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    Greco: Sblocca Italia è ennesimo colpo basso a regioni del Sud

     

     

    Greco: Sblocca Italia è ennesimo colpo basso a regioni del Sud

    02 set 14 "Il decreto 'Sblocca Italia' è l'ennesimo colpo basso alle regioni del sud, ed in particolare alla Calabria. Dei 27 cantieri che si apriranno in Italia, solo sette interesseranno il Meridione e due la Calabria. E' inaccettabile". Lo afferma, in una dichiarazione, il leader del movimento "L'Italia del Meridione", Orlandino Greco. "Come se non bastasse - aggiunge - dei 10 miliardi di euro finanziati, ben 3 miliardi e 48 milioni sono stati detratti al fondo di coesione e sviluppo. Un fondo concepito esclusivamente per risollevare le sorti del Mezzogiorno che finanzierà invece opere come la linea C della metropolitana di Roma, la metropolitana di Torino e il suo passante, la metrotramvia di Firenze, il quadruplicamento della ferrovia Lucca-Pistoia, il ponte di collegamento tra Fiumicino e l'Eur, gli snodi ferroviari del Brennero, il terzo valico e l'alta velocità in Veneto". "Al Sud - dice ancora Orlandino Greco - il tasso di disoccupazione è sempre più alto. Molte imprese sono state costrette a chiudere perché i cantieri sono fermi. Ci sono zone del territorio che necessitano di interventi urgentissimi, ma stranamente il Governo Renzi, anzichè intervenire laddove esiste una necessità evidente, sceglie di togliere risorse al sud per impiegarle al nord. Viene da chiedersi dove siano i rappresentanti del Meridione in Parlamento quando vengono fatte queste scelte che segnano le sorti di un'intera regione e di un intero Paese. E' inutile pretendere da un Governo a stampo nordista dei provvedimenti che valorizzino il sud. I parlamentari meridionali dovrebbero schierarsi con forza contro queste misure, contro le scelte dei loro stessi partiti, per onorare coloro che rappresentano". "In tutto questo - conclude il leader de L'Italia del Meridione - la Calabria rimane al palo, ferma, immobile con una Regione allo sbando e una classe politica nazionale che ha smesso di ascoltare i bisogni dei territori e delle comunità. L'auspicio è che con un nuovo governo regionale si possano far valere le ragioni della Calabria in sede nazionale. Solo così si potrà compensare l'inefficacia dei tanti parlamentari calabresi che da troppo tempo si godono la loro comoda poltrona romana in ossequioso silenzio".

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