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    Alluvione nella sibaritide, reazioni e commenti

     

     

    Alluvione nella sibaritide, reazioni e commenti

    12 ago 15 "Le popolazioni della costa ionica cosentina sono in ginocchio, ma vogliono reagire con tutte le proprie forze per rialzarsi ed uscire in fretta da questa nuova emergenza". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, dopo aver preso visione dei danni dal nubifragio. "Occorre - ha aggiunto Oliverio - attivare subito strumenti ed interventi rapidi, che servano a dare una prima, concreta risposta alla grave situazione che si è venuta a determinare a seguito del nubifragio"

    "Voglio ringraziare il premier Matteo Renzi che è stato tra i primi rappresentanti dello Stato ad interessarsi alla nostra situazione e a contattarmi telefonicamente per esprimere, tramite il sottoscritto, la propria vicinanza alla Calabria e alle popolazioni colpite e per manifestare tutta la propria disponibilità e il sostegno del governo in un momento di grave difficoltà". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, dopo aver preso visione dei danni dal nubifragio. Un ulteriore ringraziamento il presidente della Regione lo ha rivolto anche al ministro all'Ambiente, Gianluca Galletti che, oltre ad essere stato in costante contatto con il presidente della Giunta regionale per l'intera giornata odierna, ha annunciato che domani mattina, alle ore 12, sarà in Calabria, accompagnato dal Responsabile della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, per effettuare, insieme ai sindaci e agli amministratori delle zone più colpite, un sopralluogo della situazione e per esaminare le azioni da intraprendere. Della grave situazione in atto nella nostra regione, infine, si è interessato anche il ministro all'Agricoltura, Maurizio Martina, che ha chiesto al presidente Oliverio di essere informato sulle condizioni e sui danni subiti da agricoltori e pescatori nell'intera Sibaritide. "Subito dopo la ricognizione dei danni alle strutture, alle civili abitazioni, alle attività economiche e, in particolare, alle attività turistiche e balneari di cui quest'area è ricca -ha proseguito il Governatore della Calabria- lavoreremo, tutti insieme, per ridare alla costa jonica cosentina il posto e l'importanza che merita nell'economia complessiva regionale. Sono sicuro che ce la faremo. Il grande contributo che in queste ore stanno dando le istituzioni e la forza di volontà che viene dalle popolazioni colpite è un segnale fortemente positivo che ci fa guardare al futuro con grande speranza". Il presidente della Regione, dopo aver sorvolato la zona colpita in elicottero per verificare dall'alto, in una visione d'insieme, lo stato della situazione e dei danni, ha partecipato ad un vertice interforze presieduto dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, a Rossano, in cui si è fatto il punto sulla situazione. Subito dopo Oliverio si è recato a Corigliano per incontrare il sindaco Geraci e le popolazioni colpite per rendersi conto personalmente, anche qui, dei gravi danni provocati dal maltempo.

    "Piena solidarietà e vicinanza alle popolazioni del litorale ionico cosentino in Calabria colpite da un fortissimo nubifragio. Fratelli d'Italia chiede al Governo Renzi di dichiarare lo stato di calamità naturale e di intervenire con urgenza con un piano straordinario contro il dissesto idrogeologico sul territorio. Le Istituzioni facciano tutto quello che è possibile per non lasciare da soli i cittadini e le comunità locali nell'affrontare questa emergenza. È quanto scrive su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

    "Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà alle popolazioni dello Jonio cosentino, colpite duramente dal nubifragio di queste ore e che stanno vivendo una situazione particolarmente drammatica e di straordinaria criticità". Lo afferma il segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno. "Di fronte alle devastazioni, agli ingentissimi danni subiti dai territori colpiti - aggiunge - e alla generale situazione di pericolo generatosi, non posso che associarmi alla richiesta dello stato di calamità naturale avanzata dal Presidente della Giunta Regionale Oliverio, e sono certo che il Governo saprà intervenire ed essere vicino alle amministrazioni e alle popolazioni calabresi, letteralmente messe in ginocchio da questa ondata di eccezionale maltempo. Il Presidente Renzi sta seguendo costantemente l'evolversi della situazione e la notizia della presenza, domani in Calabria, del Ministro Gianluca Galletti, accompagnato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Curcio, testimoniano l'attenzione con cui il Governo segue gli eventi". "E' doveroso rivolgere un ringraziamento a tutti coloro - conclude Magorno - che si stanno adoperando, in queste ore, per soccorrere le comunità colpite da questa calamità ed a tutti coloro che con la loro solidarietà concreta si stanno impegnando affinché la nostra terra superi questa nuova dura prova a cui è sottoposta".

    "Questo è il momento dell'emergenza, della solidarietà e dell'intervento immediato. Il Governo Nazionale dia subito risposte e dichiari immediatamente lo stato di emergenza per Rossano, Corigliano e tutte le altre aree della Calabria colpite così duramente dal violento nubifragio che da molte ore imperversa sulla Regione". Lo afferma in una nota Luigi Sbarra Segretario Confederale della Cisl. "Da domani però - aggiunge - andranno indagate a fondo le ragioni e le mancanze che hanno trasformato alcune aree della Calabria in zone ad altissimo rischio idrogeologico. E non basterà interrogarsi: occorrerà dare il via a quello che la Cisl chiede da tempo e cioè un Piano Nazionale per la messa in Sicurezza del Territorio da Sud a Nord con investimenti e risorse certe, con capacità progettuali e programmatorie, con monitoraggio e coordinamento tra le diverse amministrazioni e con poteri sostitutivi in presenza di ritardi e inadempienze. Un piano straordinario per la manutenzione e la salvaguardia del territorio capace di fronteggiare le tante forme di dissesto idrogeologico che si concentri non solo sulle grandi realtà urbane ma anche sulle tante aree interne e montane che soffrono da troppi anni l'indifferenza dell'azione pubblica. I danni come vediamo purtroppo oggi che può portare l'assenza di prevenzione sono drammatici e devastanti". "Il Governo - conclude - si muova coinvolgendo le Regioni, il Sindacato e tutti gli attori istituzionali in grado di dare un contributo positivo. La Cisl è pronta e disponibile a sostenere questo impegno".

    "Una violenta alluvione, peraltro correttamente preannunciata, ha pesantemente colpito nelle ultime ore la Calabria, in particolar modo la costa jonica cosentina, dopo essersi con forza abbattuta nella scorsa settimana su quella catanzarese". Lo affermano i delegati Protezione Civile dell'Anci della Calabria, Francesco Fusto (sindaco di Borgia) e Giovanni Greco (Sindaco di Catrolibero). "Solo un evento fortuito - senza voler scomodare il buon Dio - ha impedito - prosegue la nota - che ai tanti e gravi danni materiali che purtroppo non mancherà modo di contare, non si è aggiunta - come purtroppo spesso in passato - la conta ben più grave della perdita di vite umane". Alla luce dei precitati ultimi eventi alluvionali i delegati in tema di protezione Civile dell'Anci Calabria, Francesco Fusto e Giovanni Greco, chiedono al presidente Oliverio "da sempre sensibile alle tematica della prevenzione dei rischi, di attivarsi affinché la Calabria abbia la massima attenzione da parte del governo su questi temi. Sappiamo già che alcune linee di intervento specifico sono presenti nel Por 2014/2020 ma non c'è tempo da perdere. Le calamità naturali non seguono i tempi dei Por. Come delegati ci attiveremo per avviare un Tavolo discussione politica a 360 gradi sulla protezione civile con la Regione Calabria relativamente a: Stato di attuazione del programma di adeguamento sismico degli edifici scolastici; •Stato di attuazione del programma di adeguamento degli edifici strategici/COM/COC; Stato di attuazione degli studi di microzonazione sismica; Programma regionale di previsione e prevenzione; Piano di miglioramento delle funzionalità del sistema di allertamento regionale: Miglioramento capacità previsionali eventi meteorologici estremi; Previsioni incendi di interfaccia e/o boschivi oSistemi di monitoraggio ed early warning fenomeni franosi nei centri abitati; Sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni dell'autorità comunale di protezione civile; Stato di attuazione delle Unità tecniche Mobili Comunali/Intercomunali di cui alla direttiva regionale sistema di allertamento; Proposta di avvio sperimentazione presso i comuni del censimento degli effetti al suolo sulla base degli allertamenti ricevuti; Indagine conoscitiva sullo stato del volontariato di protezione civile in Calabria finalizzato anche all'incentivazione della costituzione dei gruppi comunali; Utilizzo dei fondi POR per la realizzazione di progetti inerenti le attività di cui sopra;Implementazione di una nuova legge regionale quadro di protezione civile".

    Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Castrovillari, a nome del suo Presidente, avvocato Roberto Laghi, ha assunto posizione in merito alla grave calamità naturale che ha attinto l'Alto Jonio cosentino e particolarmente il territorio di Corigliano e Rossano. Il presidente degli avvocati del tribunale di Castrovillari ha inoltrato al Presidente del Consiglio dei Ministri un telegramma con cui si sollecita l'immediato intervento del Governo. "Sollecito - ha scritto l'avvocato Laghi al presidente Renzi - ogni intervento necessario a mettere in sicurezza il territorio, a evitare vittime e a lenire i danni, dovendosi riconoscere alle popolazioni meridionali, che già più di ogni altra soffrono la crisi economica, pari dignità rispetto a ogni altra comunità italiana e particolarmente, pari dignità rispetto alle popolazioni dell'Italia Settentrionale che puntualmente in casi simili hanno usufruito degli interventi e degli aiuti del Governo. La classe forense - ha scritto, altresì, l'avvocato Laghi - non è e non deve essere aliena rispetto a quanto accade nell'ambiente in cui opera, ma ha, a mio pare, il dovere di attivare l'opinione pubblica e l'azione del Governo a tutela della popolazione e del territorio". "Oggi, rispetto all'immane disastro che ha colpito il territorio di Rossano e Corigliano, l'avvocatura, - sostiene l'avvocato Laghi - deve con forza, pretendere che gli organi di Governo, a ogni livello, operino senza perdita di tempo e senza risparmio, gli interventi necessari a mettere insicurezza il territorio ed a lenire la sofferenza di chi ha subito gravi danni". Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Castrovillari, ha annunciato il presidente, sarà immediatamente convocato per assumere ogni ulteriore iniziativa.

    "Il maltempo si è abbattuto su un territorio fragile come la Calabria dove il 100 per cento dei Comuni ha parte dei territori a rischio per frane ed alluvioni". E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta della regione con la percentuale di rischio piu' alta in Italia dove nell'82 per cento dei comuni sono presenti aree a rischio idrogeologico. "La tropicalizzazione del clima con il ripetersi di eventi estremi - sottolinea la Coldiretti - ha reso il territorio piu' vulnerabile. Siamo di fronte - precisa la Coldiretti - ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati quest'anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense ed il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Sul piano strutturale a questa situazione non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato in Italia ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni. 2,15 milioni di ettari di terra coltivata capace di assorbire l'acqua. Per affrontare i drammatici effetti del violento nubifragio che si è abbattuto sulla costa ionica cosentina, all'interno della cooperazione istituzionale, per i primi urgenti interventi per la sicurezza delle persone, vede in prima linea anche i Consorzi di Bonifica. Sono stati immediatamente attivati uomini e mezzi che stanno contribuendo alle prime azioni per alleviare gli enormi disagi che si sono creati"

    "La terribile calamità che ha colpito molte aree della nostra regione, da ultimo il territorio della sibaritide con conseguenze devastanti per il comune di Rossano e le zone limitrofe di Corigliano, superato il momento dell'emergenza, dei soccorsi e della necessaria messa in sicurezza per le persone ed i luoghi, deve lasciare posto ad un momento di riflessione più profonda e di assunzione di responsabilità a tutti i livelli". Si esprime così il presidente di Confindustria Cosenza e di Unindustria Calabria Natale Mazzuca commentando a caldo le prime immagini rese dalle televisioni e le testimonianze dirette raccolte dagli imprenditori con aziende locali. "Un plauso va a tutte le forze dell'ordine, ai vigili del fuoco, al signor Prefetto ed al signor Questore di Cosenza che stanno coordinando con perizia gli interventi direttamente sul luogo dei fatti - continua il leader degli industriali Mazzuca - al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio che ha immediatamente avanzato al Governo la richiesta di emergenza nazionale per l'eccezionale gravità delle conseguenze ed agli amministratori locali che si stanno muovendo in sinergia e di fianco ai cittadini per testimoniare loro il senso di attenzione e vicinanza da parte delle istituzioni". "Da domani servirà l'impegno consapevole di tutti per restituire ai cittadini, così come agli imprenditori ed alle imprese, il senso della sicurezza che solo un territorio costantemente manutenuto può assicurare in termini di prevenzione dei rischi - ha aggiunto il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca. Occorrerà prestare attenzione soprattutto a quelle dei settori più colpiti che stanno rischiando di veder vanificare una intera stagione di sacrifici ed investimenti".

    "Sono vicina a tutte le popolazioni colpite dal maltempo alle quali, in questi momenti di grande difficoltà, è necessario prestare il massico soccorso ed esprimere solidarietà con sostegni concreti e fattivi". Lo afferma Flora Sculco, consigliera regionale di Calabria in Rete. "La Regione - aggiunge - fa bene a chiedere lo stato d'emergenza ed a mettere in campo ogni appoggio e mezzo per essere vicina alla persone in difficoltà. Contemporaneamente, è urgente dotarsi di un piano di messa in sicurezza di un territorio fragile. Non possiamo essere sempre all'anno zero su questioni così decisive. Alla Calabria, il cui dissesto idrogeologico tocca ogni comune, servono risorse e progettualità. Ancora una volta, si segnala una contraddizione enorme: da un lato, le disattenzioni croniche sul dissesto idrogeologico del Mezzogiorno, e segnatamente di questa parte del Mezzogiorno, e dall'altro l'assurdità di trasformare la Magna Grecia nel Texas italiano con le trivelle nello Ionio".

    "Il governo Renzi, se vuole davvero essere coerente con la direzione del Pd sul Mezzogiorno, riconosca subito lo stato di calamità alla Calabria, fortemente danneggiata dall'ultimo nubifragio. Contemporaneamente, si cominci immediatamente a lavorare per la redazione di un piano di messa in sicurezza del territorio dell'Italia meridionale. Al progetto collegamento e ammodernamento viario e ferroviario infatti è indispensabile associare un intervento di risanamento delle infrastrutture esistenti. Da mesi poniamo in risalto la vera e propria cancellazione del Sud fatta da questo governo che non ha mai nemmeno citato il Mezzogiorno in un suo atto". E' quanto dichiara il capogruppo di Fdi-An Fabio Rampelli che ricorda di aver svolto "in primavera un question time al ministro delle Infrastrutture su questo argomento"

    "È tempo che tutta la classe politica e tutte le istituzioni siano vicine alle amministrazioni di Rossano e Corigliano, ma non si può tacere delle gravissime colpe della Regione Calabria in materie di aggressione al dissesto idrogeologico". Lo afferma la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. "Si tratta di colpe ataviche - aggiunge - ma anche recenti, atteso che la nuova Giunta regionale ha a disposizione proprio da quando si è insediata ben 250 milioni di euro. Ci chiediamo perché le procedure debbano essere così lunghe e perché si debbano aspettare i drammi per intervenire. L'emergenza idrogeologica è la prima di questa Regione e quello che è accaduto in queste ore a Rossano e Corigliano potrebbe, purtroppo, accadere in tante altre zone della Calabria. Del resto anche la costa ionica catanzarese ha dovuto affrontare, in piena stagione turistica, notevoli disagi dovuti alle piogge, non solo sulla viabilità e sui fiumi ma anche di altro genere: frequenti interruzioni delle linee elettriche, malfunzionamenti della rete internet, mancata distribuzione dell'acqua tra Copanello e Caminia, ed in una stagione turistica così disastrata episodi del genere non contribuiscono ad un rilancio futuro". "A Rossano - prosegue Ferro - il sindaco Caputo fu criticato per avere assunto decisioni drastiche contro l'abusivismo edilizio ma i comuni non hanno risorse per affrontare concretamente gli aspetti tecnici. La Regione le risorse le ha ma non le impiega e questo è un fatto storico, ma anche attuale, grave che non può essere sottaciuto. Ancora una volta siamo di fronte ad un disastro annunciato ed è assolutamente grave il fatto che in una materia di vitale importanza per la Calabria (e per ogni ipotesi di sviluppo) non si riesca a fare neanche un piccolo passo avanti ma si temporeggi con il rischio di vanificare quello che di buono era stato fatto in passato. Mi riferisco al lavoro che le province e la Regione avevano avviato nel 2009 attraverso il Comip; un serio lavoro di monitoraggio che poneva in evidenza le maggiori criticità. Oggi le province, comunque svuotate dei poteri che garantivano il controllo del territorio, assistono immobili ad eventi di questa natura, e le recenti riforme hanno creato uno stato confusionale che rischia di confondere oscuri centri di responsabilità, di generare un dannoso scaricabarile. Comunque, di fronte al dissesto del territorio, nessuno può tirarsi fuori ed occorre essere determinati ad individuare le soluzioni. All'incapacità ormai strutturale del governo Oliverio bisogna rispondere con azioni forti: quando la Calabria fu interessata da una serie impressionante di eventi alluvionali, tra il 2009 ed il 2011, le province assunsero iniziative importanti, ed in attesa di risorse dallo stato e dalla regione utilizzarono i propri fondi per intervenire con urgenza". "Avevamo - conclude - problemi sulle strade e sui fiumi e Mario Oliverio, allora alla guida della provincia di Cosenza, dovrebbe ricordare gli sforzi fatti ed i sacrifici continui ai nostri bilanci. Oggi da Governatore dimostra disinteresse ed immobilismo, mentre i corsi d'acqua necessitano sempre di più di urgenti interventi di sistemazione, tant'è che una breve abbondante pioggia genera danni notevolissimi. I calabresi hanno il diritto di avere ai vertici della amministrazioni (locali e regionale) persone che abbiano il pudore di assumersi le necessarie responsabilità"

    "Le violentissime precipitazioni che hanno colpito le comunità di Rossano e Corigliano Calabro hanno provocato ingentissimi danni al territorio, alle infrastrutture, al patrimonio pubblico e privato nonché alle strutture ricettive e al tessuto economico in particolare quello agricolo". Lo afferma in una nota la deputata del Pd, Stefania Covello. "Tutta la fascia jonica cosentina, ed anche altri comuni piu' interni, come Oriolo, sono stati flagellati - aggiunge - da questa ondata di maltempo. Sono ore molto difficili per questo comprensorio e sono tuttora in corso operazioni di messa in sicurezza di numerosi nuclei familiari. Le istituzioni a partire dalla Regione Calabria e dal Governo nazionale sono e sapranno essere vicini a queste comunità. In parlamento faremo la nostra parte con la predisposizione di una mozione che mi auguro possa essere calendarizzata in tempi rapidi, alla ripresa dei lavori, come accaduto in occasione del tornado che ha colpito, nel mese di luglio, la riviera del Brenta e il Cadore, per promuovere una serie di impegni finalizzati al contrasto al dissesto idrogeologico, a sostegno dell'economia locale, al ripristino del patrimonio edilizio pubblico e privato e tutte le iniziative utili in favore del territorio calabrese".

    "Quanto successo in queste ore a Rossano e Corigliano è un disastro prevedibile e annunciato". Così commentano in una nota congiunta i portavoce calabresi del M5s riguardo le drammatiche vicende causate dal maltempo in Calabria. "Il M5s - aggiungono - ha consegnato alle prefetture di tutta la Calabria un piano contro le emergenze sul dissesto idrogeologico, ovvero un pacchetto di risoluzioni già depositate in Parlamento e che chiediamo venga adottato in via d'urgenza (decreto legge) per affrontare la situazione emergenziale dovuta al dissesto idrogeologico. Si tratta soltanto della la prima fase di una politica di gestione del territorio che prevede, nel medio termine, l'introduzione di strumenti finanziari e di pianificazione e, nel lungo periodo, una gestione urbanistica ispirata alla riduzione del consumo di suolo. Alla luce dei mutamenti climatici in atto, le piogge e le calamità naturali saranno sempre più frequenti. Questo non deve però servire da alibi per coprire le evidenti responsabilità dell'uomo, che possono essere riassunte in tre punti principali: gestione del territorio dissennata; drammatica mancanza della cultura del rischio sia negli amministratori che nella cittadinanza; organizzazione della macchina amministrativa che non agevola risposte tempestive al problema del dissesto idrogeologico. L'attuale situazione è chiaramente figlia delle scelte senza senso che da decenni operano i partiti tradizionali sul territorio". "Il governo - proseguono - continua ad investire in trivelle ed in impianti inquinanti, ma gli investimenti veramente utili alla Calabria ed al Paese, sono quelli per la prevenzione del dissesto idrogeologico e le bonifiche dei territori. Investimenti che creerebbero un circolo virtuoso che gioverebbe alle nostre economie, creando molti più posti di lavoro e ricchezza reale rispetto agli strumenti su cui punta il governo Renzi, che ingrossano soltanto le tasche di lobbies e circoli d'affari. La vecchia politica continua a far finta di nulla, intervenendo soltanto per gestire l'emergenza e riparare i danni. La natura nel frattempo non fa sconti a nessuno".

    "Basta lacrime di coccodrillo. Rischi e danni continueranno grazie alla gestione irresponsabile del territorio". Lo afferma Legambiente dopo il nubifragio in Calabria che "dimostra tutta la fragilità di una regione con l'89% dei Comuni a forte rischio idrogeologico, dove il consumo e l'impermeabilizzazione del suolo non conoscono freno". Legambiente in una nota ricorda che "dal 2000 al 2015 in Italia si sono verificati oltre 2 mila eventi atmosferici estremi con frane e allagamenti che hanno causato la morte di più di 300 persone e richiesto uno stanziamento economico di quasi un miliardo di euro l'anno solo negli ultimi cinque anni. Il rischio quindi non riguarda solo la Calabria". L'associazione ambientalista ricorda che "sono ben 6.633 i Comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico e oltre 6 milioni di cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni, a causa della forte urbanizzazione. E se è ormai condivisa l'urgenza della messa in sicurezza del territorio, è del tutto evidente che larga parte dei progetti che vengono portati avanti sono inadeguati rispetto alle nuove sfide che i cambiamenti climatici ci pongono con sempre maggiore urgenza". "Il governo rischia di finanziare progetti inadatti e vecchi - dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Dei 650 milioni di euro recentemente sbloccati per il rischio, per esempio, nulla andrà alle regioni del Sud". Cogliati Dezza invita la Regione Calabria a dichiarare "lo stato di emergenza", a mettere mano "al piano di difesa del suolo". "Solo fermando la cementificazione selvaggia, l'aggressione ai fiumi e ai boschi sarà possibile diminuire i rischi degli effetti climatici estremi". "Il Governo non ha ancora una politica per affrontare il rischio climatico - ha concluso Vittorio Cogliati Dezza - ancora nulla si sta muovendo per arrivare all'approvazione del piano nazionale, con interventi concreti utilizzando anche la spesa dei fondi europei a disposizione delle Regioni che, ricordiamolo, nella programmazione 2014-2020 sono rilevanti per questo tipo di interventi, ma che rischiano, in assenza di chiari obiettivi e di una attenta regia di rimanere inutilizzati"

    "Nell'esprimere la mia vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal nubifragio nello Ionio cosentino non posso non mettere in evidenza come, quanto accaduto, purtroppo, non rappresenta una novità". Lo afferma in una nota il deputato Enza Bruno Bossio. "Troppo spesso, infatti, episodi atmosferici - aggiunge - sia pure eccezionali, causano nelle nostre città smottamenti, allagamenti e forti danni a persone e cose che molto probabilmente potrebbero essere evitati con una maggiore cura e manutenzione del territorio. È arrivato il momento di rovesciare anche il modo con il quale le istituzioni hanno sempre affrontato queste situazioni, puntando soprattutto sulla prevenzione, perché riparare i danni costa sempre molto di più che creare le condizioni affinché non ce ne siano. La Regione Calabria ha già scelto di orientare una parte importante della spesa dei fondi europei per la difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico". "Nei prossimi cinque anni - conclude Bruno Bossio - dobbiamo riuscire, con un'azione sinergica tra Stato centrale, Regione e Comuni, a creare le condizioni affinché un evento atmosferico, sia pure eccezionale come quello di queste ore, non si tramuti più in calamità".

    "Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla costa ionica cosentina in particolare nella zona di Rossano, all'interno della cooperazione istituzionale, per i primi urgenti interventi per la sicurezza delle persone, vede in prima linea anche i Consorzi di Bonifica coordinati dall'Ente consortile di Trebisacce con il Presidente Marsio Blaiotta e il suo staff". Lo afferma in una nota la Coldiretti della Calabria. "Sono stati immediatamente attivati uomini e mezzi - prosegue - che stanno contribuendo alle prime azioni per alleviare gli enormi disagi che si sono creati. I Consorzi saranno impegnati anche successivamente alla fase emergenziale"

    "Esprimo solidarietà e vicinanza alle popolazioni delle comunità dello Ionio cosentino colpite dal nubifragio durante la scorsa notte". Lo afferma in una nota il deputato del Pd, Bruno Censore. "Pertanto, credo sia doveroso condividere l'iniziativa - aggiunge - della Federazione dei Giovani Democratici di Cosenza sulla richiesta dello Stato di Emergenza dato da calamità naturali, fiducioso che comunque tutti insieme riusciremo a dare un sostegno concreto ai cittadini colpiti da questo terribile disastro"

    "Innanzitutto la solidarietà. Alle famiglie calabresi colpite dal violentissimo nubifragio di stamani che ha devastato paesi e località già provate e fragili e ai turisti travolti dalla paura e dal fango. Confidando che gli aiuti siano celeri e concreti, non possiamo che registrare ancora una volta la situazione devastante in cui versa il nostro territorio. Il dissesto idrogeologico sa molto di frase fatta, ma si tramuta con inusitata ferocia in drammatica realtà troppo spesso": così in una nota Italia Unica, il partito fondato da Corrado Passera. "Non è oggi il momento delle polemiche, ma è altrettanto doveroso chiarire una volta per tutte che stiamo parlando di una priorità assoluta e che non ci convince affatto, come accaduto all'indomani della frana di pochi giorni fa in Cadore, la politica degli annunci di questo governo, con il "doppione" dei soldi già promessi dopo l'alluvione di Genova. Ricordiamo, per puro dovere di cronaca, che l'Unità di missione voluta a Palazzo Chigi da Renzi è senza un vertice, dopo che D'Angelis è andato a dirigere l'Unità. E che lo stesso Renzi continua a tenere in modo incomprensibile la delega alla Protezione Civile. Con un po' di buona volontà e coerenza le cose si possono fare presto e bene. Basta volerlo.

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