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    Cosenza calcio, qualcuno gioca sporco

     

     

    Cosenza calcio, qualcuno gioca sporco

    06 feb 12 Domenica senza pallone e come cattiva consuetudine le polemiche invadono il campo. Polemiche dure, cattive, mirate a sfasciare. Il calcio a Cosenza sembra vivere un periodo nero senza fine. In realtà la società è viva e vegeta e quanto accade è da inquadrarsi in una prevedibile scalata interna a chi vuole la leadership. Si giustificano così le "bordate" di carta sparate in questi ultimi due giorni. Addirittura ripescando situazioni, come un inesistente contatto con De Caro, mai avvenute. A smentirlo è lo stesso Amministratore Delegato della Nuova Cosenza Calcio, avv. Domenico Quaglio, che dichiara di non aver avuto alcun contatto con il noto imprenditore edile in questi giorni. "A me non risulta affatto" tiene a precisarci. Sul piatto la ristrutturazione societaria e il chiarimento riguardo il settore giovanile. Un asset a cui la società tiene molto e che non ha alcuna voglia di mollare. Così si capiscono i movimenti degli ultimi giorni. Trattative ed incontri tesi a solidificare la società. Bisogna leggere così le ultime dichiarazioni del presidente Guarascio che tra i nove componenti è colui che ha impegnato da solo più risorse di tutti. Quasi il 40%. La buona notizia che dirada molte nubi, la da proprio l'AD Quaglio durante la puntata di questa sera di replay confermando che è in atto la procedura di ricapitalizzazione della società in modo da avere chiaro il quadro di chi vuole rimanere nel progetto. Altro che fughe o fuoriuscite. L'Ad chiarisce ancora di più il pensiero suo e del presidente Guarascio sul progetto Nuova Cosenza Calcio che, forse, a dispiacere di qualcuno, sta materializzandosi aggiungendo mattone su mattone. Così al pettine vengono fuori l'impegno di chi in società non si è visto o ha preso impegni poi non rispettati. Ci sta tutto. Come ci sta il fatto che per i rimborsi ci sono stati ritardi. "Dieci giorni" quantifica l'Ad Quaglio. Ma di quali polemiche stiamo parlando allora? Di una non troppo velata guerra intestina per aggiudicarsi la leadership della società. Ma con il 7% non si va da nessuna parte. La ricapitalizzazione metterà una pietra ferma anche su questo. Intanto l'ambiente dei calciatori è ben motivato e tranquillo. Piuttosto è strano che le polemiche, o presunte tali, arrivino proprio quando la squadra arriva a raggiungere un risultato importante come il terzo posto, visto l'avvio disastroso e i mille problemi di un organico andato in ritiro quando gli altri lo avevano già finito. Il merito è non solo della società am soprattutto dello staff tecnico che è riuscito a mettere a punto un buon collettivo. Certo errori ce ne sono stati ma sarebbe stato difficile non farne. Quando parti da zero, società e staff tecnico sono alla prima esperienza organizzativa di un campionato, ti devi affidare a qualcuno e po' capitare che quel qualcuno, per quanto tu possa fidarti, ti rifila qualche pezzo tipo tre al prezzo di due. Non è proprio l'esempio che calza ma non c'è bisogno di spiegare ulteriormente qualche "debacle" di chi non è riuscito ad esprimersi qui a Cosenza. La pagina è girata e si pensa già a domani. Si perché domani pomeriggio riprende la preparazione. Napoli con la sua ventata di grinta ha riportato la giusta tensione tra i giocatori ed amcora sul campionato non è proprio detta l'ultima parola. Ci sono i play off e 13 partite in cui anche l'Hinterreggio dovrà scendere in campo a giocarsele. Domenica intanto c'è una trasferta insidiosa e la gara bisogna prepararla al meglio. Il tecnico lo sa. I giocatori pure.

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