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    Il Cosenza ritrova le ali e batte l'Adrano

     

    Il Cosenza ritrova le ali e batte l'Adrano

    18 dic 11 Un Cosenza decisamente nuovo dalla cintola in su ritrova il sorriso dopo la brutta parentesi di domenica scorsa incassando tre punti che gli permettono di chiudere il girone d'andata al quarto posto. Contro la squadra di Pippo Strano, che non ha mai tirato in porta se non negli ultimi 30 secondi quando Franza con un miracolo ha strappato appalusi e congelato i tre punti, il Cosenza ha messo in vetrina la sua nuova livrea tutto fasce e velocità. Con Arcidiacono e Gassama a spingere come dannati la gara è stata una specie di monologo. Siciliani arroccati davanti la propria area, però, il Cosenza ha colto il bersaglio grosso solo per effetto di un calcio di rigore. Contestato dal tecnico siciliano. Ma c'è da dire che anche oggi la terna l'ha fatta proprio grossa annullando un gol regolarissimo ad Arcidiacono, vero peperoncino della gara. Contro gli ex compagni ci teneva a mettere il sigillo. A fine gara il collega Franco Segreto, del Corriere dello Sport, uscendo dallo stadio ha chiesto all'arbitro i motivi della decisione. Neanche il tempo di dirlo che l'assistente, reo della topica, quasi scusandosi, ha ammesso di aver sbagliato l'intervento nel chiamare un fuorigioco che non c'era. Cose da pazzi. Anche questa è serie D. Ma ci può stare in linea generale. Non ci può stare, invece, nell'economia di una partita che avrebbe di sicuro preso un'altra piega. Con l'Adrano arroccato nella sua difesa, probabilmente, il gol avrebbe cambiato i piani inducendo gli ospiti ad aprirsi e lasciare più spazi. Una partita brutta quella dei siciliani che hanno ringhiato per novanta minuti. "Una gara all'inglese" l'ha definita Strano. Una gara di calci e scorrettezze secondo noi. Tant'è che ad un certo punto sull'ennesimo fallo nei confronti di Gassama si stava scatenando una rissa. Questo il tono anglosassone secondo Strano. Due giocatori espulsi, uno in campo abbastanza ingenuo, il tecnico e suo figlio dalla panchina, seguiti poi anche dall'accompagnatore. Per non parlare del fair play. Stendiamo un pietoso velo e torniamo al calcio giocato. Il Cosenza si rifà il look in avanti ma non raccoglie quanto seminato. Troppo nuovi i tre innesti per poter funzionare subito. Arcidiacono però sulla fascia mette la freccia e prima del gol regolare messo a segno coglie, in una azione da applausi, una traversa a dir poco incredibile. Sfugge sulla sinistra, arriva in area e resiste ad un primo fallo, salta il secondo umo e dal fondo libera un traversone che stava per infilarsi. Un gol da li sarebbe stato da cineteca. Gassama sulla sponda destra va a folate. Il tecnico gli ha dato la consegna di non scoprirsi troppo. Ma quando affonda sono dolori. Lo devono fermare a calci anche se lui evita, quando può, col suo cambio di passo la peggio. In curva sud una trentina di giovanotti suoi compaesani ricordano che gli uomini sono tutti uguali. Una testimonianza contro il razzismo sottolineata dal minuto di raccoglimento ad inizio gara che ha così voluto ricordare le vittime innocenti di Firenze. Nel centro del campo una grande prestazione di Ciano e Romano fanno di questi due giocatori una sorta di filtro che non solo rompe ma propone gioco a più non posso. In difesa capitan Parisi subito out da la possibilità a Varriale di mettere in vetrina una delle sue migliori prestazioni. Il difensore nel suo ruolo naturale da decisamente il meglio. Tiene in mano la difesa e da sicurezza. In netto ritardo di preparazione Longobardi che deve ancora trovare il ritmo giusto anche se fa vedere un paio di dai e vai niente male. Con Gassama e Arcidiacono il lavoro per il lanzichenecco rossoblu non mancherà. Il colored ancora uan volta si rivela decisivo. Due i rigori su di lui. Ma solo sul secondo, contestato dalla panca biancoazzurra, l'arbitro decide per il penalty. Professor Mosciaro sale in cattedra e la palla entra dal lato opposto del portiere. Come farà? Solo lui lo sa. La partita è tutta qui. Franza fa da spettatore per novanta minuti perché l'Adrano si preoccupa solo di non prenderle. Ma nell'ultimo extra minuto di recupero quando la testa era già sotto la doccia il sangue si gela nei polsi. Il numero uno sfodera una parata che confeziona col fiocchetto la vittoria. Una incredibile distrazione a centrocampo con tutti a cercar palla in avanti lascia libero un contropiede di Caputa che si presenta solo soletto davanti al giovane pipelet rossoblu. Ora c'è la sosta natalizia. Anche se domani i giocatori si ritrovano al San Vito per gli allenamenti fino al 23 c'è da limare le spigolature. Di intese in campo tra giocatori parliamo ovviamente. Da affinare i movimenti davanti l'area soprattutto perché giocare con tre punte e mezzo come nella gara di oggi è si un vantaggio ma succede che poi trovi, come le troverai in questa serie D, squadre come l'Adrano che mettono nove giocatori davanti la porta e sarà un problema sfondare. Problemi che lasciamo volentieri al tecnico che saprà trovare la giusta misura per mettere a punto questa fuoriserie. Un ultima nota per la società che oggi ha fatto imbestialire i tifosi, la metà dei quali è tornata a casa per via dei varchi/tornelli bloccati fino alle 14.15. Così non si può andare avanti. Non si può improvvisare si si vogliono fare cose grandi.

    --- Cosenza-Adrano 1-0 (cronaca a tabellino)

    --- D/I 17a Risultati classifica e Prossimo turno

    --- Video: Cosenza-Adrano 1-0 (2) Conferenza Patania

    --- Video: Cosenza-Adrano 1-0 (2) Conferenza Strano

    --- Video: Cosenza-Adrano 1-0 Dichiarazioni Patania

    --- Video: Cosenza-Adrano 1-0 Dichiarazioni Strano

     

    Pagelle

    Franza: Spettatore non pagante, si guadagna la pagnotta con una grande parata all'ulrtimo secondo. Voto 7

    Rapisarda: Tutto bene, anzi benissimo, fino al 94'. Poi si fa scappare Caputa che stava combinando la fritatta. Voto 6 1/2

    Varriale: Centrale difensivo un vero leone. Uscendo Parisi prende la difesa per mano. Voto 7

    Ciano: Come il buon vino più passa il tempo più diventa superlativo. In mezzo al campo copre e propone. Non lo scopriamo oggi. Tra i migliori in campo. Voto 7+

    Scigliano: prova a far dimenticare la brutta gara di domenica scorsa. Ma fa venire i brividi con un pallone alzato male sulla porta. Voto 6

    Parisi: L'arbitro gli fa togliere il cappellino e lui .... si fa male al ginocchio ed esce subito. S.V.

    Gassama: Nel suo repertorio il cambio di passo a volte è stucchevole. Ma con la palla ai piedi e la sua velocità non ce n'è per nenssuno. Lo fermano solo con le cattive. Così arriva il secondo rigore in due gare giocate. Voto 7

    Romano: Di fianco a Ciano forma una coppia di centrocampo con i controfiocchi. Tutta classe e accetta, quando serve. Voto 7+

    Longobardi: Non è a posto fisicamente ma occupa diligentemente la posizione in campo. Il tempo di carburare e ne vedremo delle belle. Voto 6 1/2

    Arcidiacono: Il migliore in campo in asosluto. Corre come un ossesso scavando un solco sulla sinistra. Prende una traversa e sigla un gol regolarissimo. Dai suoi compagni riceve tanti calcioni ma lui è una spina nel fianco. Voto 8

    Mosciaro: Professore del dischetto. Palla da un lato portiere dall'altro. Da migliorare l'intesa con Longobardi. Voto 7 -

    Subentrati:

    Salvino: Troppo poco in campo. Riceve uin ceffone a fine gara davanti all'assistente dell'arbitro che non batte ciglio. S.V.

    Marano: Fa il debutto con la squadra della sua città subentrando a Potestio per un attaccante in più. Ma dopo una pressione iniziale deve lavorare in copertura bloccando i tentativi degli avversari. Voto 6

    Potestio: Fa il suo dovere entrando al posto di Parisi ma tatticamente viene posizzionato sull'out di competenza. Ordinaria amministarzione Voto 6+

    Mister Patania: ha il grande merito di aver messo i piedi buoni di Romano e Ciano tra difesa e centrocampo in un ruolo che garantisce copertura ed offre gioco dalle quattro migliori scarpette in campo. Inutile sottolienare che la squadra, di categoria superiore, rispecchia anche la sua conduzione da categoria superiore. Ha il merito di aver saputo mantenere la calma tra i Lupi nonostante i pestoni del tutto illeggittimi degli avversari e le decisioni di un arbitro che ha condizionato l'incontro. Voto 7 1/2

    gol annullato....

    la gioia dopo il gol

    Gli uomini sono tutti uguali,a prescindere dal colore della pelle

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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