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    Al San Vito spettacolo per pochi, battuto il Foggia

     

     

    Al San Vito spettacolo per pochi, battuto il Foggia per 2 a 0

    24 nov 10 Due squadre in campo con due diverse motivazioni oggi pomeriggio al San Vito per la gara di Coppa Italia tra il Cosenza di Somma ed il Foggia di Zeman. Campo inzuppatissimo e pesante, giocatori motivati a fare la loro parte fino in fondo. Due scuole di calcio che si assomigliano, entrambe votate all’attacco. Totale quello di Zeman che attacca in nove lasciando un solo uomo in difesa, classico quello che oggi ha dovuto schierare il tecnico di Latina, condizionato dalle scelte tra infortuni e “indisponibili”, che mette in campo un roccioso 3-5-2 . Per questa gara il suo aggressivo 4-2-3-1 viene messo da parte. Si attacca solo in due con alle spalle un centrocampo con i controfiocchi. Una linea a cinque con Fiore al centro affiancato da una coppia di spaccalegna come De Rose e Roselli con licenza di “attacco”, esterni due treni come Bernardi e Giacomini che nonostante il pantano vanno lo stesso. Una linea su cui si infrangono le ondate di Zeman-Pinocchio che a fine gara dice di “aver rinunciato a giocare per le condizioni del campo”. E si. Il Foggia quando piove regala la partita all’avversario. Non ce’è che dire, quando l’uva e’ amara….. Per il Cosenza si torna con la difesa a tre che gira come un orologio svizzero, e i Lupi non prendono gol. Superlativo Wagner che di testa vince tutti i duelli e cresce di personalita’ in maniera impressionate. Davanti due punte secche che si alternano per un’inedita coppia Mazzeo-Olivieri. Spettacolo nello spettacolo Fiore in sala comando trova a piacimento sempre il miglior uomo piazzato. Così Bernardi e Giacomini corrono di meno, ma corrono il giusto per piazzare palloni importanti per le due punte. Una delle piu’ belle gare mai viste al San Vito. Azioni di prima tre passaggi e palla in area avversaria. La squadra di Zeman non ha mai il tempo di ragionare e non ha mai tirato in porta. Esce fuori solo nel finale quando il Cosenza pago del risultato e con qualche velo di stanchezza rallenta vistosamente il ritmo, prendendo un palo. Il campo pesante lo era per tutte e due le squadre e le energie alla fine chiedono il conto di quanto speso. Ma quello che piu’ entusiasma e’ stato lo spirito di “squadra”, unita, che ha animato il Cosenza. Coperta in tutti i reparti in undici e difendere in undici ad aprire la manovra. Una goduria per i circa duecento presenti. Roselli poi, oggi tra i migliori in campo, da scuola di calcio con la palla nei piedi. La classe non e’ acqua e la sua esperienza viene fuori su di un campo impossibile. L’attaccamento ai colori lo svela capitan Fiore a fine partita. “Amo questi colori e questa maglia. Quando stavo fuori ho sempre seguito il Cosenza” confessa il capitano. Non c’erano dubbi. Ma quello che gli fa piu’ onore e’ l’aver tirato fuori le sue migliori capacita in questo momento in cui i problemi societari offuscano le idee “E’ normale che per un giocatore quello che avviene lo distrae, in maniera inconscia, noi siamo tutti preoccupati perche’ il patrimonio Cosenza va salvato, ma noi scendiamo in campo per onorare la maglia che indossiamo”. Un richiamo anche a chi, tra i suoi compagni, in questi giorni ha tirato il piedino un po indietro. Visto che i giocatori nel bene o nel male sono comunque e sempre tutelati. Via il vestitino da impiegati e su la corazza da lottatori. Questo il Cosenza che ci piace. Troppe parole e troppi veleni si stanno spargendo su di un patrimonio che qualcuno vorrebbe portarsi a casa “aggratis”. Lo zoccolo duro visto oggi in campo ha dimostrato un particolare attaccamento alla maglia, all’essere uomini che ha colto di sorpresa i soliti denigratori che vivono delle disgrazie altrui. Non e’ questo il tema del Cosenza di oggi. Il signor Zeman avrebbe fatto miglior figura dicendo “l’ho persa e basta”. Ma questo e’ il calcio. Quando si perde c’e’ sempre un arbitro, una zolla di terra, un terreno pesante, un guardialinee, o la sfortuna, su cui scaricare le colpe. Troppo facile. Quella di oggi, invece, quella vista in campo, e’ stata la lezione che probabilmente sara’ la mossa spartiacque da cui riparte il nuovo Cosenza.

    --- Cosenza-Foggia (Coppa Italia) 2-0 (Cronaca e tabellino)

    Pagelle:

    De Luca: Grida e chiama all'ordine i suoi. Questa volta non si fa sorprendere da un velenoso retropassaggio di Giacomini. Sempre attento anche se spettatore sotto la pioggia. Piccoli portieri crescono. Voto 6 +

    Wagner: Cresce e sorprende partita dopo partita. Si sa il giocare fa maturare ma lui ha delle doti non male. Conferma il suo dominio di tesa, si applica alle direttive del tecnico. Voto 6 1/2

    Giacomini: Ordinato spinge come sa fare lui. peccato per il giallo e il retrpèassaggio che poteva costare caro. Voto 6

    Raimondi: Certo con l adifes a atre e' tutta un altra cosa. Combatte da par suo e se gli avversari non arrivano in area avra' i suoi meriti. Voto 6 1/2

    De Rose: Con Fiore a fianco meno responsabilita' e piu' lavoro, il mediano spacca la legnama sopra tutto gestisce meglio le energie finendo senza prendere i crampi. Prova ad andar in rete con una bella rovesciata. Voto 6 1/2

    Di Bari: Lo abbiamo sempre detto a tre Di Bari da il massimo e rende bene. Stava per far gol ma poi si e' pentito. Non c'e' abituato. Voto 6

    Bernardi: Alla grandissima. Corre, crossa si fa vedere. Una spian nel fianco del Foggia. Il Bernardi che tutti conosciamo. Aspettava l'occasione per dire "Mister ci sono anche io!". Voto 7 1/2

    Roselli: Ci eavamo dimentcati del Roselli, che marca e gioca palla a terra in area avversaria. La classe non e' acqua e fa un gol da attacante incallito sul palo giusto al momento giusto. Voto 8

    Olivieri: Tira fuori dal suo repertorio giocate sullo stretto che non gli avevamo mai visto fare. Sembra un altro. Si vede che ha voglia di giocare. Gli manca solo il gol. Voto 6 1/2

    Stefano Fiore: Vi ricordate la Nazionale vice campione d'Europa? Be', Stefano e' tornato quello li, senza alzare la testa trova i compagni e li serve con il pallone tra i piedi. Aumenta la sua autonomia superando l'ora di gioco. E' la vera anima del Cosenza di oggi. Voto 8

    Mazzeo: Riprende il posto in un ruolo a lui consono. Serpentine e gicoate nello stretto sono spettacolari. E' tornato in forma sueprando al parentesi di domenica scorsa. Preciso il calcio di rigore vicino al palo dove il portiere non arriva. Voto 8

    Coletti: Entra sostituendo Olivieri. Mossa che ha permesso a Somma di avanzare Roselli a fianco a Mazzeo. Lui spacca legna a centrocampo. Voto 6

    Adriano Fiore: Cambio in famiglia, sostituisce Stefano. Troppo poco in campo per essere giudicato. SV

    Viscardi: Emozionatissimo per il debutto in prima squadra si mangia il gol del tre a zero. Peccato, sarebbe stato un bel regalo. Troppopoco in ampo S.V.

    Somma: Be', che il mister capisca di calcio e' fuori di dubbio. Cambiare modulo in tre giorni e' soprannaturale. I meriti di questa vittoria sono i suoi. Sopratutto pensando al fatto (e non lo nasconde) che odia il 3-5-2. Quando si dice "Le nozze coi fichi secchi" .. Voto 7

    Il gol di Roselli

    Il gol di Mazzeo

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--- Cosenza-Foggia 2-0 Mister Zeman

--- Cosenza-Foggia 2-0 S. Fiore

--- Cosenza-Foggia 2-0 Mister Somma

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