifica nel girone; in caso di ulteriore paritą migliore posizione nella coppa disciplina Campionato Serie D;
    6. Seconda tra le tre squadre eliminate alla IV fase secondo il criterio di cui innanzi;
    7. Terza tra le tre squadre eliminate alla IV fase secondo il criterio di cui innanzi;
    A seguire tutte le altre squadre eliminate nelle fasi III^, II^ e I^ con mini classifiche secondo i criteri innanzi indicati.
    Le societą, che disputeranno i play-off Serie D 2011/2012 ed inserite nella suddetta graduatoria, acquisiranno di diritto la prioritą per la presentazione di eventuale domanda di ammissione al campionato di 2^ divisione 2012/2013, qualora si verificassero diverse determinazioni da parte del Consiglio Federale riguardo al completamento degli organici nei campionati professionistici. L’eventuale squalifica del campo di gioco, determinata dagli organi di Giustuzia Sportiva, nelle gare di semifinali e finale play off, comporterą automaticamente per la societą interessata la retrocessione di una posizione nella graduatoria finale delle squadre partecipanti ai play off per ogni giornata di squalifica comminata.

    Per l'ospitalità delle due finaliste, il Dipartimento Interregionale assicurerà la gratuità del soggiorno alla vigilia del match. Infine è da tenere in massima evidenza il fatto che nelle gare delle prime due fasi in caso di parità al termine dei 90' sono previsti i tempi supplementari e non i rigori (persistendo l'equilibrio accede alla fase successiva la squadra meglio piazzata in campionato). Dalla terza fase in poi, invece, non sono previsti supplementari ma l'effettuazione dei tiri di rigore. Peraltro se le società qualificate tramite il piazzamento in Coppa Italia abbiano anche acquisito il diritto a partecipare ai play off in virtù della posizione in campionato, liberano un posto per la 6^ classificata del girone di appartenenza.

    Il pianto di Varriale dopo il rigore sbagliato

    tutti uniti, Longobardi lo consola

    Franza esulta ha appena regalato la finale al Cosenza

    tutti sotto la curva

    comincia la festa nello spogliatoio

     

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