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    Partite Truccate, Palazzi preannuncia settimana intensa

     

     

    Partite Truccate, Palazzi preannuncia settimana intensa. Pirani scagiona Pellissier

    04 lug 11 "Sarà una settimana intensa come dimostrano i calendari che abbiamo pubblicizzato. Faremo tutto quello che si deve fare". Queste le parole del procuratore federale, Stefano Palazzi, al suo arrivo in via Po, dove stamattina avranno inizio gli interrogatori per lo scandalo del calcioscommesse. I primi saranno Gianni Fabbri, presidente del Ravenna, e Antonio Ciriello, vicepresidente, che sono già arrivati negli uffici della procura.

    Ravenna: Noi estranei. "Non so se il Ravenna rischia qualcosa perché non conosco il quadro generale della situazione. Posso solo dire che il mio assistito, Antonio Ciriello (vice presidente del Ravenna, è estraneo a qualsiasi forma di illecito e che ha risposto a tutte le domande in maniera esaustiva". Queste le parole dell'avvocato, Eduardo Chiacchio, legale del vice presidente del Ravenna, al termine dell'interrogatorio, durato due ore e mezza, presso gli uffici della Procura Federale, condotto dai vice di Palazzi, Squicquero e Piccolomini, sullo scandalo legato al calcioscommesse. "Noi siamo soddisfatti - ha aggiunto - è stato un interrogatorio lungo, ma abbiamo dato tutte le spiegazioni necessarie. Più di questo non possiamo dire perché gli atti sono secretati".

    Condotte simili al 2006: Una "frequenza ed assiduità di contatti" tra presidenti e dirigenti arbitrali che rendono Calciopoli 2 del tutto analoga allo scandalo del 2006. E' questa la conclusione a cui giunge nelle motivazioni del suo provvedimento il Procuratore federale Stefano Palazzi. Il quadro probatorio che emerge dalle nuove intercettazioni su Calciopoli è "consistente", e delinea - sostiene Palazzi nelle motivazioni - "una serie di condotte che sia pur con rilevanti diversità e variazioni di sfumatura, gradazione, intensità e connotazione, e in definitiva di gravità, appare omogenea a quelle già evidenziate dai precedenti procedimenti sportivi celebrati nell'ambito della cosiddetta Calciopoli".

    Pirani scagiona Pellissier. Ha riferito di altre presunte combine di partite di serie A e della Lega Pro, ma mai per conoscenza diretta. Ha smentito Massimo Erodiani, il titolare delle agenzie di scommesse di Pescara, che lo aveva chiamato in causa, indicando come suo referente Sergio Pellissier, il bomber del Chievo. "Non ho mai conosciuto Pellissier e non gli ho mai parlato", ha detto Marco Pirani, il dentista di Sirolo (Ancona) agli arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine sul calcio scommesse, oggi ha scagionato il giocatore del Chievo attraverso i suoi legali Marco e Alessandro Scaloni. Lo ha fatto dopo le cinque ore di interrogatorio (il secondo) davanti al procuratore della Repubblica di Cremona Roberto di Martino che lo ha risentito in ordine ad alcune circostanze riferite dallo stesso Erodiani. Nel faccia a faccia con il capo dei pm, sono però emersi contrasti tra la verità dell'allibratore abruzzese e quella del dentista. In particolare, vi sono alcune partite in ordine alle quali Erodiani e Pirani si palleggiano la titolarità della conoscenza. E per smentire ancora Erodiani, al procuratore di Martino l'odontotecnico marchigiano ha prodotto documentazione relativa alle sue giocate. Attraverso i legali, Pirani ha ribadito ai cronisti di avere scritto in assoluta buona fede a Michela Spinelli, moglie di Marco Paoloni, l'ex portiere della Cremonese e da gennaio del Benevento (anch'egli ai domiciliari) la ricetta del farmaco Minias somministrato nel té ai compagni di squadra dello stesso Paoloni e di non essere stato a conoscenza dell'uso illegale della stessa. Paoloni nega di aver messo il farmaco nelle borracce dei suoi ex compagni di squadra, tra il primo e il secondo tempo di Cremonese-Paganese del 14 novembre scorso. Gli avvocati di Pirani hanno presentato istanza di revoca degli arresti domiciliari, a cui il procuratore ha dato parere favorevole. La decisione del gip Guido Salvini è attesa per domani, insieme a quella sull'istanza di revoca dei domiciliari o di concessione dei domiciliari a Civitavecchia, presentata dagli avvocati di Paloni, Luca Curatti ed Emanuela Di Paolo. Ma i legali si sono mossi anche su un altro fronte: hanno già presentato appello al tribunale del Riesame. L'udienza è fissata per il 12 luglio. Domani il procuratore Di Martino sentirà di nuovo Manlio Bruni, il commercialista bolognese di Beppe Signori. Gli interrogatori riprenderanno in settembre, dopo la pausa estiva, quando saranno sentiti, tra gli altri, Cristiano Doni, il capitano dell'Atalanta, Carlo Gervasoni e Nicola Santoni, preparatore dei portieri dell'Atalanta, amico di Doni. Inoltre, si attendono i risultati sugli accertamenti che la procura ha fatto fare sui telefonini e sui computer degli indagati e sull'Iphone di Paoloni.

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