L'epopea della "Viola basket" in un libro di Giusva Branca

03 giu 10 ''A chi c'era perche' non dimentichi, a chi non c'era perche' sappia''. E' lo slogan che accompagna l'uscita di ''Che anni quegli anni'', volume scritto dal direttore del quotidiano on line ''strill.it'', Giusva Branca e che ripercorre gli anni d'oro della Viola basket, la squadra di pallacanestro di Reggio Calabria che per 24 anni milito' in serie A toccando anche vette assolute e disputando per tre volte le coppe europeee ra le cui fila vide campioni e nazionali, italiani e amerciani dal nome di Bianchi, Sconocchini, Hughs, Campanaro. Il volume, prima uscita assoluta della neonata casa editrice reggina ''Urbabooks'', ripercorrendo le tappe della crescita sportiva della squadra, in realta' riesce a permeare le dinamiche sociali di una citta', Reggio che proprio mentre la Viola faceva sognare, conosceva le sue pagine piu' buie, travolta da una feroce guerra di mafia e da una disgregazione socio-politico-economica evidente. '''Il miracolo-Viola' - scrive Branca - fin da quell'ormai lontano ferragosto del 1966, consiste proprio nella sua grande valenza sociale, nella dirompente capacita' di travolgere gli argini dello sport arrivando a rappresentare modelli di comportamento per un tessuto socio-economico allo sbando ed anche nella sua straordinaria forza aggregativa, evocativa di via di rinascita per l'intera comunita'. E' un processo che dura un quarto di secolo ma che incide profondamente sulle dinamiche cittadine, rappresentando a lungo l'unica scialuppa di salvataggio per una citta' violentata nel presente e depredata del proprio futuro''