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      Regonali: il dibattito elettorale dei candidati

       

       

      Regonali: il dibattito elettorale dei candidati

      02 gen 20 "Venerdì 3 gennaio presenteremo a Catanzaro il nostro programma elettorale e ricorderemo le coraggiose e costanti battaglie del Movimento 5 Stelle sul territorio calabrese: per la legalità, il contrasto della 'ndrangheta, la trasparenza e la pulizia dell'amministrazione pubblica a partire dalla Cittadella". Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, coordinatore per la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle relativa alle Regionali del prossimo 26 gennaio. "L'appuntamento - precisa il deputato - sarà alla Casa delle Culture di Catanzaro, alle 15,30. Durante l'iniziativa presenteremo anche tutti i candidati consiglieri regionali nelle liste del Movimento 5 Stelle e di Calabria Civica. L'occasione servirà a conoscere le nostre proposte di cambiamento reale della Regione Calabria e intanto le priorità cui intendiamo dedicarci nei primi mesi: sanità, lavoro, agevolazioni per le imprese, riforma della burocrazia regionale, anticorruzione, tutela dell'ambiente, sistema dei trasporti, valorizzazione della cultura e programmazione turistica sulla base delle specificità dei singoli territori. Sarà il candidato governatore Francesco Aiello a sintetizzare le linee del nostro programma per liberare la Calabria e il metodo, di aperta condivisione delle scelte, che intendiamo seguire. Rinunceremo, come abbiamo già detto, agli affidamenti diretti e renderemo pubblici e immediatamente consultabili tutti gli atti della Regione, finora addirittura, in alcuni casi, coperti da omissis". "Le nostre credenziali - conclude Parentela - sono l'assoluta lontananza dal sistema dei partiti, la garanzia di libertà, competenza, indipendenza e autonomia dei candidati e tutto il patrimonio di esperienza che, grazie anche ai nostri esperti e al paziente lavoro svolto insieme a comitati, associazioni, cittadini e attivisti calabresi, abbiamo acquisito in settori chiave: tutela della salute, dell'ambiente e dei beni comuni".

      "Il sistema universitario calabrese deve diventare una realtà partecipata al servizio del territorio regionale. Per far sì che gli atenei calabresi interpretino pienamente il ruolo di interlocutori privilegiati, anche nel campo della pubblica amministrazione, è necessario promulgare, in tempi rapidi, una legge regionale che supporti le università, così da programmare e pianificare azioni sostenendo i fondi per il diritto allo studio e aggiornare vecchie norme obsolete". Lo afferma la candidata per il centrodestra alla Presidenza della Regione Jole Santelli. "In questo senso - prosegue - ho già fatto mie le preoccupazioni degli studenti calabresi che negli scorsi giorni hanno lanciato un allarme rispetto alla scarsità di fondi in ordine al diritto allo studio. Come pretendiamo che le nostre intelligenze rimangano in Calabria se non contribuiamo ad offrire loro gli strumenti per farlo, finanziando borse di studio, dottorati e ricerca? Siamo già pronti a lavorare in tal senso. Abbiamo accolto l'invito del magnifico rettore Nicola Leone e del Senato accademico dell'Università della Calabra e siamo pronti ad accogliere le proposte che provengono dall'intero sistema universitario regionale". "Faremo quanto nelle competenze dell'ente regionale - conclude Jole Santelli - per offrire alle nostre Università le migliori condizioni possibili e avvieremo politiche regionali concrete finalizzate ad arrestare e invertire il gravissimo processo di emigrazione giovanile in atto".

      "La misura degli arresti domiciliari per il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, indagata per induzione indebita a dare o promettere utilità, è un fatto angosciante. La vicenda conferma che in Calabria c'è un'emergenza di legalità, rispetto alla quale sono certo che il Governo darà presto risposte efficaci alla comunità calabrese, che ha bisogno di una presenza limpida dello Stato. Ne parlerò intanto con il ministro Luigi Di Maio, di cui conosco la prontezza e fermezza". Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l'alleanza civica del Movimento 5 Stelle. "Mi auguro - prosegue Aiello - che le ipotesi investigative sulla condotta del prefetto di Cosenza non vengano confermate. A prescindere dagli sviluppi giudiziari, il caso, che si aggiunge al pesantissimo quadro, riguardante altri, risultante dall'inchiesta 'Rinascita Scott', deve indurre tutta la politica e l'informazione, che ha un ruolo essenziale, a considerare a fondo l'estrema gravità della situazione calabrese. Qui si rischia di perdere la credibilità delle istituzioni e di allontanare per sempre i cittadini dallo Stato. Dobbiamo compiere ogni sforzo per intervenire al meglio sul terreno politico, istituzionale e culturale. Non si può perdere tempo. In Calabria servono azioni concrete e immediate per preservare le istituzioni pubbliche. Ciascuno deve fare la sua parte, senza indugi".

      "La Calabria sarà protagonista se vinceremo noi le elezioni regionali. È una campagna elettorale nella quale mettiamo in evidenza la nostra storia. E non posso non citare la fiducia che il presidente Berlusconi ha avuto in me, una grande carica e una grande responsabilità". Lo ha detto Jole Santelli, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, intervenendo alla presentazione di Luigi De Rose, in corsa per il Consiglio regionale per Forza Italia. "Il nostro partito - ha aggiunto Jole Santelli - è una famiglia e la sua parte migliore sono i giovani. Abbiamo retto il partito nelle difficoltà costruendo una giovane classe dirigente. Non si governa una Regione da soli e noi vogliamo che in questa Calabria la gente ci sia. Non siamo presuntuosi ma umili lavoratori al servizio della collettività".

      Da Rende parte ufficialmente la campagna elettorale della coalizione a trazione M5s con la presentazione dei candidati della Circoscrizione Nord nelle due liste a sostegno di Francesco Aiello, Movimento 5 stelle e Calabria civica. "Faremo la differenza in questa campagna elettorale anomala - afferma Aiello - porteremo avanti la nostra scalata alla Regione offrendo una nuova opportunità ai calabresi. L'antipolitica non siamo noi, ma è quella che ha generato in questi decenni il malessere ed il declino del nostro territorio". Punta alla genuinità ed all'entusiasmo dei candidati nelle liste a suo sostegno Aiello: "Sono cittadini che hanno voglia di fare qualcosa di positivo per il proprio territorio, insieme ci approprieremo del consenso della parte buona di questa terra che rappresenta la larga maggioranza dei calabresi". Al cambiamento punta anche l'eurodeputata Laura Ferrara nel suo intervento: "bisogna coinvolgere i cittadini, non temiamo le altre coalizioni ma il forte astensionismo che troppo spesso ha permesso alla malapolitica di farsi strada e di agire nell'interesse di pochi e non per il bene della nostra terra. La Regione rappresenta uno snodo fondamentale per rispondere in maniera immediata alle istanze che arrivano dal territorio e quello del 26 gennaio è un appuntamento fondamentale per i calabresi che si sentono liberi di cambiare". Ringrazia i candidati Anna Laura Orrico, sottosegratario ai Beni e le attività culturali. "Per partecipare attivamente alla politica, di questi tempi - afferma - ci vuole coraggio oltre che passione. La Calabria, è una terra dalle violente contraddizioni che, tuttavia, possiede un'enorme potenziale in costante attesa di essere valorizzato. Camminiamo su un tesoro, culturale, storico, paesaggistico, ambientale, che non è mai stato messo a sistema e che di fatto ha provocato l'emorragia dei nostri giovani e ha indotto i calabresi tutti a perdere la speranza. È nostro compito ricostruirla la speranza, e queste liste, sono certa, lavoreranno in questa direzione". "Abbiamo bisogno di legalità nella nostra regione - dice Elisa Scutellà, componente la Commissione Giustizia della Camera -. I cittadini vedono distante la competizione elettorale regionale, ma in realtà è la più incisiva per noi calabresi. La maggior parte delle istanze che mi arrivano dai cittadini riguardano problemi regionali a cui solo la regione può dare risposta. Ancora una volta il Movimento 5 stelle e la lista ad esso collegate in queste elezioni regionali, rappresentano l'unica vera alternativa alla vecchia politica. Votare centrodestra o centrosinistra è la stessa cosa, basta guardare la composizione delle loro liste e leggere i nomi di chi, transfughi o meno, ha contribuito a lasciarci in eredità la Calabria nello stato attuale. Sono identici e lo dimostra il voto unanime in Consiglio regionale dello scorso maggio per riappropriarsi dei vitalizi. Una classe politica inadeguata interessata solo a mantenere i propri privilegi". I candidati della Circoscrizione Nord del M5s sono Vittorio Bruno, Guglielmo Minervino, Rossella Gallo, Davide Tavernise, Valentina Pastena, Manlio Caligiuri, Gianluca Paldino, Carmela Cirullo, Rosa Bevilacqua. I candidati della Circoscrizione Nord di Calabria Civica sono Francesco Aiello, Nicholas Rinaldi, Luca Delle Cave, Giovanni Bonacci, Angela Rizzo, Francesco Romano, Francesco Luca Lifrieri, Gianfranco Tocci.

      "La scelta di correre insieme a Filippo Calllipo è basata su un sacrosanto principio meritocratico. Abbiamo scelto Callipo perché è la persona che ha meritato più di tutti la nostra attenzione visto che da imprenditore non solo ha costruito una grande realtà imprenditoriale che dà lustro e valorizza la Calabria con grandi capacità imprenditoriali ma anche perché mostra costante impegno per il sociale e per i giovani. Un uomo che ha quindi ampiamente dimostrato di avere le capacità e le competenze per amministrare la regione Calabria». Lo afferma il candidato consigliere Francesco Madeo, della lista "Io resto in Calabria". "Abbiamo scelto la lista 'Io resto in Calabria' - prosegue - perché vogliamo investire le nostre risorse umane in questa Regione. Questo perché siamo consapevoli di quanto sia difficile restare in Calabria, senza aerei di Stato e case a Milano. Non veniamo in Calabria solo per fare campagne elettorali, perché dentro e fuori le istituzioni solo noi lavoriamo per migliorare la vita di chi ha deciso di restare», dichiara Francesco Madeo presentando ufficialmente la sua candidatura in Consiglio regionale. 'Io resto in Calabria' perché le nostre battaglie locali e provinciali devono trovare un aiuto in Consiglio regionale. Vogliamo lo sviluppo di questa regione ma siamo consapevoli che debba essere sostenibile ed equamente distribuito tra i cittadini. Abbiamo bisogno di riferimenti istituzionali con i quali dialogare, confrontarci e lavorare insieme se non vogliamo che la maggioranza dei comuni calabresi sia abbandonata nei prossimi 10 anni. Dobbiamo riempire l'Assise Regionale di persone che vivono i territori, che li assaporano quotidianamente, che vengono dalle periferie. Solo insieme ed uniti saremo il chiavistello giusto per poter portare le idee dei singoli cittadini e delle singole piccole e grandi amministrazioni comunali all'interno di Palazzo Campanella".

      "Dieci anni credo che siano più che sufficienti per tirare una somma a questo punto definitiva nel giudizio, a furor di popolo e di dramma: la sanità calabrese è a pezzi, al collasso e l'istituto del commissariamento, che quest'anno spegne appunto dieci candeline, ha fallito. Totalmente fallito. Ci sono strumenti nuovi e più efficaci oggi, il Ministero li ha di fatto già individuati e indicati". Così, in una nota, Carlo Guccione, candidato nella lista Pd per il Consiglio regionale. "Dalla qualità dei servizi, ai Livelli minimi di assistenza (Lea) largamente insufficienti, al debito complessivo che aumenta, alle Asp fuori controllo e commissariate per mafia, è un precipizio - continua Guccione -. Senza contare l'illegalità diffusa e incancrenita con le stesse fatture all'Asp di Cosenza pagate due o tre volte e con appalti confermati in prorogatio e senza regolare gara abbondantemente scaduta. In alcuni casi capitolati di gara assegnati in prorogatio da 12 anni.... In tutti questi anni, dal 30 luglio del 2010, l'erogazione dei Lea non si è mai avvicinata alla normalità. I disavanzi di bilancio sono da default, tant'è che è stato necessario applicare il blocco del turn over. I livelli fiscali di Irap e Irpef sono al massimo e i cittadini, vessati, non ne possono più. La situazione è ancora più grave e maledettamente paradossale se si fa riferimento al fatto che due importanti Asp, come quella di Catanzaro e di Reggio Calabria, sono state commissariate per infiltrazioni mafiose. La spesa sanitaria è fuori controllo, mentre il contenzioso solo dell'Asp di Cosenza è arrivato a oltre 800 milioni di euro. In questa Azienda sanitaria provinciale è stato accertato che una stessa fattura, molto spesso, è stata pagata due o addirittura tre volte. Sotto gli occhi di tutti, nel silenzio generale e strisciante. Per non parlare poi degli appalti in prorogatio come per il servizio di ristorazione dell'Asp di Cosenza. All'Asp di Reggio Calabria sono 39 invece le gare scadute e che nessuno mette al bando. Ci si gira dall'altra parte. A queste va aggiunta anche quella del servizio di vigilanza. Centinaia di milioni di euro in Calabria sprecati ogni anno per affidamenti in prorogatio che provocano la fornitura di servizi inferiore ai livelli di standard richiesti ma a costi maggiorati, con evidente danno erariale. È del tutto evidente - conclude Guccione - che l'istituto del commissariamento della Regione Calabria per la fuoriuscita dall'emergenza sanitaria è completamente fallito. Ha clamorosamente e miseramente fallito. Bisogna guardare al superamento della fase di commissariamento e proporre l'affiancamento delle regioni in dissesto economico e sanitario ad una regione virtuosa, per intraprendere un percorso che risani i conti, aumenti la qualità delle prestazioni e dei Livelli essenziali di assistenza. Una 'sorella' più brava che affianchi la Calabria nel superamento drammatico della crisi, che è finanziaria ma anche di sistema, di civiltà. Si potrebbe inoltre nominare dei 'mini commissari' per superare le singole criticità, restituendo così in parte i poteri in mano alla Regione, che non può più essere spettatrice, se non del tutto nemica, del risanamento".

      "I dati Unioncamere sulla fuga degli imprenditori 'under 35' che segnalano la Calabria tra le più interessate sono preoccupanti, perché se la Calabria non aumenta la produzione di ricchezza avrà sempre da combattere con l'emergenza occupazionale". Lo afferma Francesco Pitaro, candidato al Consiglio regionale (circoscrizione centro) nella lista "Io resto in Calabria" - Callipo presidente. "A mio avviso - prosegue - c'è bisogno, e Pippo Callipo ne sarebbe il garante più autorevole, di un Patto per lo sviluppo della Calabria da articolarsi sia in orizzontale che in verticale, specie dopo l'annuncio del Ministro per il Mezzogiorno di investimenti per il Sud nella misura di 100 miliardi in dieci anni. Una delle sezioni del 'Patto' dovrebbe avere come soggetti attuatori il consolidato sistema imprenditoriale calabrese ed i giovani imprenditori. Quando parliamo delle criticità calabresi bisognerebbe evitare le tinte fosche, perché in Calabria ci sono tante imprese che, nonostante le difficoltà, riescono a ritagliarsi nuovi spazi di mercato in Italia e nel mondo. Né va dimenticato che in Calabria abbiamo un cospicuo numero di imprese giovanili, a riprova del fatto che i nostri giovani vogliono, se ce ne sono le condizioni, restare in Calabria. A loro, che sono il capitale più prezioso della nostra regione, bisogna offrire opportunità e risorse anche attraverso specifici interventi nella programmazione della Regione. È ovvio che per realizzare sviluppo nella legalità e ampliare la base produttiva, mettendo a valore il patrimonio ambientale, storico, culturale e artistico della Calabria, c'è necessità di una classe politica affrancata dai vincoli posti, proprio a partire dal voto del 26 gennaio, da centri di potere più o meno occulti, lobby e 'prenditori' vari".

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