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    Vicepresidente Confindustria a Gioia "Porto sia opportunità sviluppo europeo"

     

     

    Vicepresidente Confindustria a Gioia "Porto sia opportunità sviluppo europeo"

    30 giu 15 "Il porto di Gioia Tauro per i numeri che possiede deve assurgere a opportunità di sviluppo di carattere nazionale ed europeo, trascendendo la dimensioni locale. La Zes non è un obiettivo ma uno strumento". A dirlo è stato il vice presidente nazionale di Confindustria con delega al Mezzogiorno, Alessandro Laterza, concludendo l'assemblea annuale di Confindustria Reggio Calabria che si è svolta a Gioia Tauro, la città del porto, dove gli industriali hanno nuovamente sollecitato l'istituzione della Zona economica speciale. "Le questioni con cui ci dobbiamo misurare subito - ha aggiunto Laterza - sono la legalità e le garanzie che offriamo a chi investe a Gioia Tauro. Ci vogliono certezze anche in termini burocratici e amministrativi e un governo regionale efficiente e credibile". Ai lavori, aperti dal saluto del sindaco Giuseppe Pedà, hanno partecipato il commissario dell'Autorità portuale Davide Barbagiovanni Minciullo, l'amministratore delegato di Mct Domenico Bagalà, ed i presidenti di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, di Confindustria Reggio Andrea Cuzzocrea e della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Saremmo miopi - ha detto Oliverio - se ipotizzassimo uno sviluppo della Calabria e dello scalo gioiese al di fuori delle complesse condizioni attuali del paese. Il Mezzogiorno non può non essere assunto come punto da cui partire per riaccendere i motori dell'economia dell'Italia, dunque come frontiera di ogni sviluppo possibile. A fine settembre promuoveremo un'iniziativa nell'ambito della quale il Mezzogiorno si proporrà come risorsa per l'Italia nel contesto euromediterraneo. Stiamo lavorando in silenzio e con i fatti, basti pensare al prossimo investimento nel retro porto per costruire automobili. Domani al Mise ci sarà un nuovo incontro e noi siamo pronti a sottoscrivere anche un accordo di programma per accelerare l'investimento e destinare fondi strutturali per incentivare gli investimenti". "Già largamente diffuse in Europa - ha detto Bagalà - le Zone economiche speciali rappresentano un volano di crescita dei traffici e dei flussi economici. In Italia in realtà l'iter non è mai partito ma intanto si può lavorare facendo marketing territoriale e attirando investitori anche con sgravi fiscali ottenuti con altri strumenti normativi". "Mai come adesso - ha sostenuto Mazzuca - Gioia Tauro può rappresentare un punto di partenza per una nuova politica per la Calabria e per il Mezzogiorno. Crediamo nel confronto positivo con le istituzioni e lo abbiamo dimostrato lanciando il patto per la Calabria". Mazzuca ha anche chiesto a Oliverio di "fare in fretta perché la cronica situazione di difficoltà economica e sociale della nostra regione impone una svolta". Nella sua relazione, Cuzzocrea ha espresso perplessità sull'ipotesi di un'autorità portuale unica che comprenda Gioia Tauro e Messina. "La Zona economica speciale - ha aggiunto - è a nostro avviso una delle priorità, probabilmente la priorità per antonomasia per Gioia Tauro. Occorre la volontà politica del Governo nazionale di portare a compimento questo processo ottenendo per la Calabria uno status che sul piano normativo è assolutamente compatibile con la situazione di Gioia Tauro. La Zes si può fare ed è probabilmente l'unico strumento in grado non solo di attrarre nuovi capitali ma anche di rendere competitive le aziende attualmente operanti nell'hinterland". Cuzzocrea ha parlato, tra l'altro, di Città metropolitana, di trasporti, di legalità e ha posto l'accento anche sulla vicenda della Camera di commercio, "una questione condivisa dal Direttivo per ripristinare un principio di diritto". "Siamo stanchi - ha detto Raffa - di attendere ancora risposte sulla Zes. Il Governo esprima un giudizio sul provvedimento fermo in Parlamento, senza far ricorso all'alibi dell'Unione Europea che non sarebbe d'accordo nel concedere a Gioia Tauro questo fondamentale riconoscimento". Minciullo, ha ribadito l'impegno "per creare le condizioni logistiche affinché le potenzialità dell'area siano valorizzate attraverso la Zes". Secondo Pedà, infine, "riaccendere il riflettori sulla Zes e sul porto di Gioi Tauro è un'azione indifferibile. E' necessario però assicurare consequenzialità agli intenti espressi, con i fatti e dare risposte".

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