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    Cosenza, vittoria amara

     

    Cosenza, col Foggia vittoria amara

    15 mag 11 La vittoria che ha il sapore della beffa. Difficile da raccontare. Ancora più difficile da spiegare. Ma quello che si chiedeva oggi al Cosenza era l’impossibile, l’imponderabile. Uscire fuori da una situazione già segnata prima che il signor Fiore di Barletta desse aria al suo fischietto. Quasi l'epilogo di un film horror. Ed e’ difficile parlare di una vittoria con l’amaro in bocca. Con i pensieri che come un gambero cercano, nuotando all’indietro, di trovare una spiegazione, un appiglio. Non ce ne sono. Esistono solo gravi e pesanti colpe di chi ha illuso e messo su una progetto manco fosse una partita a poker. Con un bluff scoperto figlio del peggior incallito giocatore di carte. Sperare che due squadre come Ternana e Andria si facessero male con un pari per favorire il Cosenza sta nei giochi dei bimbi che s’illudono che il mondo giri a loro piacimento. Nel verso illogico dei desideri. Un gusto puerile che ogni tifoso, in fin dei conti, nasconde tra se e se. Il campionato e’ finito e il verdetto, gia’ scritto da piu’ di un mese, consegna al Cosenza la giostra dei play out. Anche la beffa di gioire per qualche minuto nel miracolo avvenuto. Cinque minuti interminabili in cui pensi che i miracoli accadono davvero. Ma i miracoli accadono, per chi ha fede e crede, a chi se li guadagna con il suo fare. Inutile infierire oltre. Il Cosenza batte il Foggia per uno a zero sperando che l’imponderabile prenda corpo. Pia illusione. La gara non ha una vera e propria storia. Anche se all’inizio gli uomini di Zeman provano a far paura cogliendo due pali e presentandosi al cospetto di Marino in un paio di occasioni quasi da colpo di grazia. E invece Musca ha trovato l’attimo giusto per servire al pitone il pallone dei tre punti. La partita non ha piu’ avuto storia. Le radioline incollate agli orecchi, come un tempo, e le telefonate verso Terni che vanno ad un centesimo l’una. Ad un tratto, ad inizio secondo tempo s’apre l’impianto di irrigazione del San Vito. Si ferma la partita per una doccia fuori programma. Col caldo di oggi poi. Un segnale di come la barca va. La frittata e’ fatta ed ora bisogna darsi una mossa per riassestare la societa’. E’ impensabile andare in queste condizioni ai play out. Sarebbe un suicidio. Se chi ha progettato il riassetto della societa’ non mette mani al portafoglio si puo’ considerare chiusa la partita. Inutile ritornare sulla sconfitta interna con l’Andria che in pratica ha regalato la salvezza ai pugliesi. Galeotto fu il rigore. Ancora oggi sono strane ed inspiegabili le condizioni in cui e’ accaduto. A monte ci stanno solo colpe da distribuire a tutti. Sul campo sono 44 i punti conquistati che vorrebbero dire piu' che salvezza. Ma quel che piu’ e’ grave e’ l’inerzia del popolo rossoblu. La passivita’ di tutti. Dai tifosi agli imprenditori. Un segno dei tempi. Ma se non si trova una soluzione e’ meglio dirlo prima che continuare a seguire qualche giovanotto viziato che continua a promettere e tranquillizzare che tutto e’ a posto. Cosenza, il Cosenza, i cosentini non meritano una simile offesa.Il capolinea e’ giunto. Chi deve fare il primo passo lo compia e lo faccia il piu’ in fretta possibile.

    --- Video: Cosenza-Foggia 1-0 il gol

    --- Video: Cosenza-Foggia 1-0 Mister Zeman

    --- Video: Cosenza-Foggia 1-0 Mister De Rosa

    --- Video: Cosenza-Foggia 1-0 Biancolino

    --- Cosenza-Foggia 1-0 cronaca e tabellino

    --- Prima Divisione ultima giornata: Risultati e classifica

     

    Le pagelle

    Marino: Il Van der Saar dello Stretto anche oggi mostra che la prima divisione gli sta stretta. Di amno, di piede, di pugno, mette i suoi guantoni ad una difesa che fa acqua. Voto 7

    Musca. Grinta e determinazione come non gli avevamo mai visto. Trova il buco per lanciare Biancolino a rete. Voto 6 1/2

    Giacomini: Redivivo va sui pattini sulla fascia. Forse un po troppo falloso. A sinistra una garanzia. Voto 7--

    Ungaro: Una poi di interventi da ultimo umo nel complesso raggiunge la sufficenza anche se tropi palloni arrivano in porta. Voto 6

    Fernandez:E' comunque un punto di riferimento per la difesa. per il resto vedi Ungaro. Voto 6

    Matteini: Migliore in campo per grinta, passione e dedizione. La curva si e' innamorata di lui. Da lui bisogna ripartire per rifondare il Cosenza. Voto 8

    Aquilanti: va a corrente alternata. Che abbia i piedi buoni nessumo lo mette in discussione ma la costanza gli fa difetto. voto 6-

    Roselli: Una partita alla Gattuso. Qualcosa va bene, qualche appoggio lo sbaglia. In mezzo tanto lavoro. Voto 6+

    Biancolino: Un gol d aattaccante di razza anche se ha altre due occasioni che manca per un pelo. Il suo l'ha fatto. Voto 7

    Essabr: Oggi forse un po troppo nervoso. De Rosa lo deve sostituire con Degano. Voto 6

    Fiore S.: Stefano mette il suo sigillo a centrocampo tenendo unita la parte alta con la parte bassa della squadra. prova anche la specilaita' della casa, ma Santarelli e' attento. Non ha bisogno di commenti. Voto 7+

    A. Fiore e Degano S.V.

    Mister De Rosa: Fosse per lui domani si tonerebbe a lavorare. Cosenza deve fare un monumento a questo Signore che per passione, competenza e signorilita' non ha pari. Meriterebbe di allenare in serie B, magari con una societa' dietro. Voto 7+

    Zeman

    La grinta di Matteini

    Il gol di Biancolino

    Si apre l'annaffiatore automatico

    Mister De Rosa

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