Realacci "Pessimo segnale chiusura Nisa Crotone" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Realacci "Pessimo segnale chiusura Nisa Crotone"

05 feb 15 "La chiusura del Nucleo igiene sanità e ambiente (Nisa) di Crotone, se confermata, sarebbe un pessimo segnale e un indebolimento degli strumenti di lotta contro i reati in campo ambientale e sanitario e contro le ecomafie". Lo afferma, in una nota, Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione. "Eppure, come si apprende da un articolo de 'il Crotonese' dello scorso dicembre e dal recente allarme lanciato da Legambiente Calabria - prosegue Realacci - sarebbe ormai stata ufficializzata la chiusura di questo importante presidio di legalità in un territorio in cui malaffare ed ecomafie prosperano e le emergenze ambientali sono tuttora gravissime. Basti considerare che, come denunciato dal rapporto 'Ecomafia 2014' di Legambiente, la Calabria, con 2.511 ecoreati accertati, è la quarta regione italiana per numero di illeciti in campo ambientale, dietro Campania, Sicilia e Puglia. Tutti motivi per i quali mi auguro che l'epilogo della vicenda sia diverso". "Proprio per sollecitare un ripensamento rispetto alla chiusura del Nisa di Crotone - sostiene ancora il parlamentare - ho presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia sottoscritta anche dai colleghi Magorno e Nicodemo Oliverio. Nel corso degli anni il Nisa di Crotone si è dimostrato un efficace strumento investigativo e, grazie ai suoi tre operatori, ha condotto inchieste estremamente importanti, anche di interesse nazionale, a tutela della legalità e della salute dei cittadini. L'inchiesta Black Mountains, che scovava l'esistenza di un sistema di smaltimento illecito di rifiuti industriali che ha inquinato territori della provincia di Crotone, ad esempio, si deve proprio al Nisa di Crotone". "Nell'interrogazione ho quindi chiesto al ministro interrogato - conclude Realacci - se intenda o meno assicurare nuovamente l'operatività del Nisa a difesa della legalità per il territorio, l'ambiente e la salute dei cittadini della Calabria".