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    Congresso Uil a Villa S.G.: Palombella rieletto, Barbagallo "Non ci fidiamo del Governo"

     

     

    Congresso Uil a Villa S.G.: Palombella rieletto, Barbagallo "Non ci fidiamo del Governo"

    18 set 14 Rocco Palombella, 59 anni, di Faggiano (Taranto) e' stato riconfermato segretario generale della Uilm al termine dei lavori del quindicesimo Congresso della categoria dei metalmeccanici della Uil tenuti a Villa San Giovanni. Nella squadra di governo della Uilm confermati anche, come segretari nazionali, Mario Ghini, Luca Colonna, Giovanni Contento, Eros Panicali e Roberto Toigo. "Lieto per la rielezione - ha commentato Palombella - ma carico di responsabilità. E' stato un bel congresso, caratterizzato dagli interventi dei vertici sindacali, ma soprattutto da tanti giovani delegati sindacali. Abbiamo consolidato una certezza: esiste futuro per le organizzazioni sindacali e per l'industria in Italia. Questa per noi e' una giornata di svolta: basta piagnistei, noi guardiamo con fiducia al futuro".

    Barbagallo: Governo sbaglia su riforme. "Sbaglia il Governo a fare le riforme che interessano il mondo del lavoro senza le rappresentanze sindacali. E su questo c'è già un problema di metodo al quale diciamo no". Lo ha detto il segretario aggiunto della Uil Carmelo Barbagallo, parlando con i giornalisti a Villa San Giovanni, a margine del 15/mo Congresso nazionale Uilm. "Noi - ha aggiunto - abbiamo già avuto una cosiddetta riforma della Pubblica amministrazione che si è rivelata un bluff perché ha soltanto tagliato permessi e distacchi. Abbiamo avuto una riforma previdenziale che ha creato le condizioni che tutti conosciamo. Riforma che dovremmo riprendere per fare un salto di qualità. Sarebbe più opportuno introdurre un sistema che inverta la situazione dando la stabilità ai giovani e la flessibilità agli anziani. Questo è un sistema che fisiologicamente, non funziona. Anche se vivremo 120 anni, ad una certa età non si possono fare più certi lavori". "Con il governo - ha detto Barbagallo - siamo d'accordo sulle cose da fare, ma non a colpi di Decreti. Perché ci porterà a fare iniziative di lotta. Non parlo di scioperi generali, parlo di reazione articolata. Quelli sono la spallata finale. Per immaginare uno sciopero generale dobbiamo prima avere il consenso dei lavoratori e della opinione pubblica. Quello che serve è ricominciare a dare risposte nette di lotta laddove il governo cerca di colpirci".
    Non ci fidiamo del Governo. Non ci fidiamo del Governo perché sta dicendo troppe cose e non sta mantenendo le cose che dice. Noi vorremmo fidarci di un Governo che ci porti fuori dalla crisi. Non che aggravi la crisi. Ma i dati non sono quelli che ci aspettavamo". A dirlo è stato il segretario aggiunto della Uil Carmelo Barbagallo. "Lunedì - ha poi detto Barbagallo - avremo una riunione con tutte le nostre categorie. Tutto quello che è stato concordato unitariamente noi lo manderemo avanti. Non si può avere chi annuncia sempre un qualcosa di cui non abbiamo mai minimamente discusso. Avvertiamo il governo che non faremo passare ancora Decreti sul lavoro senza una discussione seria con i lavoratori. Se vuole, come ha detto, risolvere le crisi, Renzi cominci dall'Ilva, dall'Alcoa, alle Acciaierie di Terni e alla Lucchini. Garantendo gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, fino a quando non ci sarà una soluzione per tutti, così come va annunciando in giro per l'Italia. Così come si era impegnato ad allargare gli 80 euro ai pensionati ed agli incipienti. Le promesse vanno mantenute". "In Italia - ha detto Barbagallo - abbiamo 30 mila stazioni appaltanti che con gli appalti al massimo ribasso producono soltanto contenzioni giudiziari e corruzione. Quando si riformerà questo sistema? Le società partecipate, che servono solo a sistemare i trombati della politica. Quando le aboliranno?".
    Art.18. "Renzi ha promesso a qualcuno della Cgil che sull'art. 18 non ci sono problemi. Adesso si ricomincia d'accapo. E' stato più che sufficiente quello che si era fatto con il Governo Monti". È quanto ha sostenuto il segretario aggiunto della Uil Carmelo Barbagallo. "E poi - ha proseguito - gli imprenditori non hanno mai chiesto la revisione dell'art. 18. Su questo bisogna capirsi: se non ce lo chiedono gli imprenditori perché ce lo devono imporre altri? Sono altri i problemi delle imprese. Fare impresa in Italia è un'impresa. Servono 28 passaggi. E ancora non li hanno tolti. Non costa nulla farlo. Perché le riforme che non costano niente non si possono fare?. Non sono in grado di esprimere un parere definito sulla riforma del mercato del lavoro perché ancora non ho un testo definito. Sono abituato a parlare di cose concrete. Sugli annunci e le dicerie non ho nulla da dire. Quando avremo le idee chiare diremo quello che è possibile fare".
    Romborso 80 euro. "Se il Governo chiederà il rimborso degli 80 euro secondo me bisognerà investire l'antimafia. Renzi ha dato 80 euro ai lavoratori e questi lo hanno votato. Questo è voto di scambio. Se chiederanno la restituzione dei soldi, dovranno ridare indietro il voto". Lo ha detto il segretario aggiunto della Uil Carmelo Barbagallo.

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