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      Occhiuto: Su depuratori primi risultati, ora catasto collettori scarico

       

       

      Occhiuto: Su depuratori primi risultati, ora catasto collettori scarico

      05 set 22 "Quest'anno siamo riusciti ad intervenire sui depuratori e sulle pompe di sollevamento di un tratto del mare calabrese, quello storicamente più inquinato, ma ci siamo resi conto che ci sono tantissime attività e tantissime abitazioni che non sono collettate e anche per questo la Calabria e tra le regioni che ha più procedure di infrazione comunitaria". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso della conferenza stampa, a Catanzaro, organizzata dall'associazione "Pinetamare insieme". "C'è stato - ha aggiunto Occhiuto - un impegno straordinario della Capitaneria di porto, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Stazione Zoologica Anton Dohrn, e delle associazioni che hanno svolto un ruolo straordinario in una regione dove non c'è mai stata la cultura della depurazione. Ripartiremo con le attività strutturali, quelle che servono per collettare le parti della Calabria che non lo sono e vogliamo fare un catasto dei collettamenti. Oggi non si sa se una casa, una attività economica è collegata o meno alla rete fognaria. Nemmeno si sa se le acque nere confluiscono nelle acque bianche. In una regione dove per vent'anni non si è parlato di depurazione e solo da qualche mese abbiamo cominciato a parlarne ottenendo dei risultati. Avevo anticipato che avremmo ottenuto soltanto il 40-50% dei risultati il primo anno e sono contento perché in molte zone della Calabria dove il mare era sempre sporco, quest'anno è stato per molti giorni cristallino". "Tutto questo -ha detto ancora Occhiuto - non basta perché vanno messe in atto le attività strutturali per fare in modo che il mare sia come debba essere in Calabria, cristallino come è nella maggior parte degli 800 km di costa". All'incontro con i giornalisti hanno partecipato Anna Rosa, dell'associazione "Pinetamare insieme", il vicepresidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Silvio Greco, il comandante regionale della Guardia di Finanza, Guido Geremia, il direttore Marittimo della Calabria, Giuseppe Sciarrone, e il colonnello dei carabinieri Sergio Molinari. Si è parlato delle attività svolte lungo i tratti interessati da Lamezia Terme a Vibo Valentia. Il presidente Occhiuto, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha parlato anche delle ordinanze per gli interventi sui depuratori rivolte ai Comuni. "I lavori che abbiamo richiesto - ha detto - sono stati tutti eseguiti. Ci siamo occupati dei depuratori da novembre. Ce ne siamo occupati ritenendo che fossero il cuore del problema, ma non è così, perché abbiamo scoperto che in molti depuratori c'erano fanghi non smaltiti. Che i Comuni non svolgevano manutenzione e che le pompe non funzionavano. Abbiamo smaltito i fanghi a spese della Regione in danno delle società di gestione. Abbiamo fatto delle prescrizioni ai Comuni per riparare i depuratori dove andavano riparati e sono stati riparati; abbiamo dato le risorse per comprare le pompe di sollevamento e mettere in atto tutte le attività per far funzionare meglio il sistema della depurazione. Però ci siamo accorti che il tema depuratori incide per una parte importante, ma non per la maggior parte perché ci sono tanti fiumi e torrenti che nonostante le pulizie straordinarie fatte da noi ad aprile, nei periodi di maggiore siccità quando altrove erano secchi in Calabria erano in piena e, spesso, hanno portato acque reflue e scarichi dalla montagna verso il mare. Allora significa - ha sostenuto ancora Occhiuto - che dobbiamo intervenire proprio sul collettamento e faremo a questo nelle prossime settimane. Sulla depurazione non mi fermo perché credo che sia uno degli ambiti dove spesso la Regione è costretta anche a sostituirsi ad altri livelli istituzionali. Abbiamo per così dire commissariato alcuni depuratori facendo svolgere un'azione di supporto al Corap per poter controllare direttamente quello che avveniva. Poi i comuni hanno maturato una consapevolezza, una coscienza maggiore e ringrazio tanti sindaci che si sono messi a lavorare finalmente sulla depurazione ora chiameremo i Comuni a darci una mano anche nelle attività che avrebbero dovuto censire perché è compito loro censire le abitazioni e le attività economiche che non sono collettate". "Gli interventi - ha detto la presidente dell'associazione Pinetamare, Rosa - devono diventare più importanti. Chiediamo che i sindaci che sono i responsabili facciano di più per collettare tutto alla rete fognaria, anche le strutture balneari. Quindi che i lidi vengano controllati da parte delle amministrazioni comunali. Mi domando dove sono i veri imprenditori, visto che viviamo di scarichi a cielo aperto. Dobbiamo ringraziare i procuratori Camillo Falvo e Salvatore Curcio per il loro lavoro. Abbiamo sensibilizzato la società civile e ora il popolo che ha fame non vuole cornetti, vuole pane quindi se va in spiaggia vuole il mare pulito sempre e se non ci sono sindaci capaci prendiamo provvedimenti". La Stazione Zoologica Anton Dohrn ha individuato 331 punti di campionamento e per ogni punto sono state fatte 80 analisi, 50 chimiche e 30 di tipo biologico inclusa una indagine sul Dna realizzata per la prima volta. "Abbiamo lavorato molto - ha dichiarato Silvio Greco - e non c'è solo l'inquinamento. Lavoriamo con i sommozzatori perché andiamo sui sedimenti e perché il mare non ha memoria, ma i sedimenti sì. Così abbiamo scoperto quanto inquinamento c'è e di che natura sia. I concittadini calabresi devono capire che non si è furbi se non si spendono i soldi per collettare perché l'inquinamento si ripercuote sulla salute dei calabresi. Basti pensare all'aumento delle demenze giovanili e senili senza che in Calabria ci sia un sistema industriale e l'inquinamento dei furbetti che scaricano nottetempo o dei depuratori che non hanno funzionato forse ha un ruolo".

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