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    Partite Truccate: Sanzioni entro primi d'agosto. Parlato "Santoni prese 40 mila euro"

     

     

    Partite Truccate: Sanzioni entro primi d'agosto. Parlato "Santoni prese 40 mila euro"

    15 giu 11 "Entro la fine di luglio, o al massimo per i primi di agosto, dovranno essere prese le sanzioni definitive". Lo ha spiegato il vicepresidente vicario della Federcalcio, Carlo Tavecchio, auspicando una rapida chiusura del procedimento sportivo sul nuovo scandalo del Calcioscommesse. "Spero non succeda come nel 2006, quando senza l'aiuto di un commissario chissà se sarebbero iniziati i campionati", ha detto Tavecchio a margine della conferenza stampa di presentazione dell'Assemblea Nazionale dell'US Acli, che si svolgerà a partire da domani (fino al 19 giugno) al Palazzo 'Re Enzo' di Bologna. "Voglio proprio vedere cosa potrebbe succedere se non iniziasse la prossima stagione di serie A", ha aggiunto. "La linea della Figc è chiara, noi siamo vicini all'indirizzo dato dal presidente Abete. E' una situazione endemica in un sistema da 700 mila partite all'anno. I fatti emersi, se tradotti in termini di percentuale, sono irrilevanti. E' una tragedia di qualche sciagurato, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio", ha concluso Tavecchio.

    Parlato: Santoni prese 40 mila euro. Sono l'ex giocatore Gianfranco Parlato, il commercialista Francesco Giannone e il medico-dentisa Marco Pirani a raccontare più diffusamente la presunta combine in occasione di Atalanta-Piacenza, oggetto dell'inchiesta della procura di Cremona sulle partite truccate. Con una precisazione: nessuno di loro, raccontano, ha mai avuto rapporti con il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, che non conoscono, ma solo con Antonio Santoni, preparatore dei portieri del Ravenna, amico del calciatore nerazzurro. Alla fine del suo interrogatorio del 4 giugno scorso, davanti al gip di Cremona Guido Salvini, Parlato, a domanda precisa della Polizia giudiziaria spiega:
    "Paga, l'Atalanta paga, prendo dei soldi".
    pg - come?
    Parlato - "In contanti".
    Interviene il gip - Li prende lei?
    Parlato - "Sì"
    gip - Quanti ne prende?
    Parlato - "Circa una quarantina, adesso ..."
    "Alla fine l'Atalanta effettivamente pagò, io ho preso 40 mila euro da Santoni", riassumono gli investigatori a verbale.
    pg - lo dica chiaramente!
    Parlato - "Sto aspettando un attimo la domanda. Cercatemi di capire anche! Cercate di capirmi, non è che non voglio parlare, ho parlato fino adesso, però alcune domande magari aspetto che anche lei mi dice, non perché ..."
    gip - Intanto per appuntarlo perché è un punto di rilievo. Santoni da chi li riceve, e quando e dove glieli dà?
    Parlato - "Da chi li riceve non lo so, non lo so veramente perché... io, però li prendo più o meno al casello di Modena, mi sembra, il giorno stesso della partita".
    La consegna sarebbe avvenuta al casello di Modena da parte di Santoni.
    Parlato - "Io ero con la mia Volkswagen e lui ...Era già fermo con la macchina, era fuori".
    Del match incriminato parla anche il commercialista Gianfranco Giannone, sempre davanti al gip:
    "dalle informazioni che potevo avere, che in sostanza Atalanta-Piacenza era già una partita fatta.... L'avevano già stabilita".
    Secondo quanto gli era stato riferito, "Doni è uno che nell'ambiente si sa, che è uno che gioca. gioca pesante e quant'altro. Quindi, la partita di fatto l'aveva fatta lui".
    "L'idea che mi ero fatto io - aggiunge - infatti era questa qua: che probabilmente l'Atalanta aveva parlato chiaramente con qualcuno del Piacenza e nel caso specifico credo con Gervasoni (giocatore del Piacenza ndr)" e Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese, ora del Benevento, "la stava vendendo come una partita fatta da lui, questa era l'idea che mi sono fatto io".
    Domanda il gip: Mentre in realtà il grosso l'aveva fatto già l'Atalanta, qualcosa del genere?
    "Sì - risponde il commercialista - la partita era già fatta perché avevano già giocato più di quasi 500 mila euro su una partita che mediamente a quell'ora si giocano 200 euro".
    Giannone ritiene di aver avuto riscontri della presunta attitudine al gioco di Doni, in quanto "ho avuto dopo una serie di riscontri tra ... perché ho altra gente che scommette e così, che Doni scommetta diciamo ...".
    Dei vari incontri in previsione dell'incontro, però, non si sarebbe fatto nulla. E quindi, l'incontro non è servito a nulla? Gli viene chiesto "No, assolutamente!". "Di Doni, ecco, da quello che posso sapere io nel mondo del calcio io non è che conosco solo Giorgio Buffone nel mondo del calcio, ne conosco tantissimi di giocatori - afferma invece il dentista Pirani -. Doni è uno che fa partite non a livello di Paoloni, ma quando c'é da fare una partita o le società, o le squadre avversarie o i giocatori si rivolgono a lui". Doni è quindi disponibile? viene chiesto. Pirani dice di aver saputo da Parlato e dal dg del Ravenna Giorgio Buffone che "non solo è disponibile, bisogna passare tramite lui".

    Sui diritti TV la Lega ha fretta. Mancano i dettagli, per dirla nel modo colorito caro al presidente del Cagliari Massimo Cellino - "dobbiamo decidere a chi accollare il costo della carta per confezionare il regalo" - ma il calcio italiano di serie A sembra aver preso atto che il tempo delle divisioni non può prolungarsi oltre, perché tante e urgenti sono le cose da fare. E perché gli attacchi al mondo del pallone portati dai sospetti generati dalla inchiesta di Cremona sulle scommesse richiedono un segnale forte, a cominciare dalla massima unità. L'assemblea informale convocata per oggi ha permesso anzitutto di rimettere insieme quelli che sembravano due corpi separati e bloccati nel muro contro muro, grandi contro piccole per spartire l'ultimo gruzzolo dei diritti televisivi, quei 200 milioni dei bacini d'utenza. Ebbene all'unanimità (oggi partecipavano in 17) si è chiesto al presidente Maurizio Beretta di convocare per mercoledì 22 giugno un'assemblea formale che tenterà di scrivere la parola fine alla lunga e tormentata vicenda dei bacini d'utenza. "A fronte di attentati alla reputazione stessa del calcio di serie A - ha commentato alla fine lo stesso Beretta - si è ritenuto di dover tracciare un percorso virtuoso". Il calcio maggiore ha da difendere insomma tutta la sua credibilità, che poi è la base del suo patrimonio anche economico. "In tutti gli interventi di oggi - ha rilevato Beretta - è stato sottolineato come, tra le società di serie A, non ci sono preoccupazioni per l'inchiesta di Cremona, se non quelle di tutelare l'immagine della serie A". "La nostra posizione è nota - ha ribadito il presidente della Lega - vogliamo grande severità nelle indagini e nelle eventuali sanzioni, scrupolo nell'accertamento di eventuali responsabilità, ma non siamo disposti a subire attacchi sulla base di voci e rumori". "Dobbiamo preservare la serie A da questi attacchi, non possiamo accettare che arrivino schizzi di fango senza motivo", ha sottolineato Beretta. Ma è il calcio di tutta Europa che cerca misure per proteggersi dalla perdità di credibilità: a quanto si è appreso al termine dell'assemblea, l'8 luglio a Vienna ci sarà una riunione delle Leghe Europee per definire un protocollo di norme contro lo scandalo delle scommesse. La Lega di A italiana intende proporre tra l'altro di limitare le scommesse live, di proibire quelle su fatti negativi - ad esempio i rigori contro e le espulsioni dei singoli giocatori - e in più in generale tutte quelle riferibili a fatti eccessivamente individuali (come sostituzioni, infortuni, ammonizioni, ecc.). Con ogni probabilità sarà anche avanzata la richiesta di poter partecipare ai proventi generati dal giro delle scommesse. I presidenti sembrano aver raccolto l'appello di Beretta: c'é da fare tanto e da fare in fretta. Bisogna perfezionare l' accordo sul contratto dei calciatori, porre fine alla vicenda dei bacini d'utenza con l'individuazione degli Auditor per le indagini demoscopiche. E poi si deve guardare avanti ai criteri di ripartizione per il triennio 2012-15, alle linee-guida per la commercializzazione dei diritti delle competizioni organizzate dalla Lega A per il post-2012, c'é da eleggere un nuovo consigliere federale in sostituzione di Cellino, che ha chiesto di essere avvicendato. E tutto questo è già nell'ordine del giorno per il 22 giugno. Poi, ma solo dopo, ci sono anche le elezioni del nuovo presidente. Tanto lavoro, e da fare in fretta.

    Leghe europee riunite per un protocollo. Il calcio di tutta Europa cerca misure per proteggersi dalla perdità di credibilità provocata dal Calcioscommesse. Secondo quanto si è appreso al termine di una riunione della Lega di Serie A, l'8 luglio prossimo a Vienna ci sarà una riunione delle Leghe Europee per mettere a punto un protocollo di norme contro lo scandalo delle scommesse. La Lega di A italiana ha intenzione di proporre tra l'altro di limitare le scommesse live, di proibire quelle su fatti negativi - come ad esempio i rigori contro e le espulsioni dei singoli giocatori - e in più in generale tutte quelle riferibili a fatti eccessivamente individuali (ad esempio le sostituzioni, gli infortuni, le ammonizioni, ecc.). Con ogni probabilità sarà anche avanzata la richiesta di poter partecipare ai proventi generati dal giro delle scommesse.

    Legale Pirani: ricetta lecita. Il legale di Marco Pirani - il dentista di Sirolo (Ancona) coinvolto nell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse, agli arresti domiciliari - l'avv. Alessandro Scaloni, interviene oggi sulla 'famosa' prescrizione per il Minias. "Ribadisco - afferma Scaloni - che il dott. Pirani ha inviato una ricetta corretta sotto tutti i profili, su propria carta intestata, con l'indicazione del destinatario (la moglie di Paoloni), l'indicazione della quantità medicinale (un flacone di Minias) e la precisa posologia (8 gocce prima di coricarsi). Qualsiasi eventuale indebito utilizzo di tale ricetta del medicinale prescritto - seguita l'avv. Scaloni - risulta del tutto estraneo al dott. Pirani, che non ha mai saputo nulla in merito a utilizzi diversi rispetto a quelli perfettamente leciti che gli erano stati rappresentati da Paoloni".

    Il Piacenza spera nella serie A. Primo contatto fra il Piacenza e l'imprenditore locale Stefano Gatti, intenzionato, dopo l'annuncio dell'addio del proprietario Fabrizio Garilli, a rilevare la società emiliana appena retrocessa in Lega Pro. Non è ancora chiaro se Gatti, attuale vicepresidente di Copra Volley, club della massima serie, abbia avanzato proposte a titolo personale o come rappresentante di una cordata. Del resto, anche tempo fa è stato fatto il nome di Guido Molinaroli, da dieci anni leader indiscusso della società di pallavolo. Intanto, l'amministratore delegato Maurizio Riccardi ha ribadito che il Piacenza continuerà a lottare per difendere un'immagine di recente offuscata dalle indagini sul Calcioscommesse. Riccardi ha ricevuto rassicurazioni dal procuratore Stefano Palazzi in merito alla celerità dei verdetti. Si spera ancora, insomma, in una favorevole riscrittura della classifica di serie B, anche perché il Piacenza si ritiene parte lesa.

    Petrucci: massima fiducia in Palazzi. "Il mondo dello sport ha tanti peccati, ma è fragile davanti a certi episodi. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, è intervenuto al momento opportuno, istituendo non una task force, bensì un nucleo investigativo a disposizione dello sport. Ho la massima fiducia nell'aiuto del Governo, e nel lavoro della Federcalcio e del procuratore Palazzi". Queste le parole del presidente del Coni, Gianni Petrucci, a margine della conferenza stampa di presentazione dell'Assemblea Nazionale dell'Us Acli che si svolgerà da domani a domenica al palazzo 'Re Enzo' di Bologna. "Purtroppo c'é tanta gente fuori dal nostro mondo - ha aggiunto Petrucci - che vuole approfittare di certe situazioni".

    Attesa decisione su Paoloni. E' prevista per domani la decisione del gip Guido Salvini riguardo alla richiesta di scarcerazione presentata da Marco Paoloni, l'ex portiere della Cremonese, ora al Benevento, uomo-chiave dell'inchiesta sulle partite truccate che ha portato a 16 arresti e a 28 indagati a piede libero. Paoloni, da cui partì l'indagine con l'ormai famoso episodio della somministrazione di tranquillanti a giocatori della Cremonese prima della partita contro la Paganese del 14 novembre 2010, si trova in carcere dal 1 giugno. Paoloni si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip e aveva invece parlato al procuratore capo Roberto Di Martino, negando di aver somministrato il Minias ai suoi compagni di squadra. I suoi avvocati, Emanuela Di Paolo e Luca Curatti, hanno chiesto nei giorni scorsi la piena libertà ma la decisione del gip potrebbe tradursi in una soluzione intermedia, ovvero la concessione dei domiciliari.

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