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    Riunito il Consiglio regionale, rinviata presentazione programma si vota lo statuto

     

     

    Riunito il Consiglio regionale, rinviata presentazione programma votato statuto e grandi elettori. Approvata proroga rifiuti

    20 gen 15 Sono iniziati nel pomeriggio verso le 17 i lavori della seduta del Consiglio regionale. I punti all'ordine del giorno prevedevano le dichiarazioni programmatiche del Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e l'esame della proposta di legge statutaria di iniziativa dei consiglieri Domenico Battaglia, Francesco D'Agostino, Nicola Irto e Sebastiano Romeo su "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria)". A seguire è prevista l'elezione dei tre delegati per l'elezione del Presidente della Repubblica, l'approvazione della proposta di legge in tema di rifiuti recante "Cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi", e le proposte di legge inerenti "Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge Urbanistica della Calabria", e "Modifiche al comma 1 dell'articolo 27 della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)". Tra le modifiche inerenti lo Statuto, l'aumento del numero di assessori esterni, l'eliminazione della figura del consigliere supplente e l'introduzione della figura del consigliere delegato dal Presidente, con diritto di partecipare alle sedute di Giunta per i temi di cui ha competenza.

    Modifiche statuto passa a maggioranza. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l'astensione dei consiglieri di Forza Italia ad eccezione di Domenico Tallini e Fausto Orsomarso, anche loro del Gruppo di Forza Italia, che hanno invece votato contro, la proposta di legge di riforma dello Statuto. Un provvedimento, quello licenziato dall'aula, che affida al Presidente della Giunta la possibilità di nominare sei assessori esterni ed un consigliere delegato. Approvato anche un emendamento all'art. 2 della proposta, presentato dal consigliere Flora Sculco, che impone una quota minima del 30% di presenza femminile nella composizione della Giunta. Sull'emendamento, dai banchi dell'opposizione, ha votato a favore il consigliere Fausto Orsomarso. Eliminata la figura del consigliere supplente, norma peraltro già impugnata dal Governo dopo la precedente modifica dello Statuto.

    Ecco i tre grandi elettori: Oliverio, Scalzo e Salerno. Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo, del Pd, per la maggioranza di centrosinistra, e il consigliere regionale Nazzareno Salerno, di Fi, per la minoranza, sono i tre "grandi elettori" che concorreranno all'elezione del capo dello Stato. L'elezione si è svolta nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale della Calabria. Alla votazione hanno partecipato tutti i componenti della massima Assemblea regionale. Al termine dello scrutinio il governatore Oliverio ha ottenuto 19 voti ed il presidente Scalzo 18, mentre Salerno ne ha raccolti 10. Un voto è andato al consigliere di Forza Italia Domenico Tallini. Da registrare anche una scheda bianca.

    Approvata legge proroga sui rifiuti. Il Consiglio ha concluso i lavori della seduta odierna. All'unanimità è stata approvata la proposta di legge di proroga dei termini relativi alla legge regionale 18/2013 inerente la "Cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi". "Una proroga - ha spiegato il Presidente Oliverio - che serve per recuperare il tempo necessario per costruire una proposta che ci consenta di uscire da questa emergenza, che va avanti dal 1995". Altra approvazione ha riguardato la proroga dei termini per la definizione dei piani strutturali comunali da parte dei Comuni, previsti dalla legge urbanistica. "Nel corso di questi anni - ha detto Oliverio - nessun comune si è dotato di PSC o PSU. Una riflessione va fatta, quindi, sul merito di questa legge: c'è qualcosa che non va.". Approvata anche la proposta di legge recante "Modifiche al comma 1 dell'articolo 27 della legge regionale 18/2007 - Norme in materia di usi civici". Ultimo punto all'ordine del giorno, approvato all'unanimità, è stato l'ordine del giorno proposto dal consigliere Giuseppe Aieta per dire no alla soppressione del Posto fisso della Polizia di Stato nel Comune di Cetraro.

    Rinviata presentazione programma Oliverio. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta avanzata dal presidente della Giunta, Mario Oliverio, in apertura della seduta odierna dell'Assemblea, di aggiornare ad una riunione "ad hoc" la presentazione delle linee programmatiche del Governatore. Oliverio ha sottolineato la "necessità di dedicare all'illustrazione del programma una specifica seduta del Consiglio allo scopo di approfondire le varie problematiche".

    Un minuto di silenzio per vittime Parigi. Un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'attacco terroristico di Parigi è stato osservato dal Consiglio regionale su richiesta del presidente dell'Assemblea, Antonio Scalzo, che ha espresso "profonda e incondizionata riprovazione" per quanto accaduto nella capitale francese. Scalzo ha poi espresso soddisfazione per la liberazione delle due giovani cooperanti italiane, rapite lo scorso luglio in Siria. "E' una buona notizia per l'Italia e la Calabria", ha detto Scalzo, ricordando le origini calabresi di Vanessa Mazzullo. Il presidente del Consiglio regionale ha concluso il suo intervento rivolgendo un ringraziamento al Governo nazionale "per il lavoro svolto in questi mesi che ha portato alla liberazione delle due cooperanti". Il presidente Scalzo, prima di passare all'esame degli altri punti all'ordine del giorno, ha rivolto un saluto al Presidente della Repubblica uscente, Giorgio Napolitano. "Un uomo che ha operato sempre per il bene del Paese - ha detto - apprezzato dai cittadini e stimato dai Capi di Stato di tutto il mondo per il suo equilibrio alla guida del Paese"

    Il dibattito:
    Con l'esame della proposta di legge di modifica statutaria si è aperto il dibattito che ha fatto seguito al rinvio della presentazione delle linee programmatiche da parte del Presidente della Giunta. Critiche, per la decisione, sono state espresse da Domenico Tallini (Forza Italia) che ha chiamato in causa le organizzazioni sindacali calabresi "che hanno già censurato i tempi lunghi di formazione della giunta rispetto allo stato dei problemi della Calabria, che vive in una fase di stallo. La tattica del suo rinvio - ha aggiunto Tallini - copre mancanza di idee e vuoto politico. Comunque siamo qui, pazienti, ad aspettare di conoscere il da farsi". Tallini ha ribadito la necessità dell'autonomia funzionale del Consiglio regionale, definendo "da catanzarese", la proposta del presidente Oliverio, "una proposta che divide i calabresi". "Da componente di minoranza o di opposizione - ha sostenuto Orsomarso (Forza Italia) rivolgendosi al presidente - farò sì che nessuno le manchi di rispetto". Orsomarso ha poi criticato i ritardi "anomali, inammissibili ed inconsueti" nella formazione della Giunta "rispetto alla quale si modifica lo Statuto". "Avremmo voluto, oggi - ha detto Francesco Cannizzaro (Casa della Libertà) facendo riferimento alla mancata formazione della giunta - rivolgere a lei ed ai suoi assessori gli auguri di buon lavoro, ma non lo possiamo fare. Un atto che non chiediamo come consiglieri dai banchi dell'opposizione, ma glielo chiedono i calabresi", Orlandino Greco (Oliverio Presidente), dal canto suo, ha difeso la scelta del presidente Oliverio "che ancor prima di procedere alla formazione della Giunta e investire del problema altri uomini, è da tempo al lavoro per verificare lo stato comatoso della Calabria". Anche Michelangelo Mirabello (Pd) restando sul tema delle modifiche allo Statuto ha affermato che "si tratta di norme destinate a normalizzare la nostra Regione adeguandola a quello che avviene nel resto del Paese". Nel prosieguo del dibattito sulla riforma dello Statuto è intervenuto anche Domenico Bevacqua (Pd) che ha proposto una modifica mirata ad introdurre la previsione di una relazione di inizio e fine legislatura per dare continuità al lavoro dei governi. Sinibaldo Esposito (Ncd), nel suo intervento, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo alla proposta di modifica statutaria. Il capogruppo di Fi, Alessandro Nicolò, ha annunciato l'astensione del suo gruppo rispetto alla proposta, richiamando l'attenzione del presidente sulla costituzione delle Commissioni consiliari "per consentire - ha detto - l'avvio di un confronto costruttivo, per quanto possibile condiviso e, soprattutto, scaturente da un percorso democratico". Enzo Ciconte, del Pd, si è soffermato sull'utilità della modifica dello Statuto propedeutica alla costituzione di un governo regionale di alto profilo. Considerazioni ribadite da Domenico Battaglia (Pd), cofirmatario della proposta, e riprese anche da Nicola Irto (Pd), che ha invitato anche ad abbassare i toni ed evitare strumentalizzazioni.

    Oliverio: Roforma statuto è ricostruzione Ente. "Credo che sulla esperienza del regionalismo bisogna che anche in Calabria si aprano un confronto e una riflessione". Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio prendendo la parola dopo l'approvazione in Consiglio regionale delle modifiche allo Statuto. "Un regionalismo che - ha aggiunto Oliverio - presenta un quadro sicuramente non positivo se si pone attenzione all'accelerazione che ha caratterizzato questo tema negli ultimi anni, con un movimento come la Lega che è andato oltre gli schemi e le impostazioni assunte con la Costituzione. Oggi anche quella discussione è andata oltre, serve una riflessione di carattere nazionale per definire una riorganizzazione della funzione delle Regioni che vanno concepite come reali articolazioni dello Stato in chiave autonomista". "Serve, dunque - ha sostenuto ancora Oliverio che ha annunciato la volontà di aprire un confronto con le altre Regioni del Mezzogiorno - rimettere il regionalismo nell'ambito di una discussione più ampia. La discussione di oggi è uno stralcio necessario, ma noi dobbiamo puntare ad una riforma più ampia per una revisione complessiva dello Statuto regionale. Assieme a ciò dobbiamo anche esprimere un nostro parere nel dibattito nazionale". Oliverio ha quindi annunciato la volontà di dar vita ad una Commissione per la revisione dello Statuto. "Una riforma che dovrà vedere quest'Aula protagonista, perché le grandi questioni richiedono un confronto a 360 gradi. L'obiettivo è ricostruire la Regione e conseguentemente abolire 'le Regioni', mettere fine a campanilismi e separatismi. I pennacchi hanno portato danni". Poi la rassicurazione sul ruolo unico regionale "che non comporterà - ha detto - alcun trasferimento di personale né espoliazione della città di Reggio, dei suoi organismi, ma è finalizzato al contenimento della spesa ed all'eliminazione di privilegi. Il Consiglio regionale dovrà riappropriarsi della centralità di cui è stato, nel tempo, depauperato". Altra questione affrontata dal Presidente è stata la revisione della legge elettorale regionale. "Così com'è - ha sostenuto - non va bene. E va cambiata nel primo anno di legislatura, non nell'ultimo. C'è da lavorare anche lì per inserire la parità di genere e tante altre cose che valuteremo quando entreremo nel merito della riforma".

    Ncd: Si modifica statuto per governabilità. "Il gruppo consiliare regionale Ncd ha deciso di votare sì alle proposte di modifica allo Statuto avanzate dal Pd su impulso del presidente Oliverio per contribuire a garantire sostegno alle necessità di governabilità". E' quanto si afferma in una nota di Ncd Calabria. "I consiglieri Gentile, Arruzzolo ed Esposito hanno inteso favorire il processo di governabilità - prosegue la nota - nell'interesse esclusivo dei calabresi e nella speranza che da questo provvedimento sorgano novità sostanziali e positive per la collettività". "Richiamiamo tutti - afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Pino Gentile - al senso di responsabilità affinché il dibattito politico, anche aspro, sia nei limiti. Il campanilismo è il cancro da estirpare in Calabria e tutti dobbiamo sentirci rappresentanti della intera Regione".

    30% donne in Giunta, soddisfatte Ciarletta e Cusumano. La Consigliera regionale di Parità, Maria Stella Ciarletta, e la presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Giovanna Cusumano, hanno espresso soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento con cui si stabilisce che il 30 per cento degli assessori devono essere donne. "Si tratta di un primo passo importante - ha detto Maria Stella Ciarletta - che assieme al mandato da parte del Presidente Oliverio a riformare la legge elettorale con l'introduzione della doppia preferenza di genere può rappresentare un vero momento di svolta per la rappresentanza femminile in Calabria. A pochi giorni dalle sentenze con cui il TAR ha annullato le Giunte comunali fuori legge Del Rio, la Regione dà un segnale importante verso il cambiamento, raccogliendo le istanze portate avanti dall'Ufficio della Consigliera regionale di parità assieme a tutte le donne dei movimenti femhminili". "Esprimo grande soddisfazione - ha detto, da parte sua, Giovanna Cusumano - per l'approvazione dell'emendamento a firma dell'on.Flora Sculco che introduce l'obbligo di rispettare nella misura del 30 la rappresentanza di genere nella composizione della Giunta regionale. Devo dare atto all'onorevole Sculco non solo di essersi fatta interprete, ma anche e soprattutto, di aver portato a buon fine quella che, da sempre, nel solco del mio impegno, ho considerato, e continuo a considerare, una grande battaglia sociale, civile e culturale. Mi fa molto piacere che un contributo importante lo abbia dato il Nuovo Centro Destra, votando l'emendamento e dimostrando la giusta sensibilità istituzionale per un tema che, in Calabria, ormai non poteva più essere ignorato, anche alla luce delle recenti sentenze del Tar Calabria che ha azzerato quattro giunte comunali per avere violato la legge 'Del Rio' ed il principio costituzionale delle pari opportunità". "A questo punto - conclude Giovanna Cusumano - un ulteriore sforzo va fatto nella direzione di garantire una parità effettiva di accesso nel Consiglio regionale attraverso l'introduzione della doppia preferenza di genere".

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