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    Callipo: No a centrale a carbone di Saline

     

     

    Callipo: No a centrale a carbone di Saline

    06 set 14 "No alla centrale a carbone. Al suo posto un aggregatore di piccole e medie imprese che possa fare da volano allo sviluppo dell'intera area grecanica, alla quale va rivolta una particolare attenzione nella programmazione dell'impiego delle risorse comunitarie". È l'impegno che Gianluca Callipo, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione, ha assunto nel corso di un incontro con sindaci, amministratori pubblici e imprenditori che si è tenuto a Reggio Calabria. "Callipo - è detto in un comunicato - ha espresso una posizione di netta opposizione alla costruzione a Saline Joniche di una grande centrale elettrica a carbone, nell'area dell'ex Liquichimica, così come prevede il progetto della Sei Spa, controllata dalla società svizzera Repower". "Quest'area - ha detto Callipo - ha una grande valenza paesaggistica che va recuperata e valorizzata. Non si può consentire che la Calabria diventi terra di conquista da parte di una grande multinazionale svizzera, consentendo la costruzione di una centrale a carbone che avrebbe effetti devastanti sull'ambiente e sull'immagine di una porzione vastissima di territorio, compromettendo qualsiasi altra attività produttiva. Le centrali a carbone appartengono al passato, sebbene ce ne siano in attività ancora tante. Ma quando pensiamo a nuovi impianti per la produzione di energia elettrica dobbiamo guardare avanti, a nuove tecnologie e nuovi sistemi che abbiano un impatto ambientale sostenibile". Al posto della centrale a carbone, Callipo propone "la realizzazione di un'area che accolga le piccole e medie imprese della zona, il cui indotto occupazionale sarebbe certamente di gran lunga superiore alle unità lavorative che impiegherebbe la centrale. Penso innanzitutto - ha sostenuto il candidato alle primarie - al recupero della struttura portuale a fini turistici e alla bonifica di un'area che, rispondendo alle logiche della Prima Repubblica, ha impoverito per decenni l'intero versante del basso Jonio reggino. Qui, invece della centrale a carbone, dovrebbe sorgere un aggregatore di imprese a fiscalità agevolata, dotato di infrastrutture e servizi per lo sviluppo delle aziende artigiane, commerciali e del terziario che possa fare da catalizzatore per la crescita economica dell'intera area. Da tempo le imprese che operano da queste parti avvertono l'esigenza di un insediamento produttivo attrezzato e funzionale, che consenta loro di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Saline Joniche può offrire questa opportunità e diventare il volano di tutta l'area grecanica". "Per sostenere questa idea di sviluppo e ribadire la sua contrarietà alla centrale a carbone - conclude la nota - Callipo parteciperà a un nuovo incontro in programma lunedì 15 settembre, alle 16, sul pontile del porto di Saline, insieme ai sindaci e agli amministratori pubblici del comprensorio, cittadini, associazioni e comitati impegnati da anni nella battaglia contro la costruzione della centrale"

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