A Villa San Giovanni congresso UIL con Landini e Angeletti
16 set 14 "Noi stiamo rivendicando da vent'anni la politica industriale. Fare politica industriale vuol dire fare ripartire gli investimenti". Lo ha detto il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a Villa San Giovanni a margine del congresso nazionale della Uilm. "Politica industriale - ha aggiunto - vuol dire anche un intervento pubblico, investimenti pubblici e privati. Vuol dire anche avere un'idea su quelli che sono i settori strategici su cui agire. Stiamo parlando della siderurgia, dell'auto, dell'elettronica, di Fincantieri e di Finmeccanica. Se il Governo finalmente ha deciso di fare politica industriale bisogna che si confronti con il sindacato. Si decidano quali sono le strade da seguire".
Art.18 "Si è dimostrato che il problema di questo Paese è estendere l'articolo 18, estenderlo anche a quelli che non ce l'hanno". Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, a margine del 15/mo congresso nazionale Uilm in corso a Villa San Giovanni. "Se si vuole riformare davvero il mercato del lavoro - ha aggiunto - occorre cancellare tante forme di lavoro precarie assolutamente inutili e dannose per i lavoratori e le imprese. E se si fa questa cosa noi siamo pronti a fare la discussione anche sull'introduzione di un nuovo contratto ma che non può essere il 47/mo della lista. E se dentro è a tempo indeterminato e c'è una tutela progressiva, si può discutere dell'allungamento del periodo di prova. Ma deve essere chiaro che se la tutela è progressiva e nel frattempo si eliminano le tutele, perché vogliono mettere mano all'articolo 18, diventa una presa in giro. Mentre si è dimostrato che il problema di questo Paese è estendere l'articolo 18, estenderlo anche a quelli che non ce l'hanno".
"In queste ore riparte la filippica sull'articolo 18. Ci si dice che l'Europa ci chiede questo. Bisogna proprio dire basta, ci hanno rotto le scatole". Lo ha detto il segretario della Fiom, Maurizio Landini, a Villa San Giovanni. "Il punto vero del perché non si viene ad investire in Italia - ha aggiunto Landini - non è che i nostri lavoratori hanno dei salari troppo alti o hanno troppi diritti o che ci sono troppe rigidità. Il punto vero che abbiamo è che i livelli dei costi della corruzione che ci sono nel nostro Paese non esistono in nessuna altra parte d'Europa". "Se il Governo vuole cambiare verso - ha concluso il segretario della Fiom - ha un banco di prova approvando le leggi sul rientro dei capitali, antiriciclaggio e sul falso di bilancio".
Lavoro: "Se il Governo vuole fare una cosa utile ai lavoratori faccia una legge sulla rappresentanza". Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, a margine del 15/mo congresso nazionale Uilm in corso a Villa San Giovanni. "Siccome - ha aggiunto - si sta discutendo di riforma del Parlamento, quello del lavoro è l'unico luogo in cui le persone non hanno il diritto di votare, di scegliersi i sindacati, di esprimersi sugli accordi che li riguardano nei propri luoghi di lavoro. Basta una legge molto semplice che certifichi le rappresentanze di ogni sindacato, gli iscritti ai voti, che garantisca l'elezione a tutti e che introduca il fatto che un accordo, aziendale o sindacale che sia, per essere valido deve avere anche il consenso della maggioranza dei lavoratori. Una legge di questa natura è un aiuto molto grosso che può dare al sindacato perchè mette i lavoratori nella condizione di essere loro a decidere che sindacato vogliono"
A rischio migliaia di posti. "Nei prossimi mesi c'è il rischio di perdere nuove migliaia di posti di lavoro". Lo ha sostenuto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine del congresso nazionale della Uilm. "Non è sufficiente dire - ha aggiunto - che bisogna aspettare un po' di tempo per ritrovarci alla situazione precedente alla crisi. Secondo me non è così. Non sono qui a portare sfiga ma ritengo che ci troviamo davanti a una svolta epocale".
Discuteremo d uno sciopero generale in direttivo Cgil. "Domani parteciperò al direttivo Cgil nella discussione ci sarà anche il tema dello sciopero generale". Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale Fiom. "E' tempo di sostenere il lavoro - ha aggiunto - per evitare di mettere l'uno contro l'altro precari e non precari. È una prospettive sulla quale ragionare per scegliere la forma di mobilitazione più opportuna. Siamo in una fase - ha concluso - in cui penso ci sia necessità di una grande mobilitazione".
Angeletti: "Il Governo deve fare ciò che dice. E non è un problema di Europa, dove nessuno ha la forza politica di emettere sentenze: dovessimo sforare il 3% non ci sarebbe nemmeno una procedura di infrazione". Lo ha detto il segretario della Uil, Luigi Angeletti, a margine del congresso della Uilm. "Il problema - ha aggiunto - è che il Paese resta bloccato perché prevale ancora l'idea che investire in Italia sia un azzardo. In Italia non sta investendo nessuno, perciò il Pil non cresce"
Art.18. "Quando le aziende investivano, prima del 2008, il tasso di disoccupazione era sotto il 7% e c'era, comunque, l'articolo 18: la polemica su questo articolo, dunque, è una prova di forza che non serve a nessuno". Così il segretario della Uil, Luigi Angeletti, a Villa San Giovanni. "Vedremo - ha aggiunto Angeletti - se gli imprenditori, dovendo assumere qualcuno, preferiranno il contratto a tutele crescenti o, piuttosto, il contratto a termine senza causali: bisognerebbe rendere il primo più conveniente di qualunque altra forma contrattuale e allora potrebbe avere successo".
Il Sindacato non fa investimenti. "Se il Governo si illude di pensare che il sindacato sia un problema, e in questi giorni parla male, allora deve capire che non è il sindacato che fa gli investimenti o non li fa". Così Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, a Villa San Giovanni a margine del congresso della Uilm.
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