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    Il Cosenza coi cerotti non va oltre il pari con il Pisa

     

     

    Il Cosenza coi cerotti non va oltre il pari con il Pisa

    26 set 10 Il sangue dalle rape, si sa, e’ difficile cavarlo, ma l’allenatore del Cosenza, Paolo Stringara, senza nove titolari fondamentali, 7 out e 2 squalificati, con Giacomini e Fanucci a mezzo servizio, e una squadra inventata di sana pianta, fa il massimo per riuscirci con il drappello di giovanotti che ha in mano. Così in sintesi il pareggio a reti inviolate del Cosenza sceso in campo sul terreno del San Vito, contro il Pisa, piu’ rabberciato che mai. In sala stampa il tecnico si presenta con il volto scuro, ma sempre equilibrato, senza scomporsi piu’ di tanto, sicuro del buon lavoro fatto. A chiare lettere dice, su domanda, che non gli e’ piaciuto nessun reparto. Uno glielo salviamo. La difesa. Che non prende gol ed e’ il secondo miglior reparto del torneo, dietro solo all’incredibile Atletico Roma. Di contro la sterilita’ dell’attacco e’ impressionate. Con il potenziale piu’ importante di tutta la Lega Pro ancora non si riesce a sbloccare la macchina da guerra allestita da Castagnini per distruggere questo campionato. Ma ne noi, ne il tecnico, probabilmente , ci si puo’ preoccupare piu’ di tanto. Le menti del gioco sono fuori per infortunio e di sicuro ruoli delicati come chi deve distribuire palloni e vedere il gioco che man mano si apre si possono inventare dalla sera alla mattina. Così oggi si e’ rischiato piu’ del dovuto ma non si puo’ recriminare su nulla. Anzi. Gli undici scelti per la “pugna” hanno dato si il massimo ma qualche limite lo hanno mostrato. Senza la necessaria lucidita’ di chi e’ chiamato al ruolo di regista non si va da nessuna parte. Non parliamo poi delle ali tarpate. Senza esterni e’ davvero impensabile andare oltre i limiti congenito di chi puo’ essere adattato a ruoli non suoi ma piu’ di tanto non puo’ essere fatto. Bisogna avere pazienza. “A da’ passa’ a nuttata”. Intanto Stringara ha dovuto studiare nuove alchimie per uscire dal guado che la mancanza di sette titolari in ruoli fondamentali gli impongono. Vedi Essabr a sgusciare, oggi poi con una deliziosa coppia di scarpe una rossa e una blu (complimenti), su tutto il fronte d’attacco a provare ripartenze. Roselli esterno non rende, non poteva essere diversamente, non e’ certo lui l’uomo che deve dare la spinta e Giacomini, fermo due giorni e messo su alla meno peggio, senza le sue potenzialita’, fanno la somma di un spinta laterale consistente. Eppure il Cosenza ha provato a metterla subito dentro con Di Bari al primo minuto con un colpo di testa non indirizzato al punto giusto e capitan De Rose che prende pieno l’ultimo spigolo della traversa interna con pallone che rimbalza manco dieci centimetri dopo la linea di porta. Il fattore c… in queste occasioni sarebbe stato fondamentale. Ma quando non va, non va. Il Pisa nel frattempo non sta a guardare e Obodo in due occasioni ha la palla per fare lo sgambetto. E si, in campo ci sono soprattutto gli avversari. Giovanotti che si son buscati la pagnotta, compreso il cosentinissimo Mosciaro (accento sulla o mi raccomando) che ci prova due volte. “Sono tifosissimo del Cosenza fuori dal campo e spero che quest’anno vada in B” confessa a fine gara. Ma il suo dovere in neroazzurro la fa appieno. Anche forse un po troppo per qualche sassolino nella scarpa. Poi Stringara prova a spostare Musca sulla fascia offensiva portando Roselli al centro e mettendo in campo l’altro 50% che era rimasto di Fanucci, anche lui fermo due giorni, assieme al “pitone” che con i suoi 20 minuti di autonomia si fa subito vedere ad inizio del secondo tempo. Ma se la testa non c’è e si prova con le ripartenze di Mazzeo ed Essabr. Una di queste finisce in rete, ma la bandierina del fuorigioco si solleva senza riverenze. Niente da fare. Anzi. C’e’ Petrocco che deve fare un paio di miracoli per salvare la porta dalla capitolazione. Il giudizio sulla gara non va oltre la sufficienza ma le scuse sono tutet plausibili. Anche se Stringara recrimina sul fatto che molte sue indicazioni sono state disattese. Lenti nel primo tempo e senza idee lunga la gara e’ il risultato che mette in mostra limiti, ma preparazione intendiamoci, di qualcuno che non avendo fatto preparazione si merita la sostituzione. Siamo alla sesta di campionato, comunque, ed il Cosenza, assieme all'Atletico Roma , non ha mai perso, ed ha 10 punti in cascina con sette titolari infortunati e due squalificati: senza nove giocatori titolari non si puo’ cavar sangue dalle rape.

    le pagelle

    Petrocco: Di tutto e di piu'. Il portiere e' impegnato seriamente poche volte ma i suoi interventi sono decisivi. Nel finale salva il risultato voto 6 1/2

    Musca: Il tecnico lo schiera in difesa e poi prova a spostarlo sulla fascia. Fa il compitino. Prende un giallo per un fallo inutile. voto 5 1/2

    Di Bari: Schierato nel suo ruolo si fa trovare un paio di volte in ritardo. Da li il Pisa passa diverse volte. Si mangia un gol facile facile al primo minuto. voto 5 1/2

    Raimondi: Sempre piu' leader della difesa. E' lui che mette l'ultima pezza sugli errori dei compagni. Ad un certo punto lo abbiamo visto anche a centrocampo a proporre. voto 7

    De Rose: Prende la traversa ma prende anche un giallo con la fascia di capitano. Di quantita' il lavoro a centrocampo. Voto 6 -

    Giacomini: Non era lui. Non si e' allenato per due giorni per un sovraffaticamento e non ha recuperato affatto. Stringara non aveva come sostituirlo. Mancando il suo gioco la squadra ne risente. Il piu' per l'aver stretto i denti. 5 +

    Roselli: Per scelte tattiche ha dovuto fare l'esterno ma non e' il suo ruolo. Poi il tecnico lo ha spostato a centrocampo a spaccar legna ed ha fatto la sua parte. 6 --

    Coletti: Parte bene ma poi cala fisicamente. Il tecnico lo sostituisce. 5 1/2

    Essabr: Aveva un compito fondamentale, quello di ripartire ed inventare qualcosa di piu', viste le pesanti assenze in avanti. Parte male ma si riprende. Gli viene annullato il gol per un fuorigioco. Poi finisce la benzina e viene sostituito. 6 -

    Daud: Parte dal primo minuto scaldando il posto a Biancolino. Lento, sbaglia tanti palloni. Si vedono i limiti della poca preparazione 5-

    Mazzeo: Migliora di gara in gara. Oggi sacrificato in un compito di cucitura tra centrocampo e attaccao, sta troppo lontano dalla porta. Ma lui oltre agli assist crea due belle occasioni. 6 1/2

    Fanucci: Non doveva giocare perche' si e' allenato solo tre giorni. Stringara lo butta nella mischia per portare Musca sulla fascia. Il voto, come Giacomini, per aver stretto i denti. 6-

    Gagliardi: Troppo poco in campo. S.V.

    Biancolino: Con Biancolino il Cosenza si "appesantisce" in avanti. Appena entrato libera un gran fendente, attira i difensori e fa la sua parte. 6

    Stringara: Le prova tutte ma senza giocatori fondamentali nei ruoli chiave non puo' far di piu'. Intanto fa i miracoli con quelli che ha. 6 1/2

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