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    Mirabello: PD unito avrebbe potuto vincere a Vibo

     

     

    Mirabello: PD unito avrebbe potuto vincere a Vibo

    29 set 14 "Il Pd, pur in una situazione obiettivamente difficile, anche grazie al prezioso apporto degli indipendenti scesi in campo nella chiarezza con noi, raggiunge una ragguardevole percentuale del 31% del voto ponderato. Inutile nascondere che già ai nastri di partenza, per via della complessità del meccanismo elettorale, era ampiamente prevedibile che il PD non avrebbe potuto ottenere la vittoria della competizione. Eppure i numeri nella loro plasticità dimostrano più di qualcosa". Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale di Vibo Valentia del Pd Michele Mirabello in merito alle elezioni provinciali e dopo aver ringraziato "quanti hanno scelto di candidarsi e scendere in campo per il Pd, a partire dal candidato a presidente Sergio Rizzo, che abbraccio fraternamente, ed aver ringraziato tutti i nostri elettori". "Intanto - prosegue Mirabello - la percentuale di cui si è detto, se affiancata alla percentuale verosimilmente ben superiore al 10% con cui l'area che fa capo a De Nisi ha contribuito all'elezione di Niglia alla carica di Presidente, dimostra che il Pd da solo, senza inventarsi alchimie, avrebbe avuto ampiamente i numeri per vincere le elezioni, senza la necessità di avventurarsi in scelte incomprensibili. Peraltro, proprio a causa delle vicende che hanno portato alla conclusione anticipata della precedente legislatura, avremmo avuto un grande obbligo morale verso i vibonesi. Quello di riscattarci e riscattare questo territorio.A questo punto la domanda sorge spontanea. Senza voler tornare nel merito di una questione che credo abbia stancato tutti, e sui cui credo che non serva spendere altre inutili parole, poiché i fatti ci hanno ampiamente sopravanzato, continuo a chiedermi a chi ed a cosa è servito lo strappo prodotto da coloro i quali hanno scelto di abbandonare il tavolo del Pd e di ingrossare le fila del centrodestra, consegnando di fatto per la prima volta nella storia, la provincia a Forza Italia e a Fratelli d'Italia. L'operazione appare ancor più incomprensibile se solo si volesse guardare il modo ed i termini con cui il centrodestra regionale e provinciale si è intestato la vittoria. Si sono inseguiti comunicati della Santelli, festose fotografie che ritraggono Salerno, Niglia, D'agostino, Bevilacqua, purtroppo in compagnia di Francesco De Nisi. Un minimo di riflessione, lontano dai fumi della competizione elettorale e delle appassionate valutazioni di ognuno, credo che oggi s'imponga. Inutile illudersi che queste vicende e questo strappo possano passare inosservati. Ci aspettano appuntamenti elettorali in cui il rischio è che, oltre ai protagonisti di queste vicende, le conseguenze rischia di subirle e pagarle il Partito democratico". "Il sospetto - conclude Mirabello - che una parte del partito, per mere ripicche e rivalità personali, sia caduto nel tranello clamoroso che è stato teso dai nostri avversari di sempre Salerno e D'Agostino appare più che fondato. Ai posteri l'ardua sentenza".

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