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      Stasi: Nodo AV Tarsia cruciale perchè interessa anche Reggio Calabria

       

       

      Stasi: Nodo AV Tarsia cruciale perchè interessa anche Reggio Calabria

      14 feb 24 "Uno degli argomenti che ho ascoltato nel dibattito, pubblico e non pubblico, sul tema della Alta velocità, ed in particolare del nodo di Tarsia, riguarda il fatto che 'ai reggini non conviene'. Oppure, peggio ancora, 'i reggini non vogliono'. Per reggini non si intende, ovviamente, la splendida comunità di Reggio Calabria e della sua provincia, ma evidentemente i più autorevoli rappresentanti politici che starebbero osteggiando la Praia-Tarsia in virtù della Praia-Paola, cioè del nulla visto che l'Alta velocità dovrebbe rappresentare un'infrastruttura nuova e non una rabberciata di quella esistente". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. "Io sono profondamente convinto - aggiunge - che il nodo di Tarsia convenga, invece, anche a Reggio Calabria. Dati alla mano, anzi, tempi alla mano, rispetto al percorso tirrenico, che comunque resterebbe operativo, quello di Tarsia potrebbe pesare sui nodi intermedi massimo sette minuti in più. In realtà, al capolinea della Città dello Stretto, il ritardo sarebbe praticamente annullato. Si tratta di un parametro totalmente trascurabile. Cosa si otterrebbe? I treni come tutti gli altri servizi svolgono primariamente un servizio di pubblica utilità, e ci sarebbe da riflettere sulle ragioni per le quali il diritto alla mobilità, universalmente riconosciuto, continua ad essere negato alla popolazione ionica. Allo stesso tempo, tuttavia, anche le corse dei treni risentono di parametri statistici ed economici legati all'utenza, ovvero a quanto una tratta o una corsa risulti sostenibile. Sulla base di questi parametri, le corse vengono istituite, raddoppiate, potenziate oppure cancellate. Il nodo di Tarsia consegnerebbe all'Alta velocità Salerno-Reggio l'utenza di un terzo della popolazione calabrese, circa 600 mila persone che vivono intorno alla Valle del Crati, tra i centri urbani di Corigliano-Rossano e Cosenza, tra il Pollino e lo Ionio. Gran parte di questa popolazione oggi non è utente dei servizi ferroviari, cioè preferisce usare l'automobile perché arrivare a Paola significa impiegare circa 90 minuti con qualsiasi mezzo. Un bacino di utenza completamente sommerso e di un pezzo di Calabria che sotto il profilo produttivo, quindi anche in termini di esigenza di mobilità, è tra quelli più competitivi. Aumentare l'utenza di un servizio significa renderlo più sostenibile e quindi avere la possibilità di più corse e più servizi anche e soprattutto per Reggio Calabria. Possibile che le rappresentanze politiche regionali e di quell'area non se ne rendano conto?" "Cosa ci perderebbe, invece, Reggio Calabria o la Calabria tirrenica - dice ancora il sindaco Stasi - se venisse realizzato il nodo di Tarsia? Sembrerà strano, ma la risposta è: nulla. La linea tirrenica già servita dai treni freccia resterebbe operativa ed è già satura con la propria utenza, mentre un altro bacino, lo ripeto, è totalmente sommerso. Inoltre se è vero che, come tutte le infrastrutture strategiche, il nodo Praia-Tarsia presenta delle criticità strategiche, è altrettanto vero ed inequivocabile che l'ipotesi tirrenica ne presenta forse di più. Resta da realizzare con urgenza, invece, in questa fase, la bretella di Thurio che collegherebbe direttamente la città di Corigliano-Rossano e la linea ionica fino a Crotone con le attuali tratte dei treni freccia: un'opera strategica sulla quale la Calabria ha già perso troppo tempo".

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