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    Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

    30 ott 14 "Abbiamo molto apprezzato il tuo invito, insieme ad altre forze economiche e sociali, ad un confronto propositivo sul programma che caratterizzerà il tuo impegno nella campagna elettorale per l'elezione del prossimo Presidente della Regione e del nuovo Consiglio Regionale". E' quanto scrive la segreteria regionale della Cgil in una lettera aperta al candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Mario Oliverio. "Ti auguriamo - prosegue la lettera - tutto il bene possibile per la tua sfida per cambiare la Calabria, dopo il disastro che ci lascia la Giunta Scopelliti. Come tu ben sai, in questo momento, siamo in una fase di contrasto profondo con il Governo Renzi, la sua politica per il Sud, e le sue scelte nel patto di stabilità che penalizzano molto la Calabria e non l'aiutano ad uscire dalla crisi. Gli 'spot' di questi mesi del Presidente del Consiglio non hanno smosso niente e sono largamente vacui e irrealizzati. Un Governo che 'aggredisce' i lavoratori di Terni che lottano per difendere l'occupazione e una prospettiva industriale, ci fa ritornare ai tempi più bui dello 'scelbismo'. Per tutte queste ragioni riteniamo che non esistono le condizioni per un incontro e un confronto positivo sul futuro della Calabria". "Colgo l'occasione - aggiunge la Cgil - per annunciarti una fase di mobilitazione verso lo sciopero generale che caratterizzerà l'azione della Cgil in Calabria, a cominciare dalla venuta del Presidente Renzi il giorno 7 novembre. Sarà quella una giornata difficile per far emergere l'abbandono della Calabria da parte del Governo Renzi e, come dice la Svimez, la condizione economica, reddituale, occupazionale della Calabria largamente negativa".

    "Ancora una volta abbiamo assistito ai proclami di un centrosinistra sempre più incline alla demagogia. In questi ultimi mesi, a partire dalla dura battaglia per le primarie di coalizione, il candidato del centrosinistra ha sempre sbandierato la volontà di un rinnovamento, nella composizione delle liste, che partisse proprio dalle donne alle quali sarebbe stato assegnato un numero di posti importante nelle tre circoscrizioni elettorali". Lo sostiene, in una nota, il Comitato elettorale Wanda Ferro Presidente. "Ma il principio di una pari opportunità effettiva - aggiunge - di certo non poteva appartenere al candidato antirenziano, che nonostante tutto ha continuato a lanciare proclami fino all'ultimo momento utile. Addirittura il 18 ottobre nel centrosinistra si affermava: 'Ci batteremo per la parità di genere'. Tutti pensavano, quindi donne al 50%? Nelle ultime ore utili per il deposito di liste e candidature i numeri continuavano a scendere, ma erano ancora importanti e si parlava di una candidatura che garantiva sempre più donne (a parte le porte chiuse agli uscenti) con 'una rappresentanza femminile che dovrà essere per il 30% dei posti'. Dare i numeri, purtroppo, non è un esercizio di affidabilità, in politica e nella vita in genere, e quando le liste sono state pubblicate i tanti proclami si sono rivelati un anticipo del fallimento elettorale calabrese del centrosinistra. Infatti, su 192 posti disponibili nelle otto liste di Mario Oliverio nelle tre circoscrizioni, la presenza femminile è limitata a 32 coraggiose esponenti. Considerando che per l'ammissione la legge prevede almeno una donna per ogni lista circoscrizionale, si partiva da un minimo di legge di 24 donne (otto liste per tre circoscrizioni). Ciò equivale ad un innesto effettivo del mondo femminile nel centrosinistra, pari ad appena il 4%, che di certo è inferiore al 50% promesso". "I numeri del centrodestra, invece - afferma ancora il Comitato elettorale Wanda Ferro presidente - sono certamente più alti, a prescindere dal fatto che nessuno aveva fatto proclami di genere: infatti tra i 72 candidati delle tre liste, le donne sono 16, un 23% totale ed una percentuale effettiva oltre i limiti di legge pari al 10%. Significativa la circoscrizione elettorale centro (Catanzaro-Crotone-Vibo), dove nella lista 'Casa delle Libertà' che sostiene Wanda Ferro, le donne arrivano al 50%, quattro su otto, record assoluto nella storia della regione. A questi numeri occorre aggiungere la candidatura al femminile di Wanda Ferro per la corsa alla Presidenza della Calabria, la prima da quando le Regioni sono state istituite". "In sintesi ancora una volta - conclude - il centrosinistra prende in giro i calabresi, e questa volta lo fa a partire proprio dalle donne".

    "Più volte ho ripetuto nel corso di questa campagna elettorale che il buon governo di una regione difficile e complessa come la nostra non può esaurirsi all'interno di un'avventura personale". Lo afferma, in una nota, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Mario Oliverio. "Sono sempre stato convinto, infatti - prosegue - che il cambiamento non si pratica, non si afferma e non si realizza nella solitudine di un uomo al comando, ma attraverso la forza di un'organizzazione collettiva, fatta del lavoro di donne e di uomini impegnati per il bene comune. Per questo motivo ho sempre attribuito al contributo dei lavoratori e delle lavoratrici della Pubblica amministrazione un valore ed un significato fondamentali. Un ente pubblico come quello regionale è un organismo complesso, la cui forza, incisività e salute dipendono in primo luogo dalla passione, dalle competenze e dalla motivazione di quanti lavorano al suo interno. Una buona organizzazione, quindi, non può prescindere dal riconoscimento del valore del lavoro della struttura che opera nell'ente pubblico e che deve essere fondato su competenza, trasparenza, merito, capacità di dialogo e lealtà. Sburocratizzare il rapporto con i cittadini, ridurre i tempi delle procedure, pubblicare in rete i dati dell'amministrazione e del bilancio per affermare trasparenza e correttezza, favorire il controllo della spesa dei fondi e dei criteri di scelta degli incarichi; coinvolgere i cittadini e le associazioni nella programmazione degli interventi, nello sviluppo dei progetti e nella gestione dei servizi attraverso l'approvazione di una nuova legge sulla partecipazione: è questo il compito a cui sarà chiamato il nuovo governo della Regione Calabria che, da ente burocratico e lontano, dovrà essere trasformato in un luogo amico dei calabresi e dei territori, capace di ascoltare, aperto, utile, impegnato fattivamente nella risoluzione dei problemi quotidiani delle persone e delle imprese, teso a migliorare i servizi fondamentali, nella garanzia dei diritti individuali e collettivi, per la realizzazione di un progetto di crescita e di sviluppo". "Noi - conclude Oliverio - ci impegniamo a realizzare tutto questo. Sarà un lavoro grande ed impegnativo ma, insieme, ce la faremo".

    "Anche per le elezioni regionali del prossimo 23 novembre, è necessario procedere alla scelta degli scrutatori delle sezioni elettorali della città di Lamezia Terme tramite il sorteggio". Lo afferma il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, all'inizio del consiglio comunale. "Il nostro comune - ha dichiarato Speranza - è stato tra quei pochi a nominare gli scrutatori con il metodo del sorteggio, scegliendo tra i cittadini inoccupati e disoccupati iscritti negli appositi albi e che non hanno già fatto gli scrutatori nelle ultime consultazioni elettorali. Vogliamo continuare su questa strada anche per la scelta degli scrutatori per le prossime elezioni regionali. Come avvenuto per le elezioni europee, auspico che la commissione elettorale, composta dai consiglieri comunali di tutti i partiti, continui con questa scelta. Mandiamo un messaggio preciso ai nostri cittadini di rottura con le vecchie logiche delle spartizioni e diamo un segnale di imparzialità, equità e trasparenza. La scelta del sorteggio - ha concluso Speranza - è un gesto importante che tutto il consiglio comunale deve offrire alla città".

    "Regionali, stupisce, meraviglia ed anzi sgomenta, quanto meno per i metodi ai quali abbiamo assistito, l'inattesa esclusione dell'ex assessore provinciale al governo del territorio Leonardo Trento dalle candidature presentate nei giorni scorsi". Lo afferma in una nota il sindaco di Mandatoriccio, Angelo Donnici. "Uno spiacevole e misterioso accaduto - aggiunge - che fa male alla Politica intesa come servizio, nuoce al rapporto di fiducia degli elettori, ma che, soprattutto, lascia il nostro territorio del tutto sprovvisto di quello che sarebbe certamente diventato un suo degno, valido e capace rappresentante nelle sedi regionali. Adesso bisognerà riflettere bene su quello che è successo per capire come regolarsi sul futuro. Il nostro territorio meritava un candidato come Trento, da sempre vicino ed a sostegno delle innumerevoli problematiche che si trovano ad affrontare, spesso in totale solitudine, i rappresentanti istituzionali del basso ionio, a tutti gli effetti sempre più periferia della provincia".

    Sono partiti gli incontri che Mario Oliverio, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha avviato con le forze sociali nel percorso di definizione del programma. Il primo importante confronto, è scritto in una nota, ha coinvolto i rappresentanti delle forze economiche e produttive. Nei prossimi giorni si svolgerà un incontro con le organizzazioni sindacali e poi con i sindaci e gli amministratori locali ed ancora con le associazioni del terzo settore, del volontariato ed ambientaliste. "Parte - ha affermato Oliverio - un percorso intenso di confronto sulle condizioni della Calabria per la definizione del programma che porremo a base della nostra azione di governo. Le condizioni economiche e sociali sono gravi ed il rapporto Svimez ne ha dato un quadro allarmante. In questi anni la Calabria è stata messa in ginocchio in tutti i campi arretrando persino rispetto a tre anni fa relativamente ad alcuni parametri che erano già espressione di una condizione di difficoltà e di ritardato sviluppo. E' necessario aggredire le ragioni che sono alla base di questo trend che spinge la nostra terra in una condizione di vera e propria 'desertificazione' e che costringe nuovamente decine di migliaia di calabresi, in particolare giovani e ragazze, a riprendere la strada dell'emigrazione, come ha evidenziato da Svimez. Il cuore dell'azione del nuovo governo dovrà essere il lavoro ed il sostegno alle imprese. Bisognerà utilizzare con intelligenza tutte le risorse disponibili a partire da quelle destinate dall'Ue e bisognerà aprire un confronto positivo con il Governo e con le forze sociali nazionali perché la Calabria, la regione più sofferente, trovi l'attenzione necessaria nelle politiche e nei programmi di investimento nazionali. Per questo è necessario un impegno straordinario dal governo della Regione e da parte delle forze sociali e dell'insieme dei rappresentanti istituzionali calabresi per determinare le condizioni di una inversione radicale delle tendenze e delle pratiche negative che hanno contrassegnato l'azione di governo in questi anni. Utilizzare risorse dell'Ue per obiettivi di lavoro e di crescita in tempi certi e rapidi sulla base di regole trasparenti deve essere il primo obiettivo a cui lavorare. Il sistema delle imprese costituisce un fattore decisivo per riscattare la Calabria da questa condizione alla quale è stata inchiodata da una cultura e da pratiche politiche e di governo che devono essere definitivamente sepolte per fare spazio ad una impostazione culturale, politica ed a pratiche di governo in netta rottura con quanto è avvenuto sinora. La nostra non è una visione catastrofista ma semplicemente la consapevolezza di una situazione grave. Ci proponiamo entro due-tre mesi di fare una necessaria operazione verità perché i calabresi hanno bisogno di sapere qual è la situazione nella quale versa la regione e da cui si riparte per costruire una prospettiva nuova per mettere la nostra terra al passo con altre realtà e per bloccare e invertire il trend negativo. La situazione è grave, tuttavia abbiamo risorse e strumenti che devono essere utilizzati con intelligenza, primi fra i quali i fondi comunitari. La prima questione è quella di assumere iniziative urgenti per salvare buona parte delle risorse dei fondi europei 2007-2013 a rischio disimpegno. Ci sono nodi strutturali che devono essere affrontati a partire dagli strumenti di programmazione, sino allo snellimento burocratico e delle procedure. Molto spazio dovrà essere dato a forme di automatismo nella utilizzazione delle risorse in particolare destinate alle imprese. Dovremo impegnarci a chiudere la stagione dei commissariamenti che in settori fondamentali hanno soppiantato il governo regionale per evidente incapacità di governare i processi e di utilizzare le risorse. Commissariamenti che non hanno prodotto alcun risultato positivo ma anzi hanno in alcuni casi (rifiuti) dilapidato notevoli risorse (1,2 mld euro) ed in altri casi non sono stati in grado di utilizzare le risorse (oltre 200 mln) destinati alla sistemazione idrogeologica. Per il sistema delle imprese di primaria evidenza è tutta la problematica dell'accesso al credito ed in particolare del sistema delle garanzie. E' necessaria una attenta riflessione sulla funzione della finanziaria. Una riflessione ed un confronto che hanno necessità dell'apporto delle forze produttive. Daremo priorità alla riorganizzazione della macchina nel quadro di un progetto di riordino istituzionale necessario per determinare un forte alleggerimento della Regione che deve essere liberata da funzioni gestionali e di una incisiva sburocratizzazione. Il parametro a cui bisognerà fare riferimento per la valutazione dei dirigenti e della burocrazia sarà quello della realizzazione degli obiettivi nei tempi previsti e nel rispetto delle procedure che dovranno essere snelle e trasparenti e rispondenti al rispetto delle garanzie di pari opportunità per tutti". Sulla formazione, che avrà rilevanza particolare nel programma, Oliverio ha affermato: "è necessario investire sulle imprese spostando l'asse dagli enti alle aziende e ad esperienze innovative anche esterne per consentire una formazione finalizzata alla occupazione ed alla acquisizione di conoscenze e di profili necessari a compiere un salto di qualità del sistema economico e produttivo: meno enti e più imprese". Molto partecipato, è scritto nella nota, il confronto che è seguito, salutato dalle forze sociali in modo fortemente positivo. "E' questo - ha concluso Oliverio - l'inizio di un percorso che costituirà parte integrante del metodo di lavoro che seguiremo. Un percorso che richiede più fatica ma che non ha alternative se si vogliono davvero affrontare i problemi difficili di questa terra con il necessario apporto delle forze sociali e della rete istituzionale ed associativa".

    Il Partito Pensionati d'Europa sosterrà la candidatura di Wanda Ferro alla presidenza della Regione Calabria. Ad annunciarlo, il coordinatore regionale del partito Salvatore Romeo che rivolge l'appello alla società civile per "una mobilitazione capillare su tutto il territorio per supportare con il voto l'elezione di un politico ed amministratore che rappresenta il rinnovamento per questa regione". "Per l'affermazione di una giustizia sociale - afferma Romeo - è necessaria la forza ed il coraggio di una donna come Wanda Ferro che ha sempre dimostrato grande sensibilità verso i più deboli, una categoria alla quale il nostro Partito si rivolge con impegno per ridare dignità agli anziani, agli espulsi dal mondo del lavoro, agli invalidi, ai vedovi e ai giovani alla ricerca di occupazione. Garantiremo la nostra presenza sulle problematiche legate alle pensioni e all'assistenza per dare una rappresentanza democratica ad una grande parte della popolazione calabrese".

    "È totalmente inutile sventolare bandierine di candidature di ogni singoli territori come avvenuto in altri partiti, forse per meri protagonismi personali o di campanile". Lo afferma il coordinatore locale di Fdi-An, Gian Battista Acquaviva, circa la candidatura di Ernesto Rapani nella fascia jonica cosentina. "L'area Corigliano-Rossano, ma in generale tutta la fascia jonica calabrese - da troppo tempo ormai - aggiunge - è triste testimone di sciagurate scelte dei governi centrali e regionali, come la recente chiusura del Tribunale di Rossano, da anni essenziale presidio di legalità, o della chiusura dell'intera tratta ferroviaria Sibari-Crotone che, invece di essere finalmente potenziata e quindi resa appetibile ai cittadini e alle tante piccole aziende calabresi, per eliminare o almeno limitare il trasporto su gomma sulla nostra martoriata e vergognosa ex Statale 106".

    "L'Associazione Democrazia Cristiana, del presidente Gianni Fontana, impegnata da anni a custodire e valorizzare il patrimonio culturale, politico e morale del movimento dei cattolici democratico popolari sarà presente alle prossime elezioni regionali calabresi a sostegno del Governatore Mario Oliverio esprimendo delle proprie candidature indipendenti all'interno della lista Centro Democratico". Lo afferma il coordinatore regionale dell'Associazione Democrazia Cristiana, Vincenzo Bova. "Le candidature - aggiunge - sostenute anche dal gruppo Democrazia Solidale dell'on. Lorenzo Dellai sono quella di Fabio Martino, per la circoscrizione di Reggio Calabria e quella di Francesco Beraldi per la circoscrizione di Cosenza. Due volti nuovi, due figure rappresentative di quella Calabria dinamica e propositiva impegnata a dare risposte concrete ai bisogni del territorio".

    Un piano anticrisi che potrebbe produrre migliaia di posti di lavoro con un impiego, programmato in un triennio, di circa 470 milioni di euro di risorse comunitarie. Con l'analisi dettagliata delle misure per fronteggiare la disoccupazione che, al primo trimestre 2014 ha raggiunto il 25,4% a fronte del 13,6% del dato complessivo italiano, è scritto in una nota, si avvia il pacchetto di interventi messi in campo da Partecipa Calabria per uscire dalla crisi. Cinque le azioni sul mercato del lavoro contenute nel piano #welfareconcreto del Movimento: staffetta generazionale, contratto per i precari universitari, incentivi alle imprese e smart working per incrementare la partecipazione attiva delle donne nel mercato del lavoro, interventi integrati nelle principali destinazioni turistiche calabresi quali moltiplicatori di occupabilità nel comparto e sostegno ai progetti aziendali innovativi di 500 startup calabresi. Un insieme di provvedimenti, prosegue la nota, in assoluta coerenza con il Programma operativo della Regione Calabria per le annualità 2014-2020 che si stima, in assenza di significativi ritardi nell'avvio della nuova programmazione, porterebbe ad un risultato atteso di ben 35 mila posti di lavoro. "Ora tocca ai candidati alla presidenza - afferma Partecipa Calabria - lasciarsi contaminare dalla nostra proposta. Con tassi di disoccupazione da record storico, non c'è più tempo di programmi calati dall'alto. Colgano l'opportunità offerta dal movimento".

    "Con grande soddisfazione annunciamo il rientro di Italia dei Valori in Parlamento, grazie all'adesione del deputato Nello Formisano. Questo passaggio arricchisce il nostro percorso politico di dialogo e confronto e ci rende consapevoli di un progetto, scelto, confermato e ben rappresentato dal Segretario Nazionale Ignazio Messina". Lo afferma il segretario regionale di Italia dei Valori, Mario Caligiuri. "Uno slancio in più - aggiunge - per il lavoro che stiamo sostenendo in Calabria, con grande impegno, per le prossime regionali. Ancora più rafforzati, andiamo avanti. Alla Calabria vogliamo dare un governo migliore, che sappia avere il suo riscatto dopo Scopelliti. Siamo convinti che ci riusciremo perché saranno i cittadini stessi a volerlo".

    "Il Nuovo centrodestra ringrazia per la serietà e la sensibilità dimostrata. Il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha rassicurato ancora una volta la Calabria, vessata da un piano di rientro che non ammette nuove assunzioni nel settore sanitario". Lo afferma il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Alfonso Grillo. "Mi preme - aggiunge - innanzitutto ringraziare il ministro per aver ancora una volta dimostrato di avere a cuore la situazione sanitaria calabrese. L'impegno da questi assicurato per lo sblocco delle assunzioni ci fa ben sperare per il futuro della Calabria. In particolare - sostiene Grillo - l'aver nuovamente fornito garanzie conferma l'impegno già assunto dalla Lorenzin nei mesi scorsi rispetto alla situazioni vibonese. Sono certo che, una volta sbloccato il turnover sanitario, il ministro provvederà a fornire il proprio lasciapassare per l'assunzione del personale medico e infermieristico di cui la provincia di Vibo ha estremo bisogno per garantire all'utenza locale un'assistenza piena ed efficace".

    "È veramente grave, ma non stupisce, che in una delle fasi più drammatiche della storia del Capoluogo, il Sindaco Sergio Abramo pensi a sponsorizzare la candidata alla Presidenza della Regione Calabria piuttosto che pensare alla indecente gazzarra che i suoi uomini della maggioranza stanno scatenando sulla stampa da settimane, o a cercare di risolvere i problemi di una Città che è assolutamente allo sbando". Lo afferma in una nota il capogruppo del Psi-Pse nel consiglio comunale di Catanzaro, Antonio Giglio. "Una Città non amministrata, che le classifiche nazionali - aggiunge - portano agli ultimi posti sugli indici di vivibilità, che annaspa tra la mediocrità di una non amministrazione e la sciatteria culturale di una classe dirigente che fa a pugni, in tutti i sensi, per un posto al sole. Su questo, non una parola, non una dichiarazione. Grave è, soprattutto, che un comunicato di pura propaganda elettorale compaia sul sito web istituzionale del Comune di Catanzaro, pagato con soldi dei cittadini, sul quale la mera campagna elettorale non ha alcuna legittimazione a comparire. Ovviamente il Sindaco Abramo, nelle sue vesti di politico - perché, nonostante affermi sempre il contrario, malgrado lui e malgrado noi, è un politico che ha peraltro una precisa collocazione: Forza Italia - è libero di fare come e a chi meglio crede la campagna elettorale; gli spazi istituzionali, però, sono altro, e questo dovrebbe essere una nozione elementare di correttezza e di opportunità, e sugli spazi istituzionali il Primo cittadino non ha il diritto di eccedere quello che è il suo ruolo, e il limite che è connaturato agli spazi stessi".

    "Possiamo comprendere la disperazione degli esponenti di Ncd e del centrodestra calabrese davanti al rischio concreto di venire spazzati via dal panorama politico con il voto dei calabresi del 23 novembre prossimo". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Carlo Guccione. "Ma ciò - aggiunge - non può mascherare il disastro prodotto dal centrodestra nei quattro anni di governo della sanità, né gli scandali che hanno colpito il settore sanitario. Il report diffuso la scorsa settimana dal ministero della Salute, conferma che nella nostra regione ancora non sono garantiti i Livelli essenziali di assistenza. Malgrado ciò, i calabresi hanno dovuto pagare negli anni dell'Amministrazione di centrodestra 500 milioni di euro in più di Irpef e Irap rispetto al resto d'Italia per far fronte all'incapacità politica del centrodestra e di chi ora cerca di accaparrarsi inesistenti successi personali nel tentativo maldestro quanto inutile di nascondere i disastri e le macerie prodotte negli anni del governo Scopelliti. Dopo il 23 novembre alla coalizione di centrosinistra il difficile compito di fare rinascere e rilanciare un Sistema sanitario devastato dal malgoverno del centrodestra puntando, attraverso il coinvolgimento delle autonomie locali, dei sindaci e degli amministratori, a realizzare un servizio sanitario fatto di equità, efficacia, efficienza e qualità".

    "La proposta della Lega e dei Pentastellati di escludere le mamme extracomunitarie dall'elargizione del buono Bebè di 80 euro mensili, risponde a logiche becere di razzismo e di xenofobia". Lo afferma il candidato alle elezioni regionali nella lista 'Democratici Progressisti' ed assessore all'immigrazione del Comune di Acquaformosa, Giovanni Manoccio. "Grillo e Salvini - aggiunge - vogliono rendere i bimbi extracomunitari dei "Morti di fame", proprio loro che hanno più bisogno di aiuto, questa è una deriva che risponde solo a logiche elettoralistiche e che non hanno nulla di umano. Nel teatro di De Filippo e di Totò i bambini sono parimenti rispettati siano ricchi che poveri,sono i "pezzi e Core" per ogni famiglia. Mentre nell'Italia moderna, il Barbaro Padano ed il Comico Genovese, vogliono togliere un pezzo di pane ai più poveri ai derelitti e ai dannati della terra: Per me che conosco le migrazioni ed i drammi che si nascondono vi dico una sola parola "Vergognatevi" perché non sapete ciò che dite".

    E' stata presentata oggi a Lamezia Terme la lista "Per cambiare la Calabria. La Sinistra con speranza". Erano presenti i 24 candidati delle tre circoscrizioni Nord, Centro e Sud. La lista, a sostegno di Mario Oliverio Presidente, è scritto in una nota, "aggrega le forze di sinistra e diverse espressioni della società civile che condividono il progetto di cambiamento portato avanti da Gianni Speranza in occasione delle primarie del centrosinistra". "Siamo con Mario Oliverio e con la coalizione di centrosinistra - ha detto Speranza - perché in Calabria serve una forza di sinistra che assuma l'impegno concreto di cambiare non solo un governo, ma cambiare la Regione. Alla Calabria non serve una sinistra gattopardesca e inconcludente, che fa proteste sterili, ma una sinistra che sostiene uno sforzo di cambiamento, accettando la sfida del governo della regione". Dimezzare l'indennità dei consiglieri, tagliare i costi trasferendo risorse e competenze ai comuni. Queste alcune delle proposte della lista "La Sinistra con speranza". "In Calabria - ha aggiunto Speranza - serve cambiare musica e musicanti. I calabresi non possono più permettersi una Regione costosa ed inefficiente. Il prossimo governo della regione, che sono convinto sarà di centrosinistra, dovrà nei primi mesi di vita dare dei segnali importanti di giustizia sociale, lavorando insieme al governo e all'Ue perché in Calabria venga introdotto subito un reddito di sopravvivenza per le famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. E' indecente quanto riferito ieri dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio. Nella regione con il più alto tasso di disoccupazione giovanile rischiamo di rimandare indietro le risorse dell'Ue per i giovani. Cambiare musica in Calabria significa proprio segnare un'inversione di rotta sui temi che toccano da vicino la vita della gente: basta con una regione pesante e sprecona, il centrosinistra dovrà guidare un governo regionale capace di dare risposte ai calabresi che chiedono diritti e giustizia sociale. Cambiare musica significa soprattutto scegliere da che parte stare, e noi, oggi, stiamo dalla parte degli operai che ieri sono stati manganellati a Roma e siamo con quel popolo che sabato scorso è sceso in Piazza San Giovanni per rivendicare diritti e giustizia sociale", ha concluso Speranza auspicando che "i sindacati siano uniti per salvaguardare i diritti dei lavoratori in Calabria e nel resto d'Italia".

    "Proprio mentre l'ultimo Rapporto della Svimez fotografa uno scenario a tinte fosche per la nostra regione, siamo costretti a confrontarci con l'ennesimo esempio di malgoverno che ha caratterizzato questa infausta stagione di centrodestra alla regione". Lo afferma Mimmo Talarico, consigliere regionale uscente e candidato alle elezioni regionali nella circoscrizione nord Calabria con la lista Oliverio presidente. "E' terribile - aggiunge - quanto sta emergendo a proposito del programma Garanzia giovani, uno strumento europeo per combattere la disoccupazione. In Calabria si sono registrati 14 mila ragazzi, ma ad oggi non è stato fatto alcun colloquio. Rischiamo di perdere ingenti risorse comunitarie per i giovani, per il lavoro, per lo sviluppo della nostra regione, per responsabilità di una giunta che fino alla fine ha mostrato la sua inadeguatezza e la sua inettitudine e per le inadempienze dei Centri per l'impiego che dovevano gestirne le procedure. Stiamo parlando di una dote di 67 milioni di euro, da utilizzare per politiche di accoglienza, presa in carico, orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro, apprendistato, tirocini, mobilità, bonus occupazionali, che il governo, per bocca del sottosegretario Del rio, vorrebbe addirittura revocare alla nostra regione. Ora, al netto delle gravi inadempienze che ci sono state finora, la cosa più sbagliata da fare sarebbe togliere altre risorse alla Calabria".

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