Il Cosenza corre, l’Hinterreggio pure. Battuto il Licata, mercoledì un'altra finale

22 apr 12 Squadra che vince non si cambia? Non è assolutamente detto. Chiedetelo a Mister Napoli che ancora un a volta ha ragione da vendere con le scelte fatte per la gara di oggi contro il Licata. Con l’economia fisica del gruppo da gestire, tre gare in sette giorni, il tecnico lascia Fiore, Marano e Scigliano in panchina ridisegnando la parte difensiva e le fasce rispetto a domenica scorsa. L’imperativo è quello di bloccare le folate di Tiscione e Riccobono. Infatti sul campo non c’è storia. Il Cosenza va a mille e dopo 18 minuti Longobardi timbra ancora il cartellino con un pallonetto morbido, morbido. Non c’è storia. La difesa giallo blu fa acqua da tutte le parti. Il portiere ospite evita che il Cosenza dilaghi con due interventi fortunosi ma prima Romano e poi Arcidiacono timbrano anche loro il cartellino confezionano il tre a zero in un minuto. Partita chiusa? Manco per sogno. I Lupi paghi del risultato riprendono il gioco mollicci. Infatti un rigore più che dubbio da la possibilità a Pippo Tiscione di mettere dentro il gol dell’ex. Dall’altra parte Longobardi si mangia un gol grande come una casa. Così Tiscione ha la possibilità di inventare un gol dei suoi, bello, sotto la traversa. Licata vicino al pari. Il Cosenza trema. A tremare però è soltanto la traversa. Scopelliti si mangia il gol del pari e Mister Napoli corre ai ripari. Pima inserisce Fiore tirando fuori Romano, evitandogli sovraccarico per mercoledì, poi spinge Biondo sulla fascia e porta Fiore a coprire a centrocampo. Mossa che blocca le velleità ospiti. Rimane un ultima mossa che è quella di far respirare Mosciaro, oggi non al top della forma. Al suo posto Marano, appena in campo, ha la palla del quattro a uno ma la spedisce alta per troppa fretta. Tre punti e tutti a casa. Inizia una settimana di passione. Mercoledì a Battipaglia. In tre giorni quasi si decide un campionato “E da quando sono qui, ci racconta a fine gara il tecnico, che mi sto giocando finali. La prossima è come le altre, un'altra finale da giocare”. Tiene duro il tecnico. Ci crede, così come ci credono i suoi ragazzi. “Ho un gruppo di 27 persone pronte ognuna a dare il suo contributo” dice Mister Napoli. E’ questa la ricetta. Un gruppo unico che qualcuno da fuori sta provando da tempo a distruggere. Ma il tecnico è di quelli con la “scoccia”. In siciliano sta per buccia. Impenetrabile. Schiva e filtra le polemiche guardando avanti. Domani tutti di nuovo al lavoro. Martedì in ritiro perché mercoledì c’è un’altra finale da giocare. Lupi credeteci.