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    L'impegno di Loiero per le regionali "Sogno candidato unitario"

     

     

    L'impegno di Loiero per le regionali "Sogno candidato unitario"

    19 set 14 Il gruppo di Autonomia e diritti "è diviso sul sostegno da dare ai candidati alle primarie del centrosinistra; anche se il mio sogno è quello di non fare le primarie con un candidato unitario scelto localmente". A dirlo è stato Agazio Loiero incontrando i giornalisti. 'Sono comunque convinto - ha aggiunto - che chiunque vinca le primarie, poi vince anche le elezioni. Chi preferisco io? Sia Callipo che Oliverio rispondono alle esigenze della regione ..". "Io - ha proseguito Loiero - come già annunciato in Consiglio regionale, con questa legislatura chiudo la mia attività istituzionale non essendo intenzionato a ricandidarmi all'Assemblea, anche se con la legge elettorale potrei avere delle chance. In ogni caso penso di fare una lista importante di Autonomia e diritti che superi il 4%. Come nel 2010 quando ottenemmo il 6,9% pru in presenza di una dura sconfitta".

    Nomine sanità Scopelliti non le avrebbe fatte. "Io le nomine nella sanità non le avrei fatte. Ma credo che neanche Scopelliti, direttamente, le avrebbe fatte ... Le hanno fatte altri". A dirlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato l'ex presidente della Regione Agazio Loiero, secondo il quale "nella sanità hanno nominato solo dirigenti fedeli". Rispondendo alle domande dei giornalisti su una dichiarazione della presidente f.f. Antonella Stasi, che nei giorni scorsi ha detto che nel settore della sanità i conti sono in ordine per la prima volta da tanti anni a questa parte, Loiero ha detto che la "Stasi è tanto brava ma forse queste cose non le sa. Nel 2007 - ha proseguito - chiesi a Prodi di inviare un'azienda che sapesse controllare i conti perché ero convinto che nelle Asp e nelle Aop i conti non fossero in ordine e che ci fossero cifre nascoste. E lo credo ancora". "Alla Stasi, e a chi ha gestito la Regione prima di lei - ha detto poi Loiero - rimprovero che per mettere in ordine i conti ha perso i Livelli essenziali di assistenza, che adesso in Calabria non ci sono"

    Cittadella scelta obbligata. "Abbiamo consegnato nove piani sulle ali ed 11 nel corpo centrale. Quindi grande merito avere continuato i lavori, ma non c'era altra via". Lo ha detto ai giornalisti l'ex presidente Agazio Loiero riferendosi ai lavori di realizzazione della Cittadella regionale a Germaneto di Catanzaro che, ha ricordato, "sono stati uno dei primi due argomenti affrontati nella riunione della mia prima Giunta regionale nel 2005". "Ieri - ha detto Loiero - hanno compiuto il quinto sopralluogo e non capisco perché ne abbiamo fatto un altro. Evidentemente non c'è altro da mostrare agli elettori se non questa opera. Ai sopralluoghi non sono mai stato invitato, anche se ci sarei andato volentieri. Su un'opera così, la cui costruzione è stata avviata e difesa da me e anche dalla mia Giunta, sarebbe giusto far finire i conflitti permanenti. Che in Calabria hanno avuto una particolarità in questi anni: era sempre la maggioranza ad attaccare la sparuta minoranza". Loiero ha quindi ripercorso le tappe della Cittadella sotto la sua presidenza. "Dopo la prima giunta, nel corso della quale costituii una commissione di 4 assessori - ha detto l'ex governatore - fu subito una corsa contro il tempo. C'erano le risorse del Cipe stanziate nel 2003 che sarebbero state riposizionate in varie regioni se non impegnate entro la fine del 2005. Sarebbe stata una vergogna ciclopica. Decidemmo di farla perché si spendevano 14 miliardi di vecchie lire in affitti ed una regione povera come la Calabria non poteva permettersi una cosa del genere. Il mio successore, dopo la sua elezione, ha celebrato i moti di Reggio, ma quello è stato un momento di divisione. E proprio divisioni, pressioni e gli interessi dei privati avevano impedito ai miei predecessori, alcuni dei quali di grande qualità, di realizzare un'opera di cui si parla da decine di anni. Decidemmo, ma potrei dire decisi, di farla a Germaneto, pensando che fosse una posizione strategica. Io, esclusivamente, ho voluto la statale 106 in quel tratto, per la quale mi misi in contatto con Prodi che per un breve periodo ho avuto come Presidente del Consiglio. Quel tratto adesso realizzato della 106 è il risultato di un progetto sponda. Pensavo di avvicinare lì anche l'ospedale Pugliese per avere il pronto soccorso vicino al policlinico universitario. Inoltre favorivamo l'apertura verso la Locride, il Crotonese ed il Lametino. Dopo la posa della prima pietra, alla quale invitai il centrodestra, ci fu il primo intoppo terribile, con lo stop ai lavori per la scoperta di alcuni reperti. Poi non sono state trovate cose straordinarie ma abbiamo perso due anni, altrimenti avrei consegnato l'opera nel 2010, che sono pesati anche sui costi. Tra l'altro, la prima ipotesi della Digos dopo il ritrovamento di alcuni proiettili davanti alle mie abitazioni, fu proprio quella che il gesto fosse legato alla Cittadella". Loiero ha parlato anche di altre attività della Regione. "Dieci giorni fa - ha sostenuto - l'assessore al ramo ha detto che si perderà un miliardo di euro di finanziamenti europei per la burocrazia. Ma alla guida del dipartimento è stata messa una donna, Anna Tavano, che ho conosciuto e che è bravissima nel suo lavoro, ma che di fondi europei non sapeva niente. Perdere un dirigente come Orlando è stato esiziale per la Regione. Certe cose non si inventano". Ricordando la sua attività di presidente della Regione, Loiero ha poi citato l'accordo con il governo per la costruzione di quattro nuovi ospedali e la legge sull'accoglienza dei migranti. "Al riguardo - ha aggiunto - tra le cose più emozionanti della mia attività ricordo quando nel 2009 ero a Berlino con Veltroni ad una riunione di premi Nobel ed intervenne Wim Wenders che aveva realizzato il film sull'accoglienza in Calabria. Ai Nobel Wenders disse: 'voi pensate che la caduta del Muro di Berlino sia un evento epocale, ma vi dovete chiedere cosa fare per l'accoglienza dei tanti migranti. Approfitto della presenza del presidente della Regione Loiero per dire che in Calabria ci sono già 4 o 5 posti in cui fanno questo'". "Nei miei cinque anni alla presidenza - ha concluso Loiero - ci sono state anche carenze come non avere fatto abbastanza per il lavoro. Ma ho fatto anche tanto e questo non è stato rivendicato neanche dal centrosinistra".

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