NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Partite truccate: Erodiani davanti al PM. De Laurentis "Lo Russo tra i manutentori"

     

     

    Partite truccate: Erodiani davanti al PM. Napoli, De Laurentis "Lo Russo tra i manutentori"

    08 giu 11 Comparirà tra non molto davanti al procuratore capo Roberto Di Martino Massimo Erodiani, il titolare di agenzie di scommesse arrestato nell'ambito dell' inchiesta sulle partite truccate. Erodiani ha adottato la scelta processuale di rispondere alle domande, così come aveva fatto nei giorni scorsi davanti al gip Guido Salvini. "Non credo che la situazione del mio assistito sia cambiata", ha detto il suo legale Giancarlo De Marco, quando gli è stato fatto notare come l'altro presunto promotore dell'associazione a delinquere, Marco Pirani, ieri, davanti al pm, abbia parlato per ore. A proposito della presunta combine riguardante partite di Serie A, il legale ha ricordato come Erodiani già davanti al gip avesse detto che "non ne sapeva niente o che, comunque, non era di sua conoscenza che ci fossero stati condizionamenti" in incontri della massima serie. Nel pomeriggio, il gip Salvini sentirà l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori, posto agli arresti domiciliari.

    De Laurentis: Lo Russo dipendente ditta manutenzione. "Questo signore presentato nelle foto era vicino a un rappresentante delle forze dell'ordine ed era alle dipendenze di un manutentore del campo di gioco, quindi non è che il calcio Napoli può stare all'entrata a verificare la fedina penale di tutti quelli che entrano, altrimenti dovremmo anche investigare, e non solo sui frequentatori dello stadio". Così il presidente del Calcio Napoli Aurelio de Laurentiis ha risposto ai cronisti che gli chiedevano della presenza a bordo campo, durante Napoli-Parma del 2010, di Antonio Lo Russo, figlio del boss della camorra Salvatore.
    Fuori da stadio solo con Daspo. "A me non risulta che il Napoli sia coinvolto. Per quanto riguarda la presenza allo stadio di determinati elementi, le società di calcio non possono mai essere considerate come responsabili perché allo stadio possono non andare solo coloro che sono colpiti da Daspo, tutti gli altri in luoghi pubblici possono avere accesso: questa è la legge, questa è la regola". Così il presidente del Calcio Napoli, Aurelio de Laurentiis, ha risposto ai cronisti a proposito della presenza a bordo campo, durante Napoli-Parma del 2010, di Antonio Lo Russo, esponente di spicco dell'omonimo clan. De Laurentiis si è incontrato stamane in municipio con il sindaco, Luigi de Magistris. "Noi abbiamo 700 steward le cui liste sono presentate agli uffici della questura, però bisognerebbe stabilire con il ministro degli Interni se in un impianto sportivo pubblico di così grande capienza debbano essere ammessi coloro che hanno reati diversi da quelli da stadio", ha detto ancora Aurelio de Laurentiis.
    Serve Tavolo Fifa-Uefa per regole certe. Un "tavolo immediato" con Fifa e Uefa per "stabilire regole ferree, chiare e inopinabili". Lo propone il presidente del Calcio Napoli, Aurelio de Laurentiis, per disciplinare a livello internazionale il mondo delle scommesse sportive. Secondo de Laurentiis, oggi "stiamo viaggiando ancora nel vecchio e non nel futuro. Per esempio la Lega Calcio dovrebbe avere al 50% con lo Stato il controllo ed i relativi introiti delle scommesse sul calcio; invece abbiamo tre società, come la Lottomatica e altre, più alcune straniere, per quanto riguarda il gioco on line. In più abbiamo le scommesse che avvengono in itinere e sulle quali operano società straniere con base in Asia. Secondo me tutto questo è assurdo". Da qui la proposta: "O facciamo con Platini e Blatter un tavolo immediato per stabilire regole ferree, inopinabili e chiare per la sopravvivenza del calcio, che deve rimanere uno sport oltre che un'industria; altrimenti non si va da nessuna parte e si fa solo sensazionalismo, che non è amico dei risultati corretti". "Il calcio va difeso, non può essere bruciato da situazioni criminali che vanno eliminate con leggi internazionalmente valide", ha sottolineato.

    Nessun tesoretto in casa Pirani. Due anelli e un bracciale d'oro. Nessun 'tesoretto', assegni o denaro contante frutto delle scommesse su partite di calcio truccate. C'erano solo i tre monili nella cassetta di sicurezza di un parente di Marco Pirani, che ieri, mentre il dentista marchigiano raccontava di almeno 30 partite sospette al pm di Cremona, gli agenti della Squadra mobile di Ancona hanno ispezionato nella Banca di Credito Cooperativo di Camerano. Un accesso autorizzato dalla procura di Cremona, che non ha portato ad alcuna scoperta eclatante. Qualche altra verifica sui movimenti bancari dell'indagato era stata ipotizzata, ma vista la sua piena collaborazione con gli inquirenti è possibile che non vi sia dato corso. Anzi, Pirani, difeso dall'avv. Alessandro Scaloni, spera di ottenere al più presto gli arresti domiciliari, nella villa di Sirolo, dove vive con la moglie Franca. In paese, le amicizie vip e le auto di lusso (preferibilmente Porsche) del medico, già responsabile del settore giovanile dell'Ancona, sono da sempre al centro dell'attenzione, e gli abitanti si dividono fra innocentisti e colpevolisti. Ma anche se lascerà il carcere, il dentista rischia la sospensione dall'Ordine dei medici, se le accuse a suo carico verranno confermate. Il presidente dell'Ordine provinciale, Fulvio Borromei, ha già chiesto alla procura di Cremona informazioni sulla posizione dell'odontoiatra, per valutare se con i suoi comportamenti abbia tradito la deontologia professionale. Fra gli elementi critici, la ricetta del 'Minias' che il portiere della Cremonese Marco Paoloni versò nel the dei compagni per far perdere alla squadra la gara con la Paganese. Pirani si è difeso sostenendo di aver firmato la prescrizione convinto che il sonnifero fosse per la moglie di Paoloni.

    Bobo Vieri: completamente estraneo. L'ex calciatore Christian Vieri, tramite il suo legale Danilo Buongiorno, dichiara "la propria totale estraneità alla vicenda del calcioscommesse". Vieri fa sapere di aver dato mandato al suo legale di "querelare chiunque offenda la sua reputazione e comunque utilizzi impropriamente il suo nome in riferimento ad attività illecite di questa inchiesta.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"

     

     

 

Video

Foto

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore