Greco: Mancini responsabile perdita fondi Por - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Greco: Mancini responsabile perdita fondi Por

05 set 14 "Le dichiarazioni dell'assessore regionale Giacomo Mancini, in merito ad una possibile perdita per la Calabria di un miliardo di euro dei fondi Por, sono di una gravità inaudita. Mancini farebbe bene ad ammettere il fallimento di un'azione politica e amministrativa della giunta regionale senza scaricare la colpa sugli stessi burocrati che fino a ieri idolatrava." A dichiararlo è il leader del movimento L'Italia del Meridione, Orlandino Greco. "Oltretutto Mancini - aggiunge - dimentica o fa finta di dimenticare che gli alti burocrati regionali sono stati scelti dalla giunta regionale della quale lui ha fatto parte sin dall'inizio della legislatura. Il problema è ramificato e complesso, passa dal vertice della giunta e si annida nei meandri dell'alta burocrazia, ma non si può in alcun modo negare che esista una responsabilità condivisa. E' comodo per Mancini scaricarsi delle responsabilità di un fallimento. Che è bene ricordare non è il primo. Era ancora colpa dei burocrati la dissennata gestione dei fondi destinati ai Pisl? I progetti integrati per lo sviluppo locale promossi e tanto pubblicizzati dall'assessore Mancini si sono rivelati l'ennesima distribuzione a pioggia di fondi pubblici". "Quella della Giunta Scopelliti - sostiene ancora Greco - è un'azione che si è connotata per la totale assenza di programmazione politica e per la carenza di dialogo con gli apparati burocratici. La Calabria non si muove più, è ancorata nelle incertezze e nelle emergenze e chi in questi anni ha ricoperto importanti incarichi gestionali non può esimersi dall'ammettere le proprie responsabilità. La Calabria ha bisogno di una nuova classe dirigente che la conduca verso un percorso fatto di scelte e rinunce, di decisioni, di coraggio, di responsabilità e di autonomia. L'auspicio è che chi fino ad oggi, come Scopelliti e Mancini, ha mal governato la Calabria abbia almeno il pudore e la decenza di non ricandidarsi alle prossime elezioni regionali. Sarebbe un atto di responsabilità nei confronti dei calabresi".